Una azione Moltrasio-Boniperti risolve la gara a nostro favore di Paolo Bertoldi

Una azione Moltrasio-Boniperti risolve la gara a nostro favore i." ' ni MINUTO: GOAI. HI MARCA. TORINESE Una azione Moltrasio-Boniperti risolve la gara a nostro favore Coppens e Boniperti colpiscono il palo - Sonori tischi salutano la fine della partita Dìì uno tfcé nostri invinti Bari, lunedi mattina. Meert preferisce dichiararsi battuto da un tiro di Moltrasio partito dalla, distanza di 50 metri, anziché ammettere che è stata la deviazionefulmine impressa da Boniperti a fargli passare il pallone tra le gambe. Se al portiere belga piace girare con un cartello con su scritto «Io sono un Ingenuo > nessuno glielo può impedire. Il pubblico di Bari, che lo ha visto compiere magnifiche parate, peri lo riabilita anche per esaltare il capitano degH azzurri come autore del goal decisivo. n « biondo » del Torino e il < biondino » della Juventus, due giocatori apparsi tra I migliori, non litigano comunque per avere in esclusiva il merito della rete. Sanno che entrambi hanno collaborato, e molto bene, nella fabbrica' zio-ne di essa. Oltre duecento « inviati speciali » hanno raccontato in fiammingo, francese, inglese e perfino in greco e, ben inteso, in italiano Tepi. sodio chiave della partita suppergiù in questo modo. 43'. Il Belgio attacca e la « difesa chiusa » degli azzurri spegne l'azione. Bassetto, ar- retrato in copertura, tocca lateralmente a Moltrasio. Stop di destro da parte del mediano granata e occhiata scrutatrice sull'orizzonte del campo. Verso l'area di Meert sfrecciano come centometristi Galli e Boniperti. Moltrasio si passa la palla sul sinistro, il piede preferito, quindi fa parure il suo lancio abituale. La traiettoria tesa e veloce fila a pochi mètri dal suolo. Se nel punto dove è disegnato il cerchio del penalty avessero messo anche 11 6 come cartelloni del tiro a bersagliò, Moltrasio non sarebbe stato più precìso. Meert esce; Boniperti lo precede, la palla sibila in fondo alla rete. I- 40 mila dello stadio barese che avevano lasciato briglia sciolta alle manifestazioni d'entusiasmo perfino all'Ingresso dei raccattapalle, ma che si erano poi afflosciati di fronte allo sconcertante spettacolo calcistico di una nazionale difensiva tipo Udinese, ritrovano di colpo Il loro brio meridionale. Raganelle, mortaretti, bandiere sottolineano il pallone che viene messo al centro. La difesa belga pare scardinata. Questo goal è la promessa di altri migliori. Si vedrà invece che i diavoli rossi sono stati beffati anche se hanno corso seri pericoli, tanto che per due volte a Meert fuori causa, Carré e Drles hanno salvato sulla linea bianca. Raccontato il modo con cui l'Italia si è assicurato il sue cessò, riapriamo il libro della partita dal capitolo primo per arrivare, seguendo l'ordine cronologico, al fischi (guarda che cosa si risente!) della fine. Gli azzurri cominciano be ne. tanto che Meert, un por tlere dallo stile tutto persona le, al 3' deve trasformarsi In terzino per correre fuori area a respingere di piede, anticipando su Galli. Ricagni, al 9', visto ohe l'altra mezz'ala lavora arretrata, prova a fare il « Bassetto » e stanga da di. stante. Traiettoria sopra la traversa. Poi Galli serve al vero Bassetto e questo, con altrettanta violenza calcia, ma anche lui fuori: Viola blocca con sicurezza il primo dei diciassette palloni indirizzati verso la sua porta durante tutto l'incontro. Coppens aveva mirato esattamente all'Incrocio dei pali, a quella zona che i calciatori definiscono con efficace espressione il « sette li portiere azzurrò ha fermato con un bel volo. Un salvataggio di Bergamaschi su Coppens e poi Bassetto segna In fuori gioco. L'arbitro lo aveva preavvertito dell'irregolarità, con un lungo fischio; la rete è an^ nullata. Giustamente. Coppens applica una strana tàttica che si potrebbe intitolare « giro del