Adotta una neonata e la fa passare come sua

Adotta una neonata e la fa passare come sua // pietoso imbroglio d'una donna astigiana Adotta una neonata e la fa passare come sua Perduto l'unico figlio e non polendo averne altri, si era falla ricoverare alla Maternità annunciando al marito d'essere prossima a diventare madre Scoperta da un medico è traila in arresto Asti, lunedi mattina. E' stata tratta in arresto da agenti della Squadra Mobile della nostra Questura, la trentatreenne Maria Giuliano in Fornasero, residente a Valleandona d'Asti, sotto la imputazione d'avere presentato allo Stato Civile della nostra città, false dichiarazioni allo scopo di figurare madre d'una neonata. L'ordine d'arresto è stato emesso dalla Procura della Repubblica. La Giuliano aveva perduto qualche tempo fa il suo unico figlioletto e non nutriva più speranza di poterne avere altri. La vicenda che la porterà dinanzi al nostro Tribunale,,ebbe origine nell'ottobre scorso. TI 1° di quel mese la donna, affetta da meteorismo intestinale, consigliata da una levatrice si faceva ricoverare alla Maternità dichiarando al marito di essere prossima a diventare madre. All'ospedale della Maternità nascono anche figli di N.N. e la Giuliano che desiderava ardentemente una creaturina, escogitava la maniero per avere una figlia non sua. presentava richiesta di adottare una bambina di tre mesi, Virginia, di NJf., firmava anche con il nome e cognome del proprio marito e quindi faceva avvertire il coniuge d'aver dato alla luce una bella bambina. L'uomo accorreva all'ospedale e trovava la consorte che teneva fra le braccia un amore di bimbetta: pesava sette o otto chili, ma egli non si insospettì: di quelle cose, lui, non se ne intendeva... Riuscita a procacciarsi dei moduli per la denuncia di nascita, la Giuliano li compilava facendo figurare che alcuni giorni prima le era nata la bimba e apponendo in calce la firma di un'ostetrica. Si presentava poi allo sportello dell'ufficio di Stato Civile del nostro Comune e faceva registrare la nascita delia piccina. Dopo queste pratiche la giovane donna tornava a casa sola ed al marito riferiva che la piccina stava poco bene ed era rimasta in cura alla Maternità: ci sarebbe voluto qualche tempo prima che si ristabilisse. Scnonchè il Fornasero, temendo che la piccina venisse colpita dallo stesso male che un anno prima gli aveva rapito il figlioletto, si recava da un medico e lo pregava d'interessarsi della salute della piccina. Il sanitario si portava all'ospedale e scopriva che la bimba non aveva poche settimane di vita, ma superava i tre mesi. Di qui veniva in luce tutto l'imbroglio.

Persone citate: Fornasero, Maria Giuliano

Luoghi citati: Virginia