Banditi all'assalto di una banca respinti e insegniti a rivoltellate di Delio Mariotti

Banditi all'assalto di una banca respinti e insegniti a rivoltellate Stravagante e sanguinosa vicenda nei quartiere elegante di Roma Banditi all'assalto di una banca respinti e insegniti a rivoltellate E' stato un vecchio signore a sbaragliarti - Nel trambusto cade il mitra a un agente e ferisce a morte un ragazzo Per scansare l'auto che lo porta in clinica, una macchina si schianta cóntro un albero -1 connotati dei delinquenti (Nostro servizio particolare) Roma, 9 aprile. La polizia è sguinzagliata nella caccia ai quattro gangsters che stamattina hanno tentato, pistole alla mano, l'assalto di una banca nell'elegante quartiere dei Parioli, e sono stati messi in fuga dalla presenza di spirito, di un cliente e di alcuni impiegati. Uno dei banditi è presumibilmente ferito, e di tutti ai hanno i connotati abbastanza precisi. Purtroppo, per un colpo sfuggito accidentalmente dal mitra di un poliziotto,.:t»fll trambusto seguito alla fuga dei rapinatori, un garzone^ di..fornaio è moribondo, FeriÌa,.iH maniera non grave, è anche una signora americana che alla guida della sua auto è andata a cozzare contro un albero per scansart una macchina della polizia .che a grande velocità, col ragazzo svenuto a bordo, si dirigeva all'ospedale. La popolazione è impressionata, e ricorda l'episodio di banditismo avvenuto nel 1950, quando audaci banditi irruppero in una banca di Trastevere, uccidendo il dirigente che aveva tentato di opporsi alla rapina. La polizia ha rastrellato per tutto il giorno la città; ha-istituito posti di blocco; ha avvertito le province vicine. Si spera di catturare i malviventi, anche se' tutto lascia credere che questi siano al loro primo « colpo » del genere. Intanto l'auto ..che è servita all'audace impresa è stata ritrovata. In verità nella ricostruzione dei fatti emergono elementi in ii 1111111 ] i 1111111111 i i i i ri ■ r 11111 ( 1111 ì 111111 r m i ri 1111111 parte assurdi e in parte ingenui. L'avventura dei quattro gangster* è incominciata stamane, verso le ore 9 in una rimessa di via Volsinio, situata nel quartiere Savoia, attiguo ai Parioli. Nel garage era un solo guardiano, Mario Battistelli, di *6 anni. Questi si è visto apparire davanti quattro figuri, due sui quaranta anni, due sui venticinque-trenta. Erano armati. Quello che sembrava il capo, un uomo dalla faccia quadrata, indossante un impermeabile nocciola, aveva un mitra; gli altri, pistole di tipo americano. « Alza le mani* ha detto al guardiano, con calma, l'uomo dall'impermeabile e il giovane ha obbedito. Oli altri banditi, con tranquillità, usando certe corde che avevano con sé, e uno straccio, lo hanno legato e imbavagliato. Frattanto, gli portavano via il portafoglio con tremila lire. Messo II r- lioniero m un angolo osci del garage, i malfattori' si .<«n messi a guardare le macchine, fermandosi ad una millequattro, ma poiché l'auto non aveva la chiavetta di avviamento, hanno scelto una millecento blu chiaro, targata Roma 195591, di proprietà d'un funzionario del Ministero degli Interni. Qui l'avventura ha incominciato ad assumere aspetti stupefacenti: entrava infatti nel garage il tenente colonnello dei carristi Sebastiano Frascaspada si dirigeva verso la sua < Topolino >; ma i banditi gli sbarravano il passo puntando le armi e intimandogli di al- 1 ; i ì i c 111111 ! 1111 m 11 i 111 ri 111 ; 1111 r 11 > 111111m m 1111 ; 1111 d a o a a fi o o i 8 zare le braccia. L'ufficiale, che era in uniforme, obbediva. Anche lui veniva legato e imbavagliato e messo a fianco del Battisteiu che lo guardava con occhi sbarrati. Trascorrevano due minuti, e nuovi passi si udivano sulla pistaa'i cemento che dalla strada immette nel garage. Questa volta si trattava dell'operatore di cinema Umberto Chini, che si presentava a prendere la sua motocicletta.' L'uomo, si avvicinava al suo veicolo e si accingeva a metterlo in moto; ma i banditi glielo impedivano: lo legavano, lo imbavagliavano e lo mettevano insieme agli altri. Qui il capo dei banditi, per maggior sicurezza, ha preteso che i tre malcapitati si sdraiassero sul pavimento. Il colonnello ha protestato con voce soffocata: « Non mi siedo per terra che è tutta imbrattata di nafta>. Allora uno dei gangsters, con molta calma, ha disteso dei giornali: < Ecco, si sieda quii. Il tenente colonnello dei carristi, ha obbedito. Fumando, i malviventi hanno ripreso a guardarsi in giro e poi ad armeggiare intorno alla c 1100 >. Stavano per salirvi, quando è entrato nella rimessa Dino Urbani, secondo guardiano, che era andato a far colazione. All'uomo è toccata la stessa sorte degli altri, anch'egH allineato a terra- Finalmente i banditi mettevano i7i moto la macchina e partivano, dopo aver chiuso la serranda, per attuare la seconda parte della loro impresa. Erano le nove e un quarto circa. S'erano allontanati da pochi minuti, quando i prigionieri, riusciti a liberarsi, davano Tallarme alla polizia del quartiere. In quel momento i banditi compivano l'aggressione alla banca, che è l'agenzia BS del Credito Italiano, con sede nella piazza Pitagora. Qui si trovavano una quindicina d* persone, più i cinque impiegati dell'agenzia: < Tutti fermi/ Mani in alto!