Cinque segretari processati per l'INGIC a Mondovì

Cinque segretari processati per l'INGIC a Mondovì Cinque segretari processati per l'INGIC a Mondovì Si avrà così la prima sentenza in Italia sulla catena di corruzioni nelle imposte daziarie a , e e l e Mondovì, 2 aprile. H tribunale di Mondovì, per primo in Italia, giudicherà dopodomani un gruppo di imputati per lo scandalo dell'I.N.G.I.C. (Istituto Nazionale Gestione Imposte Consumo); si aprirà così la lunga serie di procedimenti giudiziari che riguardano le moltissime irregolarità amministrative denunciate In parecchie Provincie italiane per corruzione di funzionari e di personalità negli appalti daziari. Il processo di lunedi riguarda • in primo luogo — fatti avvenuti nella gestione del dazio di Doglianl, nel periodo 1942-1950. Gli imputati sono una decina; ecco i principali: l'ex-direttore dell'ufficio provinciale Ingic di Imperia Achille Comollo, fu Ernesto, di anni 52, residente a Genova; Ascanio Guerre di Orazio, pure di 52 anni, residente ad Albenga, direttore dell'ufficio Ingic di Dogliani e un dirigente dell'Ingic di Dogliani, il quarantatreenne Renato Zuccone, di Davide, residente in Piacenza. Tutti e tre dovranno rispondere di concussione, per avere indotto numerosi contribuenti del comune di Doglianl a versare Indebitamente all'Ingic somme varie, sotto il titolo d'indennità speciali, nonché a versare un aggio speciale del 2 per cento sull'imposta generale sull'entrata, oltre che a riscuotere diritti di statistica maggiorati, su bollette di accompagnamento. Lo Guerre e il Comollo sono i imputati, inoltre, di falsità ins¬ terlale e di peculato; essi sono detenuti in carcere. Denunciati a piede libero — come lo Zuccone — compariranno invece due agenti del dazio di Doglianl; Giorgio Macciò, di Giuseppe, di 29 anni, da Dogliani e Pietro Alessandria, fu Antonio, di 56 anni, da Chieri, imputati in correità con lo Gnerre per avere alterato varie bollette. Anche cinque segretari comunali saranno lunedì tra gli imputati; si contesta a loro di essersi lasciati corrompere dai funzionari dell'Ingic, percependo indebitamente del denaro per favorire nei «rispettivi comuni la concessione di appalti all'Ingic stesso. Essi sono: Nicola Pepe, fu Raffaele, di 35 anni, già segretario comunale di Castiglione Faletto; Bartolomeo Broccardo, fu Edoardo, di 32 anni, ex-segretario comunale di Belvedere Langhe e di Bonvlcino; Giovanni Gonella, fu Bernardino, di 41 anno, exsegretario comunale di Cessano Belbo; Giovanni "V'ietto, fu Bartolomeo, di 49 anni, ex-segretario comunale di Dogliani; Anselmo Roagna, di Michele, di 34 anni, ex-segretarip comunale di Castiglione Tinella.