Una prova sottovoce

Una prova sottovoce Una prova sottovoce di VITTORIO POZZO BOLOGNA, lunedi mattina. Questo e un allenamento dello stampo antico: con due squadro organiche contrapposte l'una all'altra, con la rivaliti .tra 1 singoli, tolta di mraco dal fatto che 1 posti risultavano con quasi assoluta cortezza già assegnati In precedenza, con uno del responsabili tecnici in messo al campo che Ange di fare l'arbitro e invece controlla il gioco e parla e consiglia I giocatori — coi fuorigioco e col peccati veniali che non vengono puniti — con le reti giuste o non giuste che hanno cosi poca importanza ohe non si sa se siano convalidate o no. E* il lavoro sulla falsariga di una volta, denicotinizzato, depurato, fatto non per cercare la formazione della squadra, ma per favorire l'amalgama della squadra già composta. Non osiamo asserire in tono perentorio che questa sia la via buona da battere, l'unica utile e positiva. E ciò per ragioni ovvie, per motivi palesi a chiunque non abbia dimenticato 11 passato. Diciamo semplicemente e quasi sottovoce che questa ci pare una delle ' vie pratiche e redditizie. Il contrapporre la squadra nazionale vera e propria all'undici della cosiddetta primavera poteva anche contribuire a creare quell'atmosfera di < Possibili contro Probabili » di cui al primi passi della nostra storia calcistica. Di Incontri di quel tipo non ci si sapeva privare all'epoca della pietra della nostra rappresentativa. Per togliersi il fastidio di assegnare 1 posti della nazionale si lasciava che se 11 disputassero in campo 1 giocatori più quotati, I posti stessi. Colle conseguenze di carattere agonistico, per dirla In un termine molto blando, che ognuno può immaginare, per tempi In cui ognuno avrebbe dato l'anima per la conquista della magna nazionale. Quella non era la via buona; certamente no: ci vollero degli anni perchè gl'interessati se ne accorgessero. Ha nel caso presente nessuno degli nomini in campo era. chiamato a lottare per conquistarsi un posto al ■ole. Oli uomini della compagine n. 1 non avevano nessun timore di venire retrocessi alla squadra giovanile, non fosse che perchè hanno superato 1 limiti di età e quelli che militavano fra 1 giovani avevano già il loro compito, prestabilito e delineato, se circostanze o necessità impreviste non sopravvengono. Nessuna possibilità di cambiamento da una parte e pochissime o nessuna probabilità di cambiamento dall'altra, quindi. Tutto è filato liscio. E polemiche su questo o su quel giocatore non si sono scatenate. E le due squadre non possono che aver tratto utilità in quanto a coesione e ad Intesa dal lavoro svolto e tutto considerato hanno lasciato anche una impressione pia che discreta ambo le squadre. Specialmente, si è quasi tentati di dire, per quell'undici della Primavera che si vuol sopprimere e che sta traendo I suol ultimi sospiri perchè, terminata la fine dell'annata In corso, più non dovrebbe scendere In campo. Le squadre hanno lasciato una Impressione in complesso'favorevole, perchè hanno potuto lavorare come tali. Non vogliamo dire che l'orizzonte debba senz'altro dipingersi in rosa dopo questa giornata bolognese di preparazione. Ha è positivo che l'orizzonte stesso si è con essa ulteriormente schiarito, che l'ordine torna a farsi sentire niiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii nell'ambiente e che al due prossimi avvenimenti Internazionali si può guardare senza quelle grandi apprensioni alle quali el si era dolorosamente dovuti abituare In questi ultimi tempi. VITTORIO POZZO Formazióni e reti NAZIONALE A: Viola (Ohezzl) ; Magnisi, Ballacci (Giacomazzi) ; Bergamaschi (Pozzan), Ferrarlo, Holtrasio (Venturi), Vitali, Ricagni, Galli, Bassetto, Frlgnanl. PRIMA VE HA: Stefani (Romano) ; Bota, Zagattl; Corradi (Montico), Bernasconi (Zannler), Delfino; Olivieri, Pivateli, Dacci (Virgili), Poslo, Savloni. BETI: Poslo <P.) all'IP del primo tempo; Savlonl (P.) al 6', Galli (N.) al 7', Olivieri (P.) al 10', Vitali <N.) al 15' della ripresa. AL CONSIGLIO DELLE LEGHE-CALCIO -v-

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