Fontani annuncio che per il Quirinale la d.c. presenterà un proprio candidalo

Fontani annuncio che per il Quirinale la d.c. presenterà un proprio candidalo Fontani annuncio che per il Quirinale la d.c. presenterà un proprio candidalo "La scèlta sarà fatta con la viva preoccupazione di dare alla Nazione un capo che, come hanno fatto De Nicola e Luigi Einaudi, sappia rappresentarla con dignità e saggezza,, - // candidato della d.c. sarebbe Cesare Merzagara Roma, lunedi mattina. Non rimangono ormai che dieci .giórni dalla elezione del capo dello Stato e le posizioni si vanno ormai delineando, anche se le candidature o la candidatura su cui ai finirà per far convergere la. maggioranza degli 843 < grandi elettori » . non si possono ancora. Indicare Dai discorsi della domenica si può ricavare-più di un'utile indicazione Cominciamo; da quello di Fanfanl, a Trento, che è stato,' per molti aspètti, il più Impegnativo e anche quello che avrà nei prossimi giorni maggiore risonanza. Per comprendere chiaramente la portata del discorso Fanfanl, bisogna rifarsi alla riunione di sabato del notabili u.c. alla Camllluccla. Tutte le informazioni che. si avevano su quella riunione: concordavano nel fare ritenere che la D.C. avesse rinunciato a presentare un proprio candidato, e che comunque 1 «notabili» erano divisi fra coloro che propendevano per la riconferma di Einaudi e fra quelli che avrebbero .indicato. Invece, il nome di un'indipendente da sottoporre all'approvazione delle altre parti del ; centro democratico. Fanfanl ha ora rettificato quel tirò: è anzi parso preoccupato di sgomberare il terreno da errati e un poco affrettati giudizi, 'in vista della riunione della direzione D.C. che avverrà a metà di questa settimana e dalla quale dovrà uscire il nome della personalità designata alla massima magistratura dello Stato. Innanzitutto la D.C. non può rinunciare a'priori alla presentazione di un proprio candidato. Questo Fanfanl lo aveva già detto nella riunione di Villa Madama, prima della partenza di Sceiba per gli Stati Uniti, e lo ha ripetuto ieri. Ma l'affermazione, fatta in tono polemico, mira a salvare sopratutto una' questione di principio: «Non slamo nella vita-politica per applaudire a dichiarazioni, ad atti o a voti che classifichino 1 d.c. o 1 cattolici militanti come cittadini di seconda categoria, capaci di portare voti, ma incapaci di riceverne». Come si è detto, ii discórso era rivolto in tono polemico «al Togliatti e alle altre par¬ ti», queste ultime sono facilmente individuabili nello schieramento democratico. A Saragat egli ha ricordato che la D.C., secondo l'insegnamento di De Gasperl, non intende affatto risuscitare il guelflsmo, ma stiano attenti gli altri a non far risuscitare per loro conto il ghibellinismo; E a Pacciardi ha detto che «le supreme gerarchie cattoliche sono rispettose dell'autonomia del partito e dell'indipendenza dello Stato». Ma un'altra indicazione si può trarre dal discorso di Fanfanl: . e cioè che la D. C. non ha molte intenzioni di ripresentare una candidatura Einaudi. E infatti il nome dell'attuale Presidente viene già indicato quasi fra gli ex: < La decisione, stiano certi gli italiani, sarà presa senza pregiudizi egoistici e di partito, ma con la viva preoccupazione di dare alla nazione un capo che sappia — così come hanno saputo esemplarmente Enrico De Nicola e Luigi Einaudi — rappresentarla con dignità e saggezza». Se' dunque la D. C, come appare chiaro da questo fin troppo chiaro parlare, non intende ripresentare una candidatura Einaudi, chi potrebbe essere il prescelto?, Fanfani ha detto, che non sono state fatte scelte nominative, e che lui non ha espresso alcun parere; egli, comunque, < avrà per candidato quello che gli organi responsabili del partito decideranno di proporre e di appoggiare ». E' certamente un modo un po' tortuoso di respingere le < accuse e le dicerie »; gli organi responsabili, in questo caso, sono costituiti dalla direzione del partito, nella quale la volontà di Fanfani ha un peso non. certo indifferente. Si ritorna così, per altra via, a quello che molti definiscono «il candidato di Fanfanl », che è Cesare Merzagora. Tra i partiti minori, è noto, questa candidatura non riscuote molte simpatie. Perciò ci si chiede: come reagiranno 1 partiti del centro democratico, se vedono respingere il reincarico ad Einaudi che liberali e socialdemocratici hanno chiaramente indicato e contemporaneamente si vedono ripresentare un nome che essi discutono? Motivi dt risentimento dei «minori» nel confronti del maggior partito non mancano. Il socialdemocratico Saragat e il repubblicano Reale, aprendo la campagna elettorale in Sicilia, hanno appunto posto l'accento sul fatto che la D. C. si presenta «con due vólti»: uno al centro, di unione' col partiti democratici, e un altro in Sicilia, dove si accentua una certa intesa con la destra. «Noi vediamo — ha" detto Reale — una scelta a destra della D. C. in Sicilia, incompatibile con la solidarietà democratica esistente in sede nazionale ». E Saragat: « I socialdemocratici e 1 repubblicani si presentano insieme alle elezioni in Sicilia, per reagire alla doppiezza di alcuni partiti italiani». La voce dell'opposizione, si è fatta sentire per bocca di Togliatti che ha parlato a Milano, al convegno comunista della Resistenza. Tra l'altro egli ha fatto l'analisi delle « cose non fatte » in questi ultimi anni: e ci ha messo nel mazzo gli « intrighi america' ni » la' mancata applicazione della Costituzione, I «processi alla Resistenza », la « libertà ai traditori », la disoccupazione. E siccome qualunque cosa è in funzione, in questi giorni dell'elezione del Capo dello Stato, questo «bilancio deflci tarlo» è posto da Togliatti a carico di Einaudi, donde «la insoddisfazione » del leader comunista per l'attuale Presidente della Repubblica. p. a. p.

Luoghi citati: Milano, Roma, Sicilia, Stati Uniti, Trento