> ha intimato l'uomo del mitra; gli altri due, puntando le pistole, echeggiavano: «Su.' Sul>, Una signora, sbiancata in volto, s'è addossata al muro. Un cliente l'ha sorretta. Gli altri alzavano le mani e si aggiravano sbigottiti per la sala. Mentre un bandito faceva l'atto di varcare l'apertura del banco per dirigersi alla cassaforte, un altro si presentava dinanzi alla cassa, tenendo sotto la mira della pistola il cassiere. Era allo sportello un vecchio clUnte della banca, .Giuseppe Vecchini, di 70 anni, amministratore, d'immobili. Vedendo a runna delVarma ticinu alut sua fronte, l'uomo ha reagito vivacemente e ha afferrato il malfattore, lottando con lui. E' bastato questo coraggioso intervento per dar tempo al direttore dell'agenzia,.dottor Giuseppe Cosenza, di abbassar le mani e mettere in funzione i' dispositivo d'allarme. Dall'ingresso prepotente dei banditi nella banca al suono squillante dei campanelli d'allarme, erano passati pochi secondi. Il bandito che si dirigeva verso la cassaforte s'è arrestato e ha incominciato a indietreggiare, seguito dai compagno che era restato nel centro della stanza; il terzo gangster si liberava del Vecchini vibrandogli un forte colpo sulla mano col calcio della pistola e indietreggiava anche lui. In un attimo erano fuori e si dirigevano di corsa verso l'auto Ma alle toro calcagna erano due impiegati della banca, entrambi armati di pistola: n cassiere Otello Pagno e il vicecassiere Raul Zucconi. Cinque colpi di pistola echeggiavano sulla signorile piazza. I due impiegati sparavano contro la macchina. La « 1100 > s'era messa in moto, ma uno sportello posteriore era semi-aperto- Si è visto un uomo piegato in due, riverso sui cuscini, forse ferito. L'auto, ch'era partita d'un balzo, s'è fermata per un attimo; una mano ha chiuso lo sportello; la « 1100 > è ripartita verso Valle Giulia. I due cassieri non desistevano. Salivano sulla « Topolino » di un collega, posteggiata dinanzi alla Banca e inseguivano i banditi, sparando ancora qualche colpo. Dalla macchina si rispondeva. Spinta a tutta velocità, la vetturetta utilitaria ha controllato la corsa della « 1100 > lungo la via di Valle Giulia e la Villa Borghese; ma nel traffico di Porta Pinciana i banditi sono riusciti ad eclissarsi. Soltanto a sera fatta l'auto azzurra è stata ritrovata da una pattuglia della polizia stradale. Si trovava in via Boncompagni, nell'elegante quartiere Ludovisi, a poche centinaia di metri da Porta Pinciana. Alcuni vetri erano infranti. Conficcati nei sedili t nella carrozzeria sono stati scoperti tre proiettili. Nessuna traccia di sangue ha avvalorato l'ipotesi del ferimento di uno dei gangsters. La polizia, con gran strepito di sirene, è giunta in piazza Pitagora pochi minuti dopo il gesto brigantesco. Gran folla era già radunata e commen¬ illuminili iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiimiimiiiim o i , n o a a , > e l i a e a o i a i o ¬ tava il fatto. Nella precipita*, zione di scendere da una jeep, un poliziotto ha fatto cadere il mitra carico. Allo sparo ha risposto un grido dalla folla sul marciapiede: un ragazzo di 16 anni, Antonio Riccobono, che aveva la gerla del pane, s'è accasciato colpito all'inguine. E' stato subito soccorso, adagiato su una veloce auto della polizia, che suonando lu. sirena si dirigeva verso l'ospedale. Per scansare questo bolide l'auto della signora americana Lucia Ferrerò è andata a sbattere contro un albero. La donna è finita anch'essa all'ospedalet fortunatamente con lievi ferite. Gravissimo ,è invece il povero ragazzo. All'ospedale di Santo Spirito è stato subito operato. L'osso del pube è fratturato, delicati organi sono colpiti. Per tutto il pomeriggio il cuore di Antonio è stato sostenuto con l'ossigeno. A casa del ragazzo, madre, padre e sorella sono annichiliti dal dolore. La polizia, come abbiamo detto, è mobilitata. La < scientifica* ha rilevato numerose impronte digitali e i funzionari specializzati sono intenti al lavoro di controllo. Sono stati effettuati fermi negli ambienti delia malavita, ove esistono « basisti > e specializzati in rapine. Ai posti di blocco, alle Questure, ai comandi dei carabinieri sono stati trasmessi i. connotati dei gangsters: »J primo, quello del mitra, indossava un impermeabile marrone; è tarchiato, ha la faccia quadrata, occhi chiari, rasato, capelli brizzolati, età circa 40 anni, alto intorno a lfis; il secondo dimostra BS anni, la corporatura esile, capelli lisci, porta occhiali con montatura nera sottile, ha l'accento veneto, veste di grisaglia grigia ed è alto circa 1,65; il terzo, è alto IfiO, di colorito olivastro, capelli neri e lisci, mento sfuggente, veste di grigio-nocciola, ha circa ss anni; del quarto si sa soltanto che ha l'aspetto di un operaio e dimostra una quarantina d'anni. Delio Mariotti miiiiiiiiiiiiiiiii lIllllHIlllllllllllllllllllilllll L'automobile rubata dal banditi per effettuare la rapina, e ricuperata più tardi. (Telef.)

Persone citate: Antonio Riccobono, Dino Urbani, Giuseppe Vecchini, Mario Battistelli, Otello Pagno, Raul Zucconi, Sebastiano Frascaspada, Vecchini

Luoghi citati: Cosenza, Roma