Il processo a Modena per il «delitto del Luna Park»
Il processo a Modena per il «delitto del Luna Park» Il processo a Modena per il «delitto del Luna Park» Comincia domani - Una guardia notturna è accasata di aver ucciso per amore una bellissima cassiera Modena, 12 aprile. Posdomani giovedì, alla Corte d'Assise di Modena, avrà inizio il processo nei confronti dèi ventiquattrenne Marco Di Buduo, imputato di omicidio premeditato, per aver ucciso con un colpo di pistola, nel pomeriggio dell'8 giugno 1954, jla bellissima ventitreenne Lina Manzoni. Sia il Di Buduo, originario di Trinltapoll (Foggia) che la Manzoni, milanese, risiedevano a Milano, ove il primo era impiegato come guardia notturna e la giovane quale cassiera in un bar di Porta Genova. Conosciutisi ad una festa dì ballo, i due giovani si erano fidanzati. Il Di Buduo aveva tenuto nascosto, però, di essere sposato con due figli. Conosciuta tale cosa, la Manzoni lasciò Milano al primi di giugno per raggiungere la sorella, contitolare di un Luna Park che in quel giorni sostava a Vignola, In preda ad una irresistibile passione per la Manzoni, il Di Buduo ottenne due giorni di permesso e raggiunse Vignola la sera del 7 giugno, recandosi subito al Luna Park, dove riuscì a rintracciare la giovane. Il giorno dopo, alle quindici circa, il Di Buduo si presentava affannato, in maniche di camicia, alla caserma dei carabinieri. « La mia fidanzata si è uccisa poco fa con un colpo di rivoltella », disse. Il maresciallo trovò Lina distesa a terra sotto un ciliegio, in un campo presso Vlgnola, con accanto una pistola automatica. La morte era stata causata da una sola pallottola penetrata, con tramite dall'alto in basso, all'altezza della gola, sul lato sinistro, e fuoriuscita sotto la scapola destra dopo aver leso l'aorta. La tesi del suicidio non resse che pochi minuti; il Di Buduo venne arrestato per omicidio premeditato. Egli si è sempre detto innocente.
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