Ciu En-lai propone a Washington di discutere un accordo su Formosa di Gino Tomajuoli

Ciu En-lai propone a Washington di discutere un accordo su Formosa Ciu En-lai propone a Washington di discutere un accordo su Formosa Sorpresa al Dipartimento di Stato - Dopo lunghe consultazioni telefoniche, Eisfenhower avanza precise condizioni per accettare l'offerta di Pechino - Il governo nazionalista deve essere invitato alla conferenza (Dal. nostro corrispondente) Washington, 23 aprile. Durante il pranzo che ha riunito oggi, alla conferenza afro-asiatica di Bandung, il Primo ministro cinese, i capidelegazioni delle cinque € potenze di Colombo > (Birmania, Ceylont India, Indonesia e Pakistan), ed i rappresentanti delle Filippine .e della Thailandia, Ciu En-lai ha annunziato che Si suo governo è pronto a negoziare con gli Btati Uniti sul problema di 'Formosa. Un comunicato, che i cino-comunisti hanno diramato in proposito, cosi riferisce le parole pronunciate dal rappresentante di Pechino: « Il popolò . cinese nutre sentimenti amichevoli verso il popolo americano e non vuole la guerra con gli Stati Uniti. Il governo cinese è pronto a negoziare con gli Stati Uniti per discutere sui mezzi a portare alla distensione in E «tremo Oriente, e particolarmente nella regione di Formosa », Addormentatasi ieri sera nell'illusoria certezza che la con ferenza di Bandung — dopo la mozione di Ceylon contro il colonialismo sovietico — si sarebbe risolta in una grande manifestazione anticinese, la Washington ufficiale è stata assai bruscamente risvegliata stamane da questa iniziativa diplomatica di Ciu En-lai, conosciuta attraverso una urgente comunicazione dell'ani basciatore americano in Indonesia, e sùbito approvata dalle nazioni asiatiche. La sorpresa ed il disorientamento sonò durati parecchie ore, durante le, quali il Presidente Eisenhower — che è ritornato in vacanza, questa volta nella sua fattoria di Gettysburgh — ha conferito telefonicamente per oltre un'ora con il sottosegretario Hoover, che regge il Dipartimento di Stato in assenza di Dulles, anch'egli in vacanza sul Lago Ontario. Infatti i migliori esperti americani ritenevano che il ministro cinese fosse stato messo sulla difensiva, e si attendevano quindi che egli potesse solo, ormai, riconfermare la prò messa di liberare un giorno Formosa. Ma, in sostanza, il comunicato di Bandung ha di mostrato che il Dipartimento di Stato aveva sottovalutato le capacità di manovra diplomatica dei comunisti. Si era dimenticata la distinzione che molte nazioni asiatiche fanno tra comunismo — ohe condannano giustamente come una nuova forma di colonialismo ■ — e nazionalismo. Infatti, appena Ciu ha sollevato la questione del diritto cinese a controllare ogni parte del territorio nazionale (For¬ mfrlapaafrKnsvals e e n e o i o o l o e ¬ mosa inclusa), escludendo ogni forma di interferenza straniera, esse si sono schierate con la Cina .comunista. Imprigionato nel suo rigido atteggiamento precedente, impegnato da tante dichiarazioni a negare ogni riconoscimento alla Cina comunista ed a difendere anche- con -le armi il regime, nazionalista di CiangKai-scek, il governo americano si è trovato stamane nella seguente spiacevole alternativa: o rifiutare l'invito di Oiu, alienandosi nello stesso tempo la simpatia dei nazionalisti asiatici, o accettarlo, e riconoscere implicitamente la legittimità del governo comunista. La drammatica alternativa alfine è stata tenuta in sospeso, adottando una formula dilazionatrice ed interlocutoria, espressa in un comunicato ufficiale diramato stasera dal Dipartimento di Stato. In esso, gli Stati Uniti invitano la Cina comunista ad accettare I rappresentanti .della Cina nazionalista come partecipanti di diritto ad ogni negoziato su Formosa, e pongono tre condizioni: 1) che la Cina ' comunista accetti l'immediata cessazione delle ostilità nello stretto di Formosa; 2) che Pechino metta immediatamente in libertà gli aviatori americani Ingiustamente condannati; 8) che aderisca al vecchio invito deU'ONU per discutere le condizioni di pace a Formosa. La dichiarazione americana non dice, quindi, se gli Stati Uniti rifiutano o accettano di discutere direttamente con la Cina comunista, ciò che Pechino preferirebbe ad una conferenza con molti partecipanti, come dimostra la fredda accoglienza alla proposta russa di conferenza a dieci. D'altra parte Washington spiega la sua posizione — per evitare qualsiasi accusa di bellicismo — affermando, che ha in Asia un alleato (Ciang) e non intende abbandonarlo. Già i sostenitori di Ciang Kai-scek si sono affrettati a far rilevare nel Congresso che gl% Stati Uniti non sanno se il generalissimo nazi. notista accetterà di partecipare ad un incontro con t comunisti. Il sen. Knowland, che è considerato come il portavoce di Ciang in America, esclude anzi ch'egli accetti di riconoscere implicitamente la legittimità del regime comunista, partecipando su piede di eguaglianza ad un negoziato con i suoi rappresentanti. D'altra parte non è probabile che Washington si lasci bloccare dall'intransigenza nazionalista. L'unanimità con cui la proposta cinese è stata ac- cinvsppd—dplclagzsdhzdsC colta dai-Paesi asiatici viene, infatti, interpretata come l'avvertimento ch'essi non sono disposti ad approvare un'interpretazione letterale degli impegni americani con il regime di Formosa. Insistervi ancora — dicono stasera i portavoce dei maggiori Paesi asiatici — potrebbe mettere in pericolo l'appoggio che gli'Stati Uniti contano di trovare in Asia nel loro duello con Pechino, Alcuni esponenti diplomatici americani, d'altra parte, ritengono che il rigore, delle condizioni espresse stasera non costituisca ancora la decisione definiiiva del governo Eisenhower, ma solo la prima reazione alla sorpresa causata dalla proposta di Ciu. Per lo stesso motivo si afferma che sarebbe errato attribuire eccessivo peso all'estrema riserva, espressa dal Dipartimento di Stato ad un'altra dichiarazione conciliante, venuta oggi dalla Russia: l'affermazione di Bulganin, cioè, di essere pronto, solo che le potenze occidentali lo vogliano, a partecipare ad un incontro ad altissimo livello. La prudenza di Washington ha una spiegazione: il governo si trova ora a dover fronteggiare una nuova fase della € campagna di pace» comuni-, sta, che tante delusioni ha riserbato in- passato. Washington non intende lasciarsene travolgere, con il rischio di amare sorprese. Gino Tomajuoli

Persone citate: Ciang, Ciu En-lai, Dulles, Eisenhower, Hoover