Il Senato alla ripresa dei lavori approva la legge sui Consigli regionali

Il Senato alla ripresa dei lavori approva la legge sui Consigli regionali Il Senato alla ripresa dei lavori approva la legge sui Consigli regionali Roma, 15 febbraio. I Consigli regionali saranno eletti, per la prima volta, entro trenta giorni dall' emanazione della legge approvata stasera dal Senato. Essa dovrà ora passare alla Camera per la definitiva approvazione. Il termine di trenta giorni è stato stabilito su proposta del senatore a vita Sturzo, proposta che è stata accolta nonostante il ministro Tuplni, a nome del governo, ed il democristiano Zotta, a nome della Commissione, si fossero opposti proponendo il termine di novanta giorni. La votazione ha trovato divisa la maggioranza, ma la proposta ha ottenuto i voti compatti dell'estrema sinistra. Nella seduta del 4 febbraio u. s. era già stato fissato, con l'articolo primo della legge, che le elezioni del Consigli regionali avranno luogo con il c suffragio indiretto », con elettori, cioè, esclusivamente i consiglieri provinciali. Il provvedimento stabilisce che il Consiglio regionale dovrà essere composto di 60 membri nelle regioni con popolazione superiore a quattro milioni di abitanti, di 50 membri nelle regioni con popolazione superiore a tre milioni di abitanti, di 40 membri in quelle con popolazione superiore ad un mi¬ lione e di 30 membri nelle altre regioni. Il Consiglio regionale, che ha sede nel capoluogo di regione, sarà rinnovato per intero ogni quattro anni. I comizi elettorali saranno convocati per ogni regione con decreto del Presidente della Repubblica su deliberazione del Consiglio dei ministri. E' disposto che l'elezione avvenga a scrutinio di lista con rappresentanza proporzionale. La legge stabilisce che sono eleggibili per i Consigli regionali <i cittadini iscritti nelle liste elettorali di un Comune della Regione che abbiano compiuto il 25° anno di età entro il giorno delle elezioni». Sono ineleggibili: gli elettori regionali; i membri del governo ed i loro capi di Gabinetto e segretari particolari; il capo della polizia; i vice-capi e gli ispettori generali, i commissari di governo presso le rispettive Regioni; i prefetti; 1 funzionari di Prefettura e di P. S. ln servizio nella Regione; gli ufficiali generali, ammiragli e ufficiali superiori delle Forze Armate nella circoscrizione del loro comando territoriale; coloro che sono stipendiati dalla Regione e dagli istituti ed enti da essa gestiti, ed i relativi amministratori. Neil' elenco delle incompatibilità figurano: 1 parlamentari; i membri di un'altra Assemblea regionale; i giudici della Corte costituzionale; i membri del Consiglio superiore della Magistratura; 1 sindaci dei Comuni della Regione con più di 100 mila abitanti. Lo stesso Consiglio regionale provvede alla convalida delle elezioni del propri membri. La legge stabilisce infine che le spese per la prima elezione dei Consigli regionali sono a carico dello Stato. Fra le altre norme, notevole quella per cui in'caso di eguale quoziente elettorale tra due candidati, si procede con il ballottaggio. Alla fine, il sen. Sturzo ha fatto inserire nel provvedimento una disposizione transitoria con la quale, rilevato che la questione di Trieste è ormai regolata, si attua la norma costituzionale che prevede la costituzione della Regione a statuto speciale Friuli - Venezia Giulia. Il testo di questa norma, nella formulazione proposta da Sturzo, aveva rilevanza costituzionale ed avrebbe richiesto quindi la speciale procedura prescritta per le leggi costituzionali. La discussione è stata perciò sospesa per dar modo alla commissione di elaborare il seguente testo che ha valore di legge ordinaria: « Agli effetti dell'applicazione dell'art. 116 dell» Costituzione, al Consiglio regionale Friuli-Venezia Giulia è fissato un termine di 150 giorni per deliberare sullo statuto speciale da adottarsi con legge costituzionale » I senatori friulani Tome e Pelizzo (d.c.) e il socialista Liberali hanno espresso la loro soddisfazione ed infine la legge è stata approvata nonostante i voti contrari della destra. Mentre la commissione esaminava la proposta Sturzo, in aula è cominciata la discussione sulla mozione del comunista Spezzano riguardante le operazioni preparatorie delle elezioni dei Consigli direttivi delle Mutue assistenziali dei Coltivatori diretti. Il senatore comunista ha. elencato una serie di < soprusi » che — a suo dire — sarebbero stati commessi dalle autorità locali ed ecclesiastiche ai danni del contadini aderenti alle organizzazioni sindacali agricole di sinistra. Il discorso di Spezzano ha suscitato continui battibecchi con il ministro Vigorelll e con 1 senatori del centro. Insofferente delle continue rimbeccate, Spezzano ad un certo momento ha dato del cretino ad un senatore democristiano. Mole, che presledeva, lo ha richiamato all'ordine e Spezzano ha chiesto scusa. Domani proseguirà la discussione della mozione.

Persone citate: Spezzano, Sturzo, Zotta

Luoghi citati: Friuli, Roma, Trieste, Venezia Giulia