segnar per primo e fa Samp lo raggiunge

segnar per primo e fa Samp lo raggiunge 1-1 IH VX 1MTEBESSAMTE DERBY LIGURE A MARASSI Il Genoa segna per primo e la Samp lo raggiunge DAL NOSTRO INVIATO Genova, lunedì mattina. Il Genoa ha perduto l'occasione di battere la Sampdorla. Non riesce a batterla in partite di campionato dal 1947, nientemeno che dal tempi In cui giuoenva Verdeal. Tutte le occasioni le ha avute nel primo tempo: una l'ha realizzata, le altre le ha sciupate. La sua aggressività ha superato forse i limiti di possibilità tecniche del suo giuoco e degli uomini che lo costruivano. Gli errori dovuti a precipitazione, ad entrate fuori tempo, la difficoltà di colpire la palla, raramente sono casuali ma sono Invece, il più delle volte, la conseguenza di un livello tecnico non eccelso. Tuttavia il Genoa ha condotto un primo tempo bello per slancio, sobria tessitura di giuoco, ordine nell'impeto. Di questo primo tempo, il quarto d'ora iniziale & stato addirittura stupendo per la potenza perforante dell'azione rossoblu • 11 respiro ampio, avvincente della manovra. Già al 4° minuto, Agostinelli aveva dovuto respingere di testa sulla linea della porta un pallone che, calciato da Firotto, pareva destinato a finire in rete. Il gol del Genoa è venuto al 6° minuto all'azione susseguente ad Un calcio di punizione; Larsen riusciva ad anticipare au Agostinelli, nel contendergli un passaggio di Dal Monte, e ad allungare a Frizzi discosto di appena cinque o sei metri. Mentre Agostinelli prontamente ricuperava volando su Frizzi, quest'ultimo, quasi dall'angolo . alto dell'area, eferrava improvvisamente un tiro raso terra verso la rete. Pin era n 1111 t 1111 [ ì : i f 111111 r 11111 i 11 i 11 ì i i j i t 1111111 ì 111111111 ■ t • spiazzato perchè evidentemente il tiro se l'aspettava dalla parte opposta e non fece più in tempo a gettarsi in tuffo per evitare il punto. Sorpreso di trovarsi già cosi presto In vantaggio, il Genoa, continuò l'offensiva. Un coro imponente accompagnava la sua corsa, il campo era tutto una fanfara d'incitamen- Formazioni a Marassi GENOA: • Frantosi; Cardani, Becattini; l.arKon, Carlini, De Angeli*; Frisi!, Pistrin, Firotto, Dal Monte, Cara polle*©. RAMPI) ORI A: Fin; Farina, Agostinelli; Mari, Bernasconi, Cìitappin; Conti, Bonson, Tortili, Bosa, Baldini. ABB. : Mantelli di Roma. UE TI: Frizzi (O.) al 6» minato del primo tempo; Conti <S.) al 5' della ripresa. Spettatori: trentacinquemila. ti. Questa era proprio l'atmosfera necessaria al rossoblu: il frastuono dell'ambiente, l'onda di calda simpatia che dalle gradinate scendeva verso la squadra, il ritmo frenetico della contesa, tutto contribuiva a dare alla partita un sapore eccitante ed a far viaggiare il Genoa sul suo binario ideale di lottaIn questo calore di giuoco, la grossa vittoria fu a portata di- mano ed il Genoa se la lasciò sfuggire. Tre minuti dopo il gol, Dal Monte sciupava con un tiro da pochi passi, quasi a colpo sicuro, un centro di Frizzi. Al 15', nell'azione susseguente ad un calcio d'angolo, Firotto entrava con un attimo di ritardo su un pas- saggio di Frizzi ed anche questa volta il gol veniva mancato. L'emoziono aveva evidentemente preso alla gola gli atleti rossoblu. Forse essi erano impreparati a questa relativa facilità delle occasioni, avevano previsto una lotta più difficile, un predominio avversario duro da infrangere; avevano insomma l'animo del combattente, ma non arcora quello di chi sa di poter vincere. Il moménto migliore del Genoa sfumò, dopo il quarto d'ora Iniziale la partita cominciò ad equilibrarsi e la Sampdorla^ come uscita da un incubo, potè organizzare il suo giuoco. Tutta la parte centrale del primo tempo è stata caratterizzata dal risalire della Sampdorla da squadra attaccata a squadra che attacca. E' stato questo uno dei periodi migliori della partita. C'era certamente più sostanza tecnica nel giuoco dei sampdoriani, una tessitura più ordinata, il peso di una classe complessivamente migliore. Si diceva: se la Sampdorla Ingrana, il Genoa è finito. La Sampdorla ingrano, ma essa non riuscì mai a mettere nella sua azione quella punta d'estro, quella spinta' di volontà, quel di più che potesse accrescerne la potenza d'urto. Al 24' Franzosi parava a fatica sulla linea bianca un tiro di Conti bello per potenza e decisione. Rispondeva il Genoa qualche minuto dopo, con una bella azione di Carapellese sciupata nel finale da un tiro alto di Pistrin, ma al 31' su calcio d'angolo, Franzosi effettuava la più .bella parata di tutto l'incontro, deviando ancora in angolo un tiro di Conti da appena tre metri. Nella ripresa più nulla di bello da vedere. Il Genoa rientrava con i ranghi in disordine in seguito ad uno stiramento di De Angelia che era costretto ad andate all'estrema destra; Frizzi passava mezzo destro, Pistrin andava laterale destro al posto di Larsen che veniva sostituito da De Angelis. La Sampdorla attaccò subito poiché l'occasione non avrebbe potuto essere più favorevole e al 5° minuto pareggiava. L'azione partiva da una rimessa laterale sulla sinistra dell'attacco sampdoriano, la palla pervenuta a Ronzon era smistata su Conti e questi con una mezza rovesciata stupenda batteva Franzoiii da una ventina di metri. Da questo momento, raramente il Genoa potè ancora uscire dalla sua area. De Angelis si scambiò di posto con Carapellese, Frizzi arretrò sul¬ la linea dei terzini, I laterali stavano pure in' posizione difensiva. La Samp dori a attaccò disordinatamente, non seppe cavare dai suo giuoco il colpo che atterra un avversarlo ormal pressoché rassegnato, frantumò troppo le sue azioni, mancò di mordente. Negli ultimi cinque minuti il Genoa come per miracolo risorse; la /olla ebbe l'impressione che la situazione al rovesciasse ed al 41» minutò un tiro di Dal Monte per poco non faceva la frittata. Con difficoltà Pin parò il bolide schiacciando la palla fra i pugni e il montante e la rete fu salva. I migliori del Genoa: Larsen, Franzosi, Cardoni;. della Sampdorla: Conti, Mari, Bernasconi. Ettore Berrà

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