centro-mediano >, volta le spalle a Ferrarlo, se lo fa venire vicino e quando gli è quasi addosso esegue un brusco dietrofront, qflindi'scarta prima a sinistra e poi a destra, finché trova via Ubera. Con questo sistema egli riesce un paio di volte a portarsi In posizione di tiro. E' proprio 11 centroavantl a creare al 28° minuto l'unica vera azione pericolosa del belgi. In questo caso però, il numero 9 si era portato nella zona del mezzo sinistro. La sua stangata, da almeno 25 metri di distanza, sorprende tutti. Meno male per gli azzurri che' la traversa fa rimbalzare indietro la palla. Venfant terrible ha un momento di irritazione tanto é vero che essendo fermato subito dopo in mode brusco da Bergamaschi, accenna a trasformarsi in pùgllatore. In precedenza era stato applau- dito; ora, naturalmente, lo beccano. Coppens accetta con simpatica filosofia 11 sibilante rabbuffo che piove dalle gradinate. Non per niente è detto il « Lorenzi belga >. Al 34' Driea e Mees si urtano con violenza per fermare una puntata di Boniperti. Il portiere, colpito dal gomito del compagno al pomo d'A damo, cade a terra. Si rialza poco dopo. Non altrettanto fortunato, In uno scontro del genere, è stato Ghezzi, che osserva la scena dalla panchina ove sono seduti 1 rincalzi. n minuto fatale dell'Incontro è il 43°. Boniperti segna il gol della vittoria nel modo sorprendente' che abbiamo detto. Si può arrivare in tranquillità alla metà gara. Il riposo è breve. In perfetto orario Galli dà questa volta il calcio della ripresa. L'Italia sfodera i suol numeri migliori. Meert deve alzare in angolo una pallonata di Bassetto, poi blocca da gran portiere uno «shoot» di Frignasi. Ancora In crescendo gli azzurri creano tre episodi che potrebbero portare a un punteggio clamoroso. Lo stesso Frignarli, spostato questa volta sulla destra, centra a Boniperti dopo essersi liberato del terzino. H juventino ferma la palla, prende la mira, calcia e colpisce la traversa. Slamo ora uno pari In fatto di pali. Al 27° RI cagni centra, Meert non trattiene 11 difficile pallone. Fri guani — sempre lui — riprende e, a portiere battuto, vede il suo tiro deviato da Carré, Sul calcio d'angolo. Galli, di testa, manda la sfera a sinistra, mentre 11 maglione giallo-chiaro del portiere belga, spicca dall'altra parte. Questa volta è Driea a rinviare sulla linea bianca. Da Bruxelles-sono arrivati In tutto ventisette tifosi: le loro grida di entusiasmo e di incitamento si moltiplicano per dieci. I rossi cercano il pareggio. Manca poco più di un quarto d'ora al termine, e gli azzurri, all'insegna del « meglio un gol solo di vantaggiò oggi, che un 5 a 0 domani », si chiudono in difesa. Ciò non toglie che ancora Frignani per due volte e Bassetto Infine spediscano a lato per pochi centimetri palloni ohe potrebbero finire fai rete. Il giuoco con mediani e mezze all arretrate se piace poco al pubblico permette, come si vede, le puntate In contropiede. In una di esse, Ricagni, spintosi in avanti, vede rimbalzare alile sue spaile un pallone afuggito a Meert Paquito aveva 11 fiuto da goal; gli è mancata la fortuna. Coppens troppo personale s'intestardisce alla ricerca dello sfondamento diretto, ma Ferrarlo lo blocca e Magni ni stupisce /per la sicurezza spavalda con cui rinvia tutte le minacce ohe si profilano dalla sua parte. L'ultimo tiro della gara ò di Coppens. Mentre vola per l'aria la rimessa di Viola, Harangozo dà Il segnale dell'alt. Quando 1 belgi infilano la scaletta del sottopassaggio essi sono applauditi cavallerescamente au'« italiana ». Per gli azzurri gli applausi sono Invece all'* americana », ma qui da noi i fischi hanno un significato ben diverso. Alle nostre spalle uno spettatore che forse aveva speso ventimila lire per un numerato in borsa nera osserva: « Anche la Bari oggi avrebbe vinto». Esagerato. Paolo Bertoldi

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