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Si accentua l'incertezza Per l'elezione del Capo dello Sialo Si accentua l'incertezza Ancora nessun accordo fra i partiti - Forse una scelta potrà essere fatta soltanto dopo le prime indicazioni delle urne Roma, lunedi mattina. Ormai sembra certo ohe arriveremo all'elezione del Capo dello Stato senza un preventivo accordo. La giornata festiva e le odierne celebrazioni della Liberazione, hanno portato una pausa nelle trattative e negli Incontri per la designazione del candidato. Nè francamente sembra possibile che i due giorni utili che rimangono per raggiungere quest'accordo siano sufficienti a riguadagnare 11 tempo finora perduto In Infruttifere discussioni. Basta del resto vedere 11 calendario delle due prossime giornate, per rendersi conto di quanto aia difficile un simile incontrò a mezza via. Domani si riuniscono 1 direttivi del gruppi parlamentari d.c. con l'intervento di Sceiba e Fanfani; anche domani si riuniranno la direzione e i parlamentari socialdemocratici e i parlamentari liberali. La seduta plenaria dei parlamentari d.c. sembra sia stata fissata per lo stesso giorno della votazione, un'ora e mezzo prima dell'Inizio della seduta. Anche i partiti di opposizione saranno molto attivi nelle prossime quarantott'ore. Mercoledì sera vi sarà la riunione della direzione e dei gruppi parlamentari socialisti, e giovedì mattina, alle 9, la riunione plenaria dei due gruppi socialisti congiunti. I comunisti non hanno ancora deciso il giorno della riunione, ina molto probabilmente si riuniranno anch'essi mercoledì, dopo .avere raggiunto un'intesa di massima con questi. SI sa >munque che da questa pa- dopo un'afférmazione di massima sul nome di Farri (a meno che 1* ex-Presidente" del Consiglio non faccia sapere di non gradire una candidatura che è destinata certamente a cadere) si ripiegherà su Gronchi, E' proprio questa caratterizzazione del presidente della Camera che finirà per nuocergli nella scelta che 1 partiti stanno per fare. I socialdemocratici puntano sempre su Einaudi, per non dire apertamente che essi non vogliono una candidatura Gronchi; 1 liberali sono contrari a tutte e due le candidature dei presidenti delle Camere, ma se proprio fossero costretti à scegliere, finirebbero per pronunciarsi più. per Merzagora che per Gronchi. . I repubblicani, fra 1 due presidenti delle Camere, sono per Merzagora. D'altra parte Fanfani ha mostrato di ricercare una maggioranza più allargata di quella che hnoia sostiene il governo e questa maggioranza potrebbe forse trovarsi sul nome di Gronchi, che però vede la stessa Democrazia Cristiana divisa e i partiti democratici minori molto freddi. In queste condizioni, se la sentirà Fanfani di proporre un candidato? Il precedente dell'altra volta, quando De Gasperi proprio alla vigilia dell'elezione, fece il nome di Sforza, dovrebbe Indicare che dove falli l'autorità di un De Gasperi difficilmente altri potrebbe avere la meglio. Perciò si deve concludere che alla vigilia dèlie due ultime definitive giornate, se le posizioni rimangono pressoché invariate, si accentua l'incertezza sulla scelta del candidato per il Quirinale e che con' tutta probabilità una scelta sarà fatta soltanto dopò le prime indicazioni delle urne. Non si può escludere che, bruciate le due candidature del presidenti delle Camere, si finisca per ripiegare su un nome che attualmente non sembra avere molte ohances; e si parla di Martino, Segni, Vanoni, forse lo stesso Peli a; ma per l'ex Presidente del Consiglio valgono le osservazioni sulla caratterizzazione di cui s'è detto per Gronchi, ben inteso rivolta dall'altra parte dello schieramento politico Nè è affatto tramontata la possibilità che alla fine si trovi un saldo schieramento su Einaudi. Nel colloquio che sabato hanno avuto Sceiba e Saragat, sembra che 1 due uomini si siano trovati su questo punto d'accordo; anzi, qualcuno parla stamane a Montecitorio come dell'* asso nella manica» di Sceiba che il I Presidente del Consiglio tirerebbe fuori all'ultimo momento. Sarà un asso valido? p. a. p. L'on. Malagodi, segretario politico del P.L.I., dinanzi al microfono durante il discorso pronunciato ieri al teatro Comunale di Bologna. (Tel.)