I recenti progressi della tecnica dentaria di Angelo Viziano

I recenti progressi della tecnica dentaria fin convegno di stomatologi a Torino I recenti progressi della tecnica dentaria Le prime, applicazioni di un metodo che innesta le dentiere mediante intervento chirurgico facendole confondere con la dentatura naturale Questa odontojatrla ogni giorno prepara una novità, per offrirci sempre migliori doni. I suoi adepti sono In continua ricerca di mezzi per ridonare capacità masticatoria non soltanto, ma pur- bellézza di sorriso a quel poveretti, che, con anticipo o meno sulla giusta età, si vedono cadere ad uno ad uno 1 denti, come frutto troppo maturo si stacca dal ramo. E che ci vengono ad annunciare oggi? La loro predizione è questa: < Non più dentlertfnel futuro! >. Bisogna, ad ogni modo, Interpretarla bene tanta affermazione apparentemente presuntuosa e non illudersi che gli specialisti della bocca pbbiano trovato li filtro per rendere perenni 1 denti, nè che abbiano, ormai risolto l'annoso problema dell'attecchimento di multipli innesti. Ma qualcosa stanno certo preparando di buono, che un'analogia in fin del conti può avere proprio con Vlnhe^ sto, un'analogia almeno nell'aspetto esteriore. Anzi qualcosa hanno già fatto e perfezionato, a giudicare da quanto è stato proclamato iersera, nella riunione della Società piemontese di stomatologia, presieduta dal prof. Roccia. E' stato 11 prof. Pejrone a chiarire gli attuali orientamenti sugli < Impianti metallici sottoperiostel>; orientamenti che costituiscono il nuovissimo ori ginale Indirizzo di cura protesica dentaria, che mira a sostituire le dentiere complete di oggidì, qualora ne urga il bisogno, nientemeno che con impianti fissi; 1 quali gettino le loro fondamenta Inamovibili nei tessuti stessi delle mascelle, L'avete capito senz'altro che qui II dentista si fa chirurgo cesellatore. Ma per avere fiducia nel risultati del suo ardimento a distanza di tempo, bisogna pure che abbia nel suo studio superato qualche problemino biologico. Si sia assicurato, cioè, che ad un dato momento l'tessuti umani non mollino gli ormeggi, quanto dire le armature in essi affondate. Per intanto viene da domandarci qual bisogno imponesse l'innovazione, di fronte all'attuale perfezionamento del sistemi di costruzione delle dentiere. Risposta: Non tutti coloro cui la efortuna ha fatto perdere 1 denti riescono ad abituarsi alla protesi completa (dentiera). Alcuni non tollerano corpi estranei mobili sulla mucosa della bocca; per costoro la vita diventa difficile ed ingrata. Altri mal tollerando la dentiera se ne eervono durante la giornata, ma appena liberi dagli impegni sociali se la tolgono sveltamente, sicché non ne traggono gran vantaggio dal punto' di vista masticatorlo. Ed ognun sa quanta in fluenza sulla digestione abbia una masticazione scorretta. Giustificato, pertanto, 11 loro punto di vista, or è qualche anno, in America due dentisti, Gold"/erg e Garshkoff, si sono press'a poco detto: « Se noi troviamo il modo di Impiantare saldamente lungo tutta l'arcata dentarla, ormai senza denti, una - estesa lamina metallica, con alcuni piuoli sporgenti, avremo risolto il problema di fissarvi, cóme sopra una piattaforma, una eccellènte protesi che non .infastidisca le mucóse gengivali e-dei palato e.conferisca al portatori la sensazione di avere ancora denti propfil, di cui fare bella mostra; MA' come e dove impiantarla? Tra l'osso e quella membrana flbroelastica che normalmente lo avviluppa, cioè il periostio, che a sua volta è sormontato dalla mucosa gengivale >. Nacquero, cosi 1 primi esperimenti dì Impianti < sottoperiostei >, che con una rapidità inaudita sono andati perfezionandosi, per l'apporto Immediato di contributi sperimentali anche di qualche studioso europeo, A poco per volta è andata modificandosi la fattura della lamina, cioè dello scheletro metallico, che si è fatto sempre più reticolato, in modo che, una volta insinuato tra osso e periostio, più larghi restino 1 fori attraverso 1 quali tannatura torna a saldare, con un trapunto. 1 due tessuti, imprigionando Il supporto. Naturalmente perchè l'apparecchio aderisca perfettamente e poi non traballi è necessario che sta ben modellato sull'arcata alveolare. Perciò, secondo la tecnica oggi più rapida innovata dal prof. Pejrone, coadiuvato dal dottor Sebastiani, scollata là- gengiva il chirurgo prende l'impronta con un materiale sterile (hldrooollold). Quindi, in attesa che con una rapida mlcrofusione di vltallium — lega metallica usata anche per la costruzione di -chiodi, viti e placche per fissazione- chirurgica — sia allestito l'apparecchio scheletrato, i lem. bi della ferita vengono avvicinati con una Imbastitura provvisoria. Dopo poche ore soltanto il chirurgo passa al secondo tempo: riapertura delta- lunga breccia, collocamento dell'Impianto sotto il periostio e nuova definitiva sutura dei lembi. Balzeranno fuori dell'arcata così soltanto 1 quattro perni, cui sarà a suo tempo ancorata la novella chiostra dentaria/ innocua e gradita. Abbtam detto: | \ a suo tempo, cioè dopo, un opportuno periodo necessario alla cicatrizzazione completa delta' gengiva ed alla saldatura del periostio all'osso alveolare. Ma 1ilevtosiqstgnpgsuf1rlsbLi■atdqtavsdplevsttlnpsntmappsrFctdnvrrnzqsmvdatcerddrEpddfirblvm 11 fatto su cui il Pejrone ha insistito, è che il nocciolo dell'operazione, che nelle, prime esperienze americane importava un intervallo di sei giorni tra il primo e secondo tempo, oggi con la sua innovazione si conclude complessivamente in una sola giornata. Particolarmente intorno a questo criterio, nonché su questioni di ordine biologico' e di tecnica, si è accesa nel Convegno una interessante discussione, alla quale hanno; partecipato; i professori Palazzi,Borghéslo, Meta, Deltai, (Seria, Ruspa, De Michetta; conclusa oon un-brillarita. intervènto dèi professor Roccia che ha chiarito 1 limiti delle indicazioni e le riserve deùa nuova protesi, felicitandosi col relatore per 1 risultati «inora;" raggiunti. b&SJjjidjo. questi nuovi orienta-I menti nel campo della protesi dentaria sono di estremo interesse e -meritano di essere seguiti nella loro evoluzione. Angelo Viziano

Persone citate: De Michetta, Meta, Palazzi, Pejrone, Roccia, Ruspa, Sebastiani, Seria

Luoghi citati: America, Torino