La questionedei patti agrari

La questionedei patti agrari La questionedei patti agrari Dopo le relazioni di Sceiba e Martino sulla situazione internazionale e la prossima visita a Londra e Washington, il Gabinetto si occuperò oggi anche dei problemi della Val d'Aosta ROMA, lunedì mattina. La situazione internazionale, i prossimi viaggi a Londra e a Washington di Sceiba e Martino, la spinosa questione dei patti agrari, sono. 1 temi principali che si pongono all'attenzione dei ministri che nel pomeriggio di oggi si riuniscono in Consiglio ài Viminale. . Ormai la pesante atmosfera che gravava nell'ultima riunione del Gabinetto, quando i patti agrari potevano mettere a repentaglio la vita stessa del governo, è quasi del tutto scomparsa. Sostanzialmente già è stato trovato un punto fi incontro, confermando l'attuale legislazione per un periodo che molto probabilmente si aggirerà sul decennio, salvo a concordare le questioni tecniche, nelle quali quest'accordo si dovrà articolare. Il Consiglio dei ministri, comunque, darà incarico a un comitato ristretto ' di tre ministri (uno per ogni partito della coalizione) di trovare su queste basi il punto d'incontro e di riferire al successivo Consiglio. Sgombrato, dunque il terreno da queste polemiche, Sceiba e Martino riferiranno con maggiore tranquillità sulla visita di Mendès-Francè e sugli accordi che sono intervenuti con il Premier francese e lo sviluppo del pool degli armamenti, sul quale non tutti i componenti -dell'U.E.O., a partire dalla Germania e dall'Inghilterra, sono d'accordo. Martino accennerà poi alla visita che Menderes e Ko< prulu, rispettivamente Presidente e ministro degli Esteri turchi, faranno fai Italia alla fine di gennaio; e Scelbaj al viaggio che egli e Martino compiranno nella seconda metà di febbraio a Londra e a Washington, nonché sugli Incontri ad alto livello che si avranno nelle due capitali Al Consiglio sarà presente anche il ministro del Bilancio on. Vanoni, appena rientrato da Parigi. Egli riferirà sulla favorevole accoglienza che all'OECE hanno fatto al suo plano decennale. Con ogni probabilità 11 Ministro riferirà sui criteri seguiti dalla apposita commissione per la formazione delle tabelle per i pubblici dipendenti- non si esclude che Vanoni solleciti il governo di fare un passo presso i presidenti delle Camere, per la nomina della commisione parlamentare( 8 deputati e 8 senatori) che dovrà affiancare il governo nell'attuazione della legge-delega. Qualora la nomina della commissione parlamentare dovesse essere ulteriormente ritardata, il governo non potrebbe tenere l'impegno di corrispondere gli arretrati entro la prima decade di feb bralo. Il Consiglio si occuperà anche delle questioni che interessano la Valle d'Aosta, e su questo punto sarà chiamato a riferire U presidente della Valle avv. Vittorino Bondaz, che j stamane presta giuramento nelle mani del Capo dello Stao al Quirinale. Il Governo, data la particolare condizione della regione, dovrà decidere, fra l'altro, In merito a un acconto da corrispondere alla Valle d'Aosta sulla quota dei proventi erariali 1954; sul disegno di legge per la determinazione del canoni Idroelettrici dovuti alla Val d'Aosta per il 1953; su un disegno di legge per l'aumento del contributo dello Stato per il Parco del Gran Paradiso. E' confermato che alle ore 12 II presidente della' Valle d'Aosta presterà giuramento nelle mani del Capo dello Stato. Il Parlamento riprenderà t suoi lavori nel pomeriggio di domani martedì; al Senato dovrebbe iniziarsi la discussione sulla legge per le evasioni tributarie, mentre alla Camera si riprenderà, al punto dov'era stata Interrotta, la discussione sulle pensioni di guerra, Si ricorderà che il Sottosegretario socialdemocratico Preti, annunciò con una certa spregiudicatezza il suo proposito di non tenere conto delle « segnalazioni > che intralciavano Il lavoro degli uffici, e questo produsse, in seno alla stessa maggioranza, qualche disagio. CI sarebbe contro Preti una specie di «rivoluzione di palazzo* e 1 franco-tiratori ohe non si sono del tutto acquietati, vorrebbero giocargli un colpo mancino. Per evitare una frizione di tal genere il governo porrà sulla esposizione di Preti e su tutta la politica delle pensioni di guerra, la questione di fiducia Lo stesso Preti, parlando Ieri a Ferrara ha ricordato che la moralizzazione della vita pubblica (la sua azione alle pensioni di guerra può rientrare anche in questa azione) costituì una delle condizioni poste dal P.S.D.I. per la partecipazione al governo.

Persone citate: Preti, Vanoni, Vittorino Bondaz