Tre arresti per l'assassinio dei democristiani di Reggio di Gigi Ghirotti

Tre arresti per l'assassinio dei democristiani di Reggio Tre arresti per l'assassinio dei democristiani di Reggio I martellanti interrogatori degli indiziati - Tutta la famiglia dell'oste trattenuta in caserma - L'omicida era altissimo e àbile tiratore, come il contadino che nascondeva i proiettili nella mangiatoia (Dal nostro inviato speciale) KegSTio Emilia, 31 marzo. A cinque giorni dal delitto di Colombaia il linguaggio dell'ispettore di P. S. dott. Agnesina non è ancora uscito dalle metafore. « Una foglia dopo l'altra, stiamo arrivando al cuore del carciofo >; questa è l'espressione che l'alto funzionario ha usato oggi nel pomeriggio per sintetizzare l'andamento delle indagini. Molti dei fermati nei giorni scorsi sono stati rimessi in libertà; altri sono entrati in camera di sicurezza, ma il gruppetto rimasto a rispondere alle contestazioni degli indagatori è notevolmente ridotto, sembra a non più di òtto persone; tra queste, quasi con certezza, si trova il colpevole. A tarda ora apprendiamo che tre degli indiziati sono stati dichiarati in arresto. Nella casa di uno di loro sarebbe stata trovata una scarpa, che corrisponde all'impronta lasciata dall'assassino nel campo dietro la fattoria. Stamane i carabinieri sono saliti al paesello di Quercioli c di nuovo alla frazione di Salde, due piccoli abitati che sovrastano la borgata di Colombaia: e hanno tradotto in caserma per gli interrogatori due ragazzoni, Giorgio Dallari e Giuseppe Dallari, coetanei e vicini di casa ma non parenti; un mezzadro, Alno Donarteli;, e il figlio del vice-sindaco di Carpineti, Renzo Pellesi, detto < Ciccio >. Un giovane comunista, Luigino Caveccht, dapprima fermato e poi rimesso in libertà, è ritornato inopinatamente in camera di sicurezza. Il c mosaico > di cui parlava ieri Aghesina non è ancora perfettamente ricostruito o, per lo meno, non se ne conosce la chiave di lettura. Tuttavia, osservando con un po' di attenzione le mosse del comm. Agnesina, ci si accorge ch'egli non pensa al delitto di un isolato criminale, ma ad un vero complotto, c Questa è una pizza), ha commentato il dott. Agnesina in una pausa del suo lavoro con pittoresca espressione allusiva.- Non si cerca più soltanto lo sparatore, ma l'eventuale mandante e tutta la corona dei conniventi, che in questi giorni hanno mostrato di voler coprire con silenzi e dichiarazioni sospette le responsabilità emerse dagli interrogatori. Agnesina sembra deciso a consegnare un bel gruppetto di accusati al giudi' zio della Magistratura. Stamane l'ispettore generale di P. S. Agnesina si è trattenuto a lungo colloquio, a Reggio' Emilia, con il Procuratore della Repubblica dott. Ardenti Morirli. Nel pomeriggio ricominciano a Carpineti gl'interrogatori e i confronti. Nella caserma dei carabinieri sono state riprese in esame le posizioni di due fermati che si presentano particolarmente delicate: quella dell'oste di Colombaia, Renzo Germini, detto « Sole >, che sa bato sera chiuse inesplicabilmente l'esercizio alle 20,30, in contrasto con le buone abitudini degli osti che non lesinano mai sull'orario, specialmente il sabato; e quella del cinquantenne Guerrino Costi, l'uomo nella cui stalla sono etate trovate, l'altro giorno, pallottole di tipo identico a quelle che uccisero Afro Rossi e Giovanni Munarini; sono stati studiati dagli indagatori i rapporti tra il Germini e il Co• sti, e i rapporti dei due con Domenico Vezzosi, l'unico democristiano del paese, 11 trattore che quella sera ospitò a cena 1 coltivatori diretti che festeggiavano la vittoria «bonomiana>. Vincoli di partito legano il Còsti e il Germini, ed anche una discreta amicizia e una reciproca vivissima stima. Il Costi è il più bravo cacciatore della zona, specialista — affermano . in paese — nell'abbattere scoiattoli e volpi. E' inoltre un uomo di notevole prestanea fisica, alto circa un metro e ottanta. Da polizia ha accertato che da oltre trenta metri di distanza soltanto-un uomo di simile taglia e d'una grande precisione di tiro avrebbe potuto centrare un bersaglio «alto >, come era quello dei commensali in piedi intorno al bigliardo della trattoria Vezzosi. C'è poi un'orma che parte dalla trattoria e si dirige verso la frazione Salde, ed è appunto l'orma che gli indagatori ritengono appartenesse allo sparatore. Un'altra circostanza aggrava la situazione del Costi: è stato oggi scoperto un ragazzetto, figlio del Costi stesso, che nei giorni scorsi era inspiegabilmente scomparso dalla circolazione. Il piccolo è stato o^gi prelevato dai carabinieri e '^asportato in caserma a Carpineti: egli avrebbe visto uno 3t'ano armeggiare del padre intorno ad un ripostiglio nelle vicinanze della casa. E' stato anche interrogato oggi, il figlio maggiore del Costi, Dal nilo. Si tratta di un giovlncel lo di sedici-diciassette, anni, il quale Ano a pochi mesi fa' si trovava a Bologna in un istituto religioso a studiare da < missionario >. I compaesani lo vedevano già c prete, un prete schietto >; ma, d'improvviso, Danilo abbandonò la veste e tornò inspiegabilmente nella casa paterna, in frazione Salde. Questa frazione sorge al limite di una vasta macchia d'alberi sulla montagna che sovrasta Colombaia; la gente dice che nel dopoguerra, quan do le donne andavano per funghi nel < boscaccio > (così al chiama -quella vasta macchia d'alberi), rincasavano con i canestri pieni di armi e di mu¬ satmalcm nizioni; tante ce ne erano rimaste in quella' macchia dal tempo della guerra partigiana. Naturalmente è su questi punti che i carabinieri stanno battendosi con la più intensa alacrità. Come si ricorderà, il prò. fessor Umberto Gandini, uno dei feriti di sabato notte, indicò proprio ieri, durante il sopraluogo alla trattoria di Colombaia, il probabile itinerario dello sparatore fuggiasco: il suo indice si levò a mostrare un percorso che, caso strapo, raggiunge • proprio la frazione di Salde. Il dott. Agnesina e il maggiore dei carabinieri Elia non sono stati visti uscire, stasera, per la cena dalla caserma di Carpineti, dove si svolgono gli interrogatori. Questa circostan. za ha fatto sorgere la voce che si' stiano vincendo le ultime resistenze che ancora gl'indiziatl oppongono ai loro accusatori. Ad una certa ora è stata vista partire dalla caserma dei carabinieri una camionetta carica di militi diretta alla casa del Costi; circa un'ora e mezzo dopo, questi militi rientravano recando un grosso involto. Tut. ta la famiglia Costi — cioè, oltre al Guerrino, anche i suol ttmrcCtmqdpdNdps tre figli e la moglie — risulta trattenuta fino a questo momento in caserma. Stamane si sono conosciuti i risultati delle votazioni per i consorzi agrari svoltesi ieri: a Carpineti — nel cui comune si trova Colombaia — la lista comunista ha ottenuto 44 voti quella dei coltivatori diretti d. c. 239. Il consigliò comunale del paese, riunitosi stamane, ha deplorato, in assenza della minoranza d. e, che il sindaco, Nello Lusoli, sia stato sospeso dalle sue funzioni di ufficiale di governo. Il prefetto, a sua volta, ha reso oggi nota la motivazione del provvedimento preso a carico del Lusoli: il sindaco avrebbe omesso di avvertire l'autorità di una manifestazione turbolenta inscenata in località Lamola contro la U.E.O. il 13 marzo''scorso, nel corso della quale vi fu un incidente che provocò cinque denunce. Lo stesso Lusoli avrebbe effettuato una vivace propaganda comunista durante la campagna per le elezioni delle mutue contadine, agitando cosi gli animi anziché contribuire a distenderli. Gigi Ghirotti

Luoghi citati: Bologna, Carpineti, Emilia