Errori quasi allegri dell' anagrafe francese

Errori quasi allegri dell' anagrafe francese Errori quasi allegri dell' anagrafe francese ff coso di una fidanzata registrata come maschio (Nostro servizio particolare) Parigi, 30 aprile. Un incredibile e duplice errore hello Stato civile viene commentato con ironia da alcuni giornali parigini, j quali osservano che certi sbagli cominciano a diventare un po' troppo frequenti, a meno che-| non si tratti di frode da parte dell'interessato per nascondere la propria identità ed evitare' rendiconti con la giustizia. Il caso sul quale oggi i giornali ironizzano riguarda una ragazza, Monique, di identità non meglio precisata; nacque il 18 luglio 1936. Essa è fidanzata con un giovane di 24 anni e si recò al municipio per fare le pratiche relative al matrimonio L'impiegato della Stato civile la guardò con stupore, dopo aver consultato i registri dell'anagrafe. Disse: < Ma è impossibile, lei è un uomo e non può sposarsi con un altro uomo ». La giovane, naturalmente, rispose che bastava guardare il suo aspetto per capire che l'obiezione fatta dall'impiegato era assurda. L'impiegato ammise che doveva essere proprio così, ma il registro diceva il contrario. « Occorre — spiegò l'addetto all'anagrafe — un giudizio del Tribunale per poter modificare il registro >. La famiglia della ragazza ri¬ corse al Tribunale. Nel frattempo il Procuratore della Repubblica aveva concesso una dispensa per le pubblicazioni; ieri l'interessata ricevette dal Tribunale l'atteso documento per ricuperare ufficialmente il proprio sesso. Ma quando lo lesse, per poco non svenne. In esso era scritto: < Per decisione del Presidente del Tribunale, in data 25 aprile 1955 è stato stabilito che l'atto di nascita della signorina Monique... verrà rettificato nel senso che l'interessata vi figurerà di sesso maschile e non più di sesso femminile >. Ed ora una storia dì contadini. In una campagna (ma in campagna le cose si svolgono più semplicemente) un capo famiglia era moribondo: il medico non gli dava più di un giorno di vita. Il figlio, che si recava al mercato settimanale del paese, per non essere costretto a ritornarvi due giorni dopo, andò in municipio e denunciò il decesso del padre tanto, pensava, non gli rimanevano che poche ore di vita.., Ma quando il contadino ritornò a casa, trovò suo padre seduto ad un tavolo, con un litro di vino davanti. Morì però una settimana dopo; il figlio andò in municipio a riferire quanto era accaduto. L'impiegato, senza scomporsi, scrisse sul registro: < rimorto >. E tutto andò bene. A Parigi, chissà quali pratiche sarebbe stato necessario fare! j, jn

Luoghi citati: Parigi