Il Circuito del Valentino aprirà la stagione europea per la "formula 1"

Il Circuito del Valentino aprirà la stagione europea per la "formula 1" CRONACHE DELLO SPORT Il Circuito del Valentino aprirà la stagione europea per la "formula 1" Nuovo il tracciato del percorso che misura 4200 metri - Saranno in lotta Lancia, Ferrari e Maserati con un forte schieramento di piloti - Presente forse anche la francese Gordini Torino avrà di nuovo, il 87 marzo, la sua corsa automobilistica di interesse internazionale. Era gualche anno — precisamente dal lOBi — che la città capitale del motore non era più riuscita ad ospitare una manifestazione di tanta risonanza, poiché ostacoli di vario genere soprattutto complicazioni di calendario, ne avevano ripetutamente impedito l'effettuazione. Adesso, rimossa finalmente ogni difficoltà, l'Automobile Club di Torino sta allestendoun Gran Premio del Valentino che per molti aspetti si preannuncia come una delle più importanti corse di formula 1 della stagione, si tratta anzitutto della prima prova europea di quest'anno, che dovrà rispondere ad alcuni interrogativi lasciati in sospeso dopo le due gare argentine di gennaio. E se è vero che mancherà la Mercedes, ferma sul programma di dedicarsi unicamente alle prove di campionato del mondo, le tre Case italiane Ferrari, Lancia e Maserati saranno in campo con i loro migliori piloti, e sopratutto con macchine radicalmente rivedute rispetto alVesiblzione di Buenos Aires. La Ferrari, per esempio, delle sue tre £500 affidate a Nino Farina, Maurice Trintignant e Harry Shell (l'ultimo acquisto della Scuderia modenese) ne schiererà una assolutamente inedita: quel così chiamato « Super squalo » che accoppia al sicurissimo — e ulteriormente potenziato — motore a quattro cilindri, un nuovo telaio di cui si dice gran bene. Difficile, ma non da escludersi, la possibilità che venga presentata a Torino anche la misteriosa rivoluzionaria « due cilindri », destinata essenzialmente ai circuiti poco veloci. Grande importanza assume poi la presenza al G. p. del Valentino della Lancia. Le possibilità delle «/ 1> torinesi sono tuttora allo stato latente: a Barcellona nell'ottobre, scorso, e successivamente a Buenos Aires, le otto cilindri di via Monginevro hanno avuto sprazzi di vivida luce, ma sono mancate alla distanza. Nella corsa del 11, davanti al suo pubblico, un pubblico particolarmente esigente, la Lancia si può dire abbia necessità assoluta di figurare degnamente: tecnici e piloti (Ascari, Villoresi e Castellata) si stanno preparando con tenacia all'impresa. Poi la Maserati, una macchina che ancora non è riuscita a mantenere quello che promette, ma di cui tutti attendono la grande giornata. Anche questa squadra ufficiale sarà composta di tre conduttori: lo sperimentato Behra e i due giovani Musso e Mantovani. In pura linea di ipotesi, dovrebbe esistere un evidente equilibrio sia di mezzi meccanici che di uomini fra le tre équipes rivali, vale a dire avvincente incertezza di pronostici, premessa di lotta accanita nel G. P. del Valentino. Infine, mentre gli organizzatori contano di definire le trattative in corso con' la francese Gordini (vettura di modeste pretese ma sempre in grado di procurare sorprese) per l'invio di due macchine, saranno sicuri partenti alcuni isolati di valore: lo siamese principe Bira con la Maserati, il francese Louis Rosier e lo svizzero Fischer su Ferrari, il promettente pilota spagnolo De Portago, che è in questi giorni venuto in possesso di una 4 cilindri Ferrari. E ancora il teramano Taraschi, sempre con una Ferrari, ma del tipo a 12 cilindri; qualche altro < indipendente > dovrebbe ancora aggiungersi in questi giorni all'elenco. Infine la corsa torinese terrà a battesimo una nuova vettura sperimentale costruita a Milano; la Volpini, progettata dall'ing. Arzani e pilotata da Alborghetti. Il tracciato prescelto per il Gran Premio del Valentino è in parte inedito rispetto alle edizioni del passato; misura 4S00 metri ed offre una quantità di risorse ideali per una corsa di tanta importanza: alterna le veloci diritture di cor¬ so Massimo D'Azeglio nel tratto fra via Menabrea e corso Raffaello a curve di svariato raggio, una funga parte di misto lungo la riva sinistra del Po a emozionanti saliscendi. Compiere 90 giri di tale circuito, cioè 478 km., costituirà un ben severo sforzo per le macchine: collaudo come non si potrebbe scegliere pih probante. Questi appena accennati motivi tecnici ed agonistici che il G, P. del Valentino prospetta, garantiscono una gara entusiasmante degno prologo di una stagione automobilistica quale forse mai si e avuta in passato altrettanto interessante. \y e

Luoghi citati: Barcellona, Buenos Aires, Milano, Torino