L'aw. Caveri spera ancora di entrare nel Consiglio Valle

L'aw. Caveri spera ancora di entrare nel Consiglio Valle L'avv. Caveri spera ancora di entrare nel Consiglio Valle Ha già presentato due ricorsi contro la sua sconfitta elettorale • Polemiche sui 15 licenziamenti - Eccessiva asprezza di attacchi contro l'Amministrazione regionale (Dal nostro inviato speciale) Aosta, 22 gennaio. Sulla porta di una casa di via De Tillier, sta per apparire la targa — lettere d'oro su fondo nero — di uno studio legale: «Caveri - Avocat». Sconfitto nelle elezioni regionali del novembre scorso, l'ex presidente della Valle torna alla sua professione di un tempo. E con lui, tutti gli altri leaders dell'Union Valdòtaine, dall'ex assessore all'industria e al commercio Pietro Fosson all'ex assessore al turismo notaio Luigi Berton. Rimane sulla scena politico-amministrativa della Regione la signora Maria Celeste Perruchon vedova Cbanoux, l'unica della sua lista alla quale sia andato uno — il trentacinquesimo — del trentacinque seggi del Consiglio Valle. Con questo, non el vuol af- fatto dire che l'Union Valdòtaine stia abbandonando la lotta. Lo stesso avv. Caveri — col quale ci siamo Intrattenuti oggi — si dimostra sicuro di riuscire ad entrare nel Consiglio. Egli è stato il primo degli esclusi, e due suoi ricorsi son già stati respinti nella prima seduta dèi Consiglio etesso. L'avvocato ha però interposto appello presso la « gU'nta giurisdizionale amministrativa» cella Valle che dovrà pronuncerai entro breve tempo. Sostiene il ricorrente, nel primo caso, che uno del comunisti eletti, il prof. Barone, era ineleggibile perchè stipendiato dalla Valle: l'Insegnante — ha replicato il Consiglio costituitosi ora parte in causa davanti alla giunta — è pagato in realtà dallo Stato italiano non funzionando la Regione altro che da tramite. Sostiene nej ^secondo 'caso l'ayj vocato Caveri' che ""non" èra' giusto annullare alcune schede a Perusan dove certi votanti per l'Union (quattordici: sufficienti a far eleggere il ricorrente al posto della vedova Chanoux) avevan segnato una croce accanto al suo nome oltre che accanto al simbolo di lista. In caso di responso negativo della «giunta giurisdizionale amministrativa >, l'avv. Caveri è fermamente intenzionato a portare la questione davanti all'autorità competente e cioè — secondo lui — alla Corte d'Appello per il primo ricorso, al Consiglio di Stato per l'altro. Secondo l'opinione prevalente tra i giuristi interpellati, sia l'uno che l'altro ricorso sarebbero improponibili in quanto il Consiglio Valle nel respingerli nella sua prima seduta ha emesso un giudizio definitivo in analogia a quello parlamentare. Analogia che l'aw. Caveri nega in quanto l'assemblea regionale non godrebbe delle stesse prerogative di sovranità delle Camere. Lasciando la soluzione del problema ai giudici, è da constatare' che anche nell'ipotesi più favorevole al ricorrente, occorrerà comunque molto tempo durante il quale continuerà a sedere in Consiglio la sola unionista signora Pernichon-Chanoux. Quale intanto l'atteggiamento dell'Union Valdòtaine? Dopo una ennesima protesta contro la legge elettorale che ha dato' solo un seggio su trentacinque a chi come lui aveva avuto 16.740 voti (ma non possiamo fare a meno di ricordare che proprio a favore di tale sistema elettorale si erano energicamente espressi fino a non molto tempo addietro gli stessi unionisti), l'aw. Caveri ci parla di una intensa opera riorganizzativa del movimento. Quanto ai problemi attualmente sul tappeto, l'ex presidente polemizza col nuovo presidente. Afferma infatti che non si può parlare di successi romani dell'avv. Bondaz in quanto sia la devoluzione alla Valle dei nove decimi dei canoni percepiti dallo Stato per concessioni idroelettriche, sia l'aumento a ottocento milioni dell'acconto sulle quote di proventi erariali, eran già state praticamente concesse da Roma fin da maggio. Sulle questioni particolari, l'Union — e il suo giornale — attaccano oggi a fondo, per l'allontanamento di quindici avventizi da parte della nuova amministrazione che sta procedendo ad una riduzione di personale superfluo (altri licenziamenti, secondo ogni probabilità stanno per seguire). Secondo l'aw. Caveri I quindici sarebbero stati colpiti perchè membri o simpatizzanti dell'Union. Dove però la battaglia si preannuncia grossa, è per il processo al sindaco di La Magdaleine, Vincent Treves, tratto come noto in arresto giorni addietro per aver nella campagna elettorale istigato e inneggiato all'insurrezione ar- dLpapcpsva mata, e per aver al tempo stesso svolto opera di detrazione a danno dell'Italia. La accusa poggia su diverse testimonianze, alle quali l'Union intende contrapporre un numero monstre di testimonianze contrarie a favore del suo membro. L'avv. Caveri non nasconde affatto di pensare ad una rivincita per le amministrative del '56. E* naturale, come naturali aono le critiche agli amministratori attuali da parte dell'opposizione. Meno comprensibile, invece, il tono degli attaccai, estremamente violenti («« est clair qu-un nouveau fascisme — leggiamo proprio in un giornale datoci dall'ex presidente e in un suo articolo — camouflé de fausse democratie dresse la téte»). Non è eccessivo e controproducente? Non sarebbe meglio per tutti, lontana ormai la battaglia elettorale, ricondurre la polemica politica su un piano di normalità e di correttezza democratica? Gioyanni Gìovannini L'avvocato Severino Caveri

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