Un vecchio arso vivo mentre dorme in camerata
Un vecchio arso vivo mentre dorme in camerata Orribile sciagura all'Istituto di riposo in corso Unione Sovietico Un vecchio arso vivo mentre dorme in camerata Si corica, accende la pipa e lascia cadere il fiammifero sugli abiti accanto al letto - Il giaciglio trasformato in un fogo-Una donna uccisa dal tram Un vecchio di 72 tuoni è bruciati} vivo nel suo letto, all'infermeria dell'Istituto dì Eìpobo di Corso Unione Sovietica. Lo sventura^ to è morto dopo dodici ore di atro-, ce e lenta agonia. Egli oi dilaniava Luigi Manna. Prima del suo ricovero all'Istituto — avvenuto nel 19*7 — faceva il carpentiere. Non aveva, più parenti. Due mesi addietro era caduto per strada riportando una lieve commozione cerebrale. Era stato ricoverato all'infermeria, dove, grazie alle cure del sanitàrio dirigente' 11 reparto, era migliorato. Anzi negli ultimi giorni gli venne concesso di uscire per alcune ore dall'istituto e ne approfittava per sostare a bere in qualche osteria. Sabato pomeriggio tornb-al reparto malfermo sulle gambe. Fu tuttavia In grado di salutare 1 suol sette -compagni di camerata e di spogliarsi. Consumata, la cena a letto accese la pipa, com'era solito, in attesa di prendere sonno. Erano circa lo 19. Quanto è avvenuto fu 10 stesso Manna a raccontarlo, primo, di spirare. Dopo aver adoperato il fiammifero lo gettò via ancora acceso. Lo vide ricadere sugli abiti che aveva posato sullo schienale d'una sedia alla destra e a contatto del letto. Per il vino bevuto non potè considerane il pericolo. Gli abiti presero fuoco, senza tuttavia dar luogo ad una fiamma vera e propria, poi si incendiò la coperta: in breve il Manna ai trovò steso su un materasso ardente, avvolto da una nube densa ed acre di fumo. Furono 1 suoi stessi compagni di camerata a dare l'allarme. Le urla vennero udite dall'infermiera di servizio che si trovava In un'altra camerata, lontana una quindicina di metri, ed era intenta a praticare una iniezione ad un ammalato. Accorse allarmata e rimase impietrita dal raccapriccio: nel buio vide 11 letto del Manna rosseggiante, trasformato in un giaciglio ardente. Incurante del pericolo cui si esponeva là Infermiera prese to braccio il corpo del vecchio e h> adagiò su un letto vicino. Voi, aiutata dal portinaio dell'Istituto, spegneva il fuoco. Ve nlvano subito avvertiti 1 sanitari ed 11 direttore. Ogni mezzo posto a disposizione dalla scienza veniva tentato: ma 11 Manna alle 7,30 di ieri mattina cessava di.vivere per le orribili ustioni. Sulla sclagu ra l'autorità prefettizia, da cui dipende l'Istituto, ha ordinato un'inchiesta. — Davanti all'Istituto di riposo .per la vecchiaia in corso Unione Sovietica ieri mattina una donna anziana, Carolina Magnano di 12 anni, e stata travolta dal tram. Grano ' le 9,40: la Magnano era uscita dalla chiesa Madonna delle Rose, dove aveva sentito messa, e stava dirigendosi verso la sua abitazione in corso Agnelli 81. Attraversò 11 corso Unione Sovietica, sali sulla banchina dove corrono 1 binari del tram e non s'avvide che stava sopraggiungendo una vettura della linea 11. Il guidatore Luigi Gorla, abi tante in via 8. Marino 48,' scampanellò per avvertire la donna Questa non riuscì a togliersi s tempo dal binari e la vettura la Investi di fianco gettandola a terra non un volo di alcuni metri. La Magellano rimaneva esanime: con un'auto di passaggio era trasportata al Maurizlano. I medici non si pronunciavano sulla prognosi perchè aveva riportato la frattura della base cranica: alle 14 decedeva senza aver ripreso conoscenza. i. — Il motociclista Giovanni. Beine, di 43 anni, abitante alle case Bnla, ieri sera, •caduto sulla strada di Leinl riportando la trattura della base cranica. Ricoverato all'ospedale di Venaria i sanitari, considerando che le condizioni dello sventurato non lasciavano alcuna speranza, lo facevano trasportare alla sua abitazione.
Persone citate: Carolina Magnano, Luigi Gorla, Luigi Manna
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