Un disperato si spara alla tempia in viale tra i bimbi che giocano

Un disperato si spara alla tempia in viale tra i bimbi che giocano In corso Stati Uniti: dramma di un nomo che si sentiva solo Un disperato si spara alla tempia in viale tra i bimbi che giocano Si siede sa ima panchina accanto ad una donna con (lue piccini - Quando Questi si allontanano estrae una pistola e si esplode un colpo - Era separato dalla moglie Un drammatico, impressionante episodio è avvenuto Ieri pomeriggio in corso Stati Uniti quasi all'angolo di corso Re Umberto: un uomo si è aparato un colpo di rivoltella alla testa mentr'era seduto au di una panchina e attorno vi erano bambini che giocavano e mamme e balie che passeggiavano Erano le 16 e 30 circa. L'uomo — .sulla quarantina, decentemente; vestito, con un pastrano di grossa stoffa scura — se ne stava sulla seconda panchina a sinistra, per chi viene da corso Re Umberto. Era li dalle 14, almeno. Con viso pallido e triste guardava l ragazzini che rincorrevano tridando e strillando di gioia: e ogni tanto guardava in alto, verso 11 cielo azzurro, e poi si pasr sava le mani sulla faccia. Semf brava molto stanco e sfiduciato. Di quando In quando si chinava a raccogliere da terra sassolini e pezzetti di legno e li buttava contro una pianta. Alle 15 una signora, che abita in via Sacchi, veniva a sedersi sulla sua stessa panchina: aveva con sè la tiglio letta di sei anni e l'ultimo nato, 111 [ 1111 ■ i : : i m 111111111 11111111111 i 11111 j 111 ! t q a o o ò o ; n di otto mesi, in carrozzella. Lo sconosciuto ai ritirava in un angolo e quasi 'girava la schiena alla signora. Ma poco dopo al volgeva e contemplava con. occhio tenero e melanconico la scenetta della bimba che al chinava a baciare il fratellino: anzi un lieve sorriso gli addolciva per un Istante i lineamenti duri e tesi. Più tardi, accortosi che la bimba gli si era pian piano avvicinata e lo osservava incuriosita, con grazia, allungava una.mano, timidamente, e le faceva una carezza. . Alle 16 e 20 la signora si alzava e se ne andava. L'uomo restava solo sulla panchina. S'appoggiava all'indietro, allo schienale, e chiudeva gli occhi, tenendo la mano destra nella tasca del pastrano. Cosi lo vedeva un passante, il si-J gnor Giovanni Giachmo. Il Glacli ino, credendo che lo sconosciuto al sentisse, male, era sul punto di accostargli e di rivolgergli la parola: ma proprio In quella lo sconosciuto apriva gli occhi e si guardavo attorno. Allora 11 signor Giachlno proseguiva. Ma fatti pochi passi — non più di quindici o venti — udiva, alle sue spalle, rintronare violentemente un colpo di rivoltella: si fermava, si voltava e con orrore scorgeva l'uomo della panchina che si stava lentamente accasclan do su se stesso: un rivolo di sangue gli scendeva dalla tempia destra e gli copriva tutta la faccia, sino al mento. In pugno il suicida stringeva ancora la rivoltella. Qualcuno si precipitava al più vicino caffè 'e di là telefonava alla Celere. E la Celere di 11 a poco -ra sul posto. Ma nel frattempo 11 ferito, privo di coscienza e rantolante, era stato trasportato a braccia su di una vettura privata e condotto alla massima velocità all'ospedale Mauriziano. Qui i medici constatavano .che il prolettile, penetrato nella tempia destra era uscito dalla parte sinistra del cranio, sopra l'orecchio, attraversando 11 cervello. In tasca del morente si rinveniva un portafoglio con 2740 lire, una lettera chiusa indirizzata all'autorità giudiziaria e una carta d'identità dello sventurato: Pietro Mondino di Bartolomeo di 38 anni, nativo di Savigliàno e domiciliato in via Gioberti 86, di professione salumaio. Il commissariato di San Secondo iniziava le indagini e un sottufficiale si recava in via Gioberti: ma da oltre un anno il Mondino non vi abitava più e s'era trasferito in un'altra camera ammobiliata di piazzetta Cristoforo Colombo 16, presso la signora Bonino. Il Mondino, dipendente dell'Alleanza Cooperativa Torinese, lavorava come salumiere presso uno spaccio. Poco si sa della sua vita e quindi non si conoscono esattamente i motivi che l'hanno spinto alla disperata decisione: solo la lettera che è nelle mani della polizia e che sarà consegna ta entro la giornata di oggi al l'autorità giudiziaria svelerà li tragico segreto del Mondino. Comunque pare che l'uomo fosse In ristrettezze economiche e che, so lu'attutto, si trovasse in una desolante situazione personale: da spmtipcsntmntSPeinPbè - j tempo viveva separato dalla mojglie, da solo, In pensione. E que- iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiMiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii sta solitudine gli pesava sempre più. ieri si recava .da un armatolo e comperava una rivoltella Beretta calibro 6,86, con un intero caricatore. Introduceva una pallottola in canna e 11 reato del caricatore se lo metteva In tasca. Dopo un'ag'onla terribile lo sventurato è morto alle 20, nonostante tutti 1 tentativi compiuti dal sanitari del Mauriziano. . — ' Un uomo si è ucciso Ieri mattina, gettandosi sotto 11 treno nella stazione di Trofarello. Si tratta dei quarantenne Luigi Del Santo abitante a Torino' in via Pietro Giuria 7. Il Dei Santo, che esercitava 11 mestiere di decora- iii1miiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii1iiiiiiiiiii1i1iiiiiiiiiim tore. soffriva da tempo di un grave esaurimento nervoso e da qualche settimana era stato ricoverato in una casa di cura a Trofarello.. Ieri mattina, ottenuto con una scusa il permesso di uscire si è recato alla stazione. Ha atteso 11 diretto delle, 10,15 da Genova, e quando 11 convoglio si è mosso per ripartire si è buttato fra le ruote degli ultimi vagoni. Un passeggero, accortosi del fatto ha azionato immediatamente il/segnale d'allarme e 11 trèno si è ' fermato. Ma non c'era più nulla da fare. Lo sventurato era morto* sul colpo orrendamente stritolato. miiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiuiiiiiiiimii1iiiimii1iiii

Persone citate: Beretta, Bonino, Giovanni Giachmo, Pietro Mondino

Luoghi citati: Genova, Trofarello