I dirigenti del partito comunista esaminano oggi la nuova situazione di Enzo Forcella

I dirigenti del partito comunista esaminano oggi la nuova situazione I dirigenti del partito comunista esaminano oggi la nuova situazione Voci su un prossime viaggio di Togliatti a Mosca - Auguri di Fanfani a Sceiba nel primo compleanno del govèrno - Animata riunione notturna dei liberali per i patti agrari - Convocato il Consiglio dei Ministri Soma, 10 febbraio. I dirigonti del PCI esamineranno domattina nella consueta riunione settimanale della Direzione gli ultimi avvenimenti sovietici e le riperéussioni che essi potranno avere nella condotta del comunismo italiano. L'orientamento ufficiale del partito, già anticipato ieri sera da Togliatti, sarà confermato domattina su l'Unità con un articolo di Ingrao: i mutamenti intervenuti nel govèrno sovietico non hanno nulla di straordinario è tanto meno intendono preludere ad un « nuovo corso » della politica estera dell'URSS. Essa rimane orientata sulla difesa della pace e sulla lotta contro le manovre, belliciste degli imperialisti, per cui oggi più'che mai è necessario sostenere e svi.uppare le campagne contro il riarmo tedesco e per l'interdizione delle armi termonucleari. Più che all'illustrazione della politica sovietica, tuttavìa, l'articolo sarà dedicato alla polemica con la stampa non comunista e con le varie interpretazioni ch'essa ha dato delle dimissioni di Malenkov. Ci si atterrà, in altri termini, alla tecnica che i comunisti hanno sempre usato in analoghe occasioni: si drammatizza, o, meglio ancora, si elude il merito della questione, e si sposta il discorso sugli errori e le contraddizioni degli avversari, che è un gioco abbastanza facile dal momento che la pluralità di opinione è proprio la caratteristica di un regime democratico. La definizione della piattaforma propagandistica è, ad ogni modo, solo una delle preoccupazioni del dirigenti comunisti, e sicuramente non la più fòrte. Una volta stabilita la < linea di difesa » cui si dovranno attenere gli attivisti, rimar- ranno pur sempre lo smarrimento che ha colto la «base», l'incertezza sui futuri sviluppi del " < processo di assestamento » nel gruppo dirigente sovietico, i numerosi problemi politici che si aprono, in conseguenza, sul piano interno.^ Ed è da questa parte, ovviamente, che si polarizzerà l'esame dei dirigenti comunisti. Si dice, in proposito, che'verrebbe presto convocata una riunione ■ dei Cominform per, dar modo ai rappresentanti del vari partiti comunisti di prendere contatto con i nuovi dirigenti sovietici e «aggiornare» la linea di condotta comune. I comunisti italiani intenderebbero, anzi, sollecitare essi stessi la convocazione della riunione. E, forse in relazione a questa voce, si è parlato anche di un probabile viaggio di Togliatti a Mosca. Ma le voci, in questi giorni, sono tante: vanno riferite, ma aggiungendo subito che debbono essere accolte con ogni cautela. Ci si può, invec^, soffermare su altri elementi meno sensazionali, ma più attendibili. Se è vero — come stasera sosteneva anche un « esperto » di cose comuniste, Ignazio Silone — che li ciclo del nuovo assestamento interno dell'Unione Sovietica non è ancora interamente compiuto, si può essere certi che Togliatti riuscirà facilmente a far prevalere sui più impazienti membri della Direzione la tattica cui si mantiene fedele dal 1927, da quando, cioè, commise l'unico errore della sua carriera, schierandosi a favore di Trotzki contro Stalin: evitare di impegnarsi troppo a fondo fino a quando non risulta chiaro verso che direzione s'indirizza il «corso della storia ». ' Per il momento 1 comunisti sono sicuri di < camminare nel giusto » dedicandosi allo sviluppo della campagna contro la Unione Europea Occidentale già preannunciato nel corso della loro ultima conferenza. Domani ne perfezioneranno le modalità che — altro elemento certo — verranno estese anche al settore sindacale: l'esecutivo della CGIL è convocato per lunedi avendo al primo punto dell'ordine del giorno: «Partecipazione delle masse lavoratrici al plebiscito popolare per la distruzione, generale e controllata delle armi atomiche e termonucleari». Sarà opportuno riferire a tale proposito che nè li governo nè la maggioranza mostrano di preoccuparsi per queBti prodromi di battaglia. Si è convinti che la « ratifica » del patti di Parigi sarà approvata dal Senato con larga maggioranza e si è decisi quindi a rintuzzare i tentativi eventuali di portare la lotta dal Parlamento in piazza. Un esame generale della situazione interna ed internazionale come si configura dopo i mutamenti dei dirigenti sovietici lo farà domani anche il Consiglio dei Ministri, tanto più che la riunione precede di due giorni la partenza del Presidente del Consiglio e del Ministro degli Esteri per Parigi e Londra. Ma forse le questioni di più specifico interesse interno occuperanno maggiormente l'attenzione dei ministri: o almeno così lascia credere la grande agitazione che si è notata quest'oggi proprio in vista di quelle questioni. Ricorreva il primo complean- «csgnlCazCtmgMsstlPadmpqltcGnLbPcpssddlrtcrtphtasmlmano del gVverno eFanfàni "sì è ! recato da Sceiba « per espri-; mergli i più cordiali auguri del partito»: Sceiba ha colto l'oc-[caslone per perfezionare con il ; segretario della D. C. il proget-; to di soluzione del problema dei i « patti agrari », che vorrebbe condurre in porto, prima della sua partenza, tanto più che il governo deve prendere posizione su tre diversi progetti sull'argomento all' esame della Commissione parlamentare: ed a fatica stamane la maggioranza ha ottenuto dalla stessa Commissione un rinvio di ventiquattr'ore. Dello stesso argomento il Presidente del Consiglio- ha ancora parlato con Martino (che si adopera, insieme a VTHabruna, per smussare .l'intransigenza del segretario del partito liberale, Malagodl), con Matteotti e con Pastore (ma con quest'ultimo 11 discorso si è allargato anche alla regolamentazione giuridica del contratti di lavoro). L'ultima parola sulla «formula Sceiba » la dovranno dire praticamente i liberali, e per questo I loro dirigenti hanno iute due riunioni prolunga• •; fino nella tarda notte. Gli umori erano ben noti e lt discussione li ha confermati: i ministri sono propensi al compromesso, ma Malagodl e quanti ne condividono le Impostazioni lo giudicano assolutamente insufficiente. Anche gl'intransigenti, tuttavia, si rendono conto che non è il momento d'impostare Un'azione di rottura definitiva e il loro obiettivo quindi si limita a far sì che non venga pregiudicata con una affrettata soluzione la possibilità di' ulteriori trattative. I lavori sono stati sospesi alle tre del mattino è proseguiranno domani pomeriggio alle 17. Ih effetti gli esponenti liberali hanno deciso di formulare delle controproposte riassunte in un memoriale che il ministro De Caro illlustrerà domani al Con. sigilo dei Ministri. In precedenza i liberali avevano esaminato anche la questione della legge elettorale siciliana. Il loro orientamento sarebbe favorevole a consentire l'utilizzazione dei resti su scala regionale solo per le liste che hanno ottenuto almeno un seggio in una delle circoscrizioni. Enzo Forcella

Luoghi citati: Londra, Mosca, Parigi, Unione Sovietica, Urss