Il campionato ha per lo scudetto e detto l'ultima parola per la retrocessione

Il campionato ha per lo scudetto e detto l'ultima parola per la retrocessione Il campionato ha per lo scudetto e detto l'ultima parola per la retrocessione H Milan ha segnato il passo, ma gli inseguitori non ne hanno approfittato - Si delinea la lotta per il secondo posto - L'inutile vittoria della Pro Patria sulla Lazio - Anche la Spai appare ormai condannata malgrado i suoi risultati non completamente attesi, l'ultima domenica del campionato può essere definita come la giornata delle conferme, più chiare e più delineate essendo divenute in essa le situazioni di testa e di coda della competizione. Pur non avendo entusiasmato a Novara, dove anzi non ha nemmeno vinto, il Milan ha mantenuto la sua posizione, migliorandola anzi, se si pensa che la distanza da percorrere si è accorciata di una tappa. Ancora una volta sono stati gli inseguitori a non inseguire il Milan e ad aiutarlo quindi a rimanere dove si trovava: l'Udinese segnando il passo colla Juventus a Torino, il Bologna perdendo addirittura colla Sampdoria a Genova. Morale: pur stando fermi, i rossoneri della capitale lombarda hanno fatto un passo ovanti nella direzione che li porta alla conquista del titolo di campioni. Perchè è stato l'intero convoglio dei contendenti a proseguire verso la mèta. Non si è rimasti fermi invece nella questione della retrocessione. Qui ha fatto un passo in avanti proprio la squadra che non trae vantaggio pratico alcuno dalla vittoria perchè di dieci, non di due punti avrebbe bisogno per salvarsi: la Pro Patria che, in casa sua ha battuto la Lazio per due a zero. E qui ha avuto conferma del suo destino la Spai. La quale ha perso a Catania per il ristretto margine di uno a zero e per sfortuna più che per 'altro ha visto tutti i colleghi di sventura, sulle ulteriori disgrazie dei quali era ridotto a sperare, allontanarsi contemporaneamente, ^quasi come su co■ mando, dalla zona pericolosa: il Novara, come già detto, ha costretto al pareggio il Milan in casa propria, il Genoa ha dato luogo alla vera grande sorpresa della giornata andando a battere l'Internazionale a Milano, e l'Atalanta si è risvegliata di ottimo umore schiacciando a Bergamo la Fiorentina sotto la valanga di cinque reti a uno. Il che vuol dire che i ferraresi sono lontani ormai di cinque lunghezze da coloro a cui dovrebbero aggrapparsi per non affogare, i bergamaschi. Per la Spai la distanza da percorrere è di quattordici punti, per l'Atalanta soltanto di nove. E quest'ultima giuoco, in casa domenica col Catania. Col Novara e col Genoa situati oramai in più comoda posizione, dovrebbe essere questo il suggello del fato sui ferraresi, che fra l'altro, sonò pur sempre il solo undici che non abbia ancora vinto una partita fuori casa, assieme a quello che ha segnato il minor numero di reti — diciassette sole su ventisette partite — in tutto il torneo. Si potrebbe considerare quindi tutto come deciso, nella competizione. Tutto meno la questione del secondo posto. Un secondo posto che desume importanza notevole dal diritto di partecipazione ai grandi tornei internazionali che conferisce per il periodo estivo. Se si può criticare fin che si vuole, queste competizioni posteampionato, dal punto' di vista tecnico, esse però contribuiscono a sanare il bilancio in un momento in cui debiti la fanno da padroni un po' dappertutto. Senza parlare dell'America del Sud, ci dovrebbe essere lavoro per cinque squadre, almeno, a campionato finito, fra Coppa Europa, Coppa Latina e torneo dell'Equipe di Parigi. La ZTs^oZ moTè ^ra per una squadra sola delle nostre, il Milan. Per le altre, tutto è ancora aleatorio. Tre contendenti stanno assieme al secondo posto, al momento attuale: l'Udinese, la Roma ed il Bologna. Seguono pure alla stessa altezza ed a distanza di due lunghezze la Juventus e la Fiorentina. Cinque pretendenti a quattro soli posti, si potrebbe concludere: con possibilità aperte ad ogni tipo di graduatoria. Al momento presente, si direbbe che dovrebbe essere la Fiorentina la sacrificata; una delle grandi — l'altra è l'Inter — che per il cattivo esito della stagione, verranno sconvolte da movimenti tellurici di malcontento interno, si può arguire. Con conseguenze inerenti al campionato prossimo però, non a quello che sta ora volgendo al suo termine. Vittorio Pozzo I