Chiesti 6 anni di reclusione per il commerciante di Cuneo

Chiesti 6 anni di reclusione per il commerciante di Cuneo Chiesti 6 anni di reclusione per il commerciante di Cuneo Il difensore del Respino ribatte invocando l'assoluzione, perchè nessuno dei pretesi truffati ha volato costituirsi Parte Civile (Nostro servizio particolare) ' Roma, 23 febbraio. Francesco Respino saprà soltanto sabato quale è il suo destino. Il commerciante di Cuneo, che è accusato di aver truffato in Piemonte e a Roma quindici o sedici persone per circa 250 milioni, ha atteso per tutta la giornata con molta calma che si giungesse alla conclusione del suo processo. Il rinvio all'ultimo momento della sentenza non lo ha seccato, nè lo ha turbato molto la requisitoria del Pubblico Ministero, con la quale si è profilata per lui la eventualità di una condanna a 6 anni di reclusione. < Non è necessario • sciupare molta fatica — ha spiegato il magistrato — per dimostrare che l'attività del nostro personaggio non fu che un sistema molto abile per celare i suoi scopi illeciti. Francesco Respino è un truffatore sotto la maschera del commerciante. Alle sue vittime egli lasciava intendere di- avere una solida posizione finanziaria, sbandierava la possibilità di lauti guadagni; poi, non appena ottenuto il prestito, spariva. Così nella sua rete fece cadere per esempio, Luigi Streri, al quale portò via 50 milioni facendogli balenare la prospettiva di. un grosso affare a base di zucchero e medicinali. < Francesco Respino alle sue vittime dava persino la sensazione di aver la merce in magazzino, per indurli con più tranquillità a prestargli i danari. In realtà egli non aveva nulla, se non una grande abilità nel parlare: falso il magazzino, falsi i documenti, falsi i rapporti con talune società svizzere. O meglio, il magazzino che egli mostrò a Luigi Streri facendogli credere di poter guadagnare 15 milioni in pochi giorni, c'era, ma cosa conteneva? 50 mila chilogrammi di paraffina e "un piccolissimo quantitativo di medicinali, che aveva un valore sì e no di un milione >. Il P.M. si domanda: « Dov'è finito tutto il danaro raccolto in così breve giro di anni? Sperperato. Francesco Respino aveva iniziato un tenore di vita dei più lussuosi: spendeva 4 mila lire al giorno di spumante, e 7 mila lire per i suoi profumi; viaggiava in vagone letto e si faceva raggiungere dal suo autista al volante di una fuori serie nella città dove si fermava; prese a frequentare 11 Casinò di Sanremo dove aveva libero ingresso. Si mise insomma per una china su cui era molto difficile fermarsi. Io chiedo la condanna a 2 anni e 20 mila lire di reclusione per la truffa ed a 4 anni e- 40 mila lire per. bancarotta fraudolenta >. La risposta del difensore, avv. Ferruccio Liuzzi, ha preso lo spunto dal fatto, in verità piuttosto singolare, che nessuna delle vittime si è costituita parte civile contro il truffatore. cLa realtà è che Respino ha fatto degli affari e soltanto degli affari. Non ce n'è uno che parli male di lui. Un esempio per tutti: quello del dott. Aggradi di'Cuneo il quale ha detto che non intendeva presentare contro il Respino una denuncia, perchè era certo di riavere da lui i quattrini dati lu prestito ». Il difensore ha concluso la sua arringa chiedendo l'assoluzione per il reato di truffa e la trasformazione da bancarotta fraudolenta a bancarotta semplice, che comporta l'applicazione dell'amnistia. Era molto tardi quando l'avvocato Liuzzi ha terminato di parlare. Il Tribunale ha ritenuto opportuno rinviare il processo a sabato prossimo per l'arringa dell'altro difensore avv. Giuseppe Romano e per la sentenza. g- ar-

Persone citate: Ferruccio Liuzzi, Francesco Respino, Giuseppe Romano, Liuzzi, Luigi Streri

Luoghi citati: Cuneo, Piemonte, Roma, Sanremo