Clamoroso episodio in un caffè di Vienna

Clamoroso episodio in un caffè di Vienna Clamoroso episodio in un caffè di Vienna Due agenti americani accusati di tentare di corrompere un console sovietico - La versione dell'ambasciata VSA Vienna, 7 febbraio. Un incidente si verificò sabato scorso in un caffè del settore internazionale di Vienna fra due agenti americani ed un funzionario consolare sovietico, incidente che ha avuto stasera un ulteriore seguito con una esplicita accusa sovietica contro il Dipartimento di Stato americano, chiamato in causa dai russi quale responsabile dell'incidente stesso. Sabato sera l'alto commissario sovietico in Austria, in una nota di protesta Inviata alle autorità americane, aveva accusato due agenti americani tali Robert Gray e colonnello Manning di aver tentato di ricattare e corrompere il console sovietico E. J. Nallvaiko, al fine di indurlo a tradire il suo Paese passando dalla parte degli occidentali. Ieri l'Ambasciata americana a Vienna ha preso vigorosamente posizione fornendo una diversa versione, dalla quale risulta che il Nallvaiko, fingendo di essere perseguitato dal proprio Governo, si era rivolto a Robert Gray, un americano da lui conosciuto da tempo, chiedendo che cosa avrebbe potuto fare a suo favore. Gray e il col. Manning, .a richiesta del sovietico, si erano trovati in un caffè di Vienna nel tardo pomeriggio di sabato scorso. Alla domanda di Nallvaiko se a lui e alla sua famiglia gli Stati Uniti avrebbero concesso il diritto di asilo politico, il col. Manning aveva risposto che era costante criterio del Governo americano concedere asilo a tutti i rifugiati politici. A questo punto Nallvaiko, scattato in piedi, aveva gettato un bicchiere di birra sul viso degli americani. Si era trattato evidentemente di un segnale convenuto perchè subito numerosi sovietici, seduti nell'affollato caffè ed altri sovietici che sostavano fuori del locale, avevano bloccato le porte e le finestre del caffè. I due americani, resisi conto di essere caduti in un tranello, erano riusciti a chiudersi a chiave in un guardaroba fino all'arrivo di una pattuglia della polizia internazionale. Stasera il servizio Informazioni sovietico nell'Austria occupata ha attribuito apertamente ed ufficialmente la responsabilità dell'incidente al Dipartimento di Stato e, in particolare al segretario di Stato americano Dulles. Secondo la nuove accuse, Gray e Man¬ ning fecero vedere a Nallvaiko un documento del Dipartimento di Stato americano, portante la data del 18 gennaio 1955 e la firma di un alto funzionario dèi Dipartimento stesso, Roger Fameworth. Il documento autorizzava Nallvaiko ad emigrare negli Stati' Uniti c con l'approvazione del segretario di Stato e dell'alto commissario per l'immigrazione e per le neutralizzazioni Oltre al documénto suddetto, i sovietici sostengono che Gray é Manning erano in possesso anche di una lettera a loro firma, nella quale si offrivano a Nallvaiko, se avesse disertato, le condizioni seguenti: 1) Immediato trasferimento di lui e della famiglia negli Stati Uniti; 2) concessione di speciali visti, con garanzia di residenza permanente negli Stati Uniti e possibilità di ottenere la cittadinanza americana; 3) risarcimento dei danni che la famiglia Nalivalko avrebbe subito fuggendo all'Ovest; 4) stipulazione di un contratto a favore di Nalivalko con due anni di stipendio lllll]IMUlUIII3llilUIIlUIIIIMIMMIIMS[llMillilllll