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Ha accusalo l'ex-sindaco di averle ucciso il nipote Una donna di Yarallo Fombia in Appello Ha accusalo l'ex-sindaco di averle ucciso il nipote Novara, 2 maggio. Della morte misteriosa del tredicenne Sandro Bertinotti di Varallo Pombia, si ritornerà a parlare domani al Tribunale di Novara, chiamato a giudicare in sede d'appello la zia del ragazzo, la sarta Felicita Bertinotti. Ella era stata condannata poco tempo fa dal Pretore di Borgomanero a tre mes: di reclusione per ingiurie e diffamazione nei confrbnti dell'ex sindaco di Varallo Pombia, Luigi Allera, ed assolta per insufficienza di prove dal reato di lesioni. Contro la sentenza il difensore della don na, avv. Allegra, e il Pubblico Ministero avevano interposto appello. Contrariamente a quanto accertarono le indagini della polizia, la Bertinotti non ere de che il suo Sandro sia morto maneggiando da solo una bomba a mano, ma che qualcuno glie l'abbia lanciata contro. Secondo la donna l'attentatore non voleva colpire il ragazzo ma il padre che in quel pomeriggio del giugno '60 lavorava con lui sul tetto della casa Paracchinl dì Varallo Pombia. Felicita Bertinotti esasperata nel suo dolore accusò ad un certo punto l'Allera, un comunista o già rifugiato politico in Francia negli anni del fascismo, sindaco di Varallo Pombia dopo la liberazione e successivamente espulso o di missionario dal partito. Il 26 marzo dello scorso anno la donna affrontava l'Allera gridando: c Assassino! Hai ucciso mio nipote >. In quella occasione l'Allera si trovava su una scala a pioli e la donna l'avrebbe scossa con tanta forza da far cadere l'uomo da un'altezza di quattro metri. Di qui l'imputazione di lesioni. Qualunque sia l'esito del processo di domani è certo che le indagini sulla morte del ragazzo sono state riprese tempo fa, su richieste dell'ex-sindaco per provare la propria innocenza e della donna per motivi opposti. I risultati delle indagini dovrebbero venir resi noti nei prossimi giorni.