Concerto "Luca Marenzio

Concerto "Luca Marenzio PRO CVhTVUA ygMIIliUHE Concerto "Luca Marenzio,, I torinesi che desiderano | fgsrRtmctmssdgcnddnafiTao o a a ) . e a a n a i o e o e, n i n a a o n e , . i n i ì s i e d i e e 0. a e e a si al k ampliare la loro cultura musicale sono certamente contenti del concerto d'iersera, numeroso di vari autori ricordevoli dopo più secoli, e specialmente attraente per II festino nella sera del giovedì grasso avanti cena di Adriano Ban chleri, la cui forma e antichi tà, per chi sa gustarla, è tuttora Irrorata da i pregi dell'invenzione, della tenerezza, dell'arguzia, e, soprattutto, della proporzione degli elementi. - Parliamo, s'intende, delle musiche, perchè tali pregi non ha 11 testo dello stesso Banchieri, poligrafo, novellista, linguista, oltre che teorico di musica, didatta, organista, e troppo fecondo compositore. L'alternanza degli argomenti affettuosi e sguaiati in un italiano strapazzato riadduce nella memoria la tendenza, la più debole e deplorevole, della letteratura nostra fra- il Cinque e il Seicento, e l'occasione dello riunioni di pseudointellettuali e di gente godereccia nella limitata cerchia delle mura cittadine. Narrare avventure- più o meno boccaccesche, deridere le consuetudini alla moda in ogni campo, artistico e sociale, alludere a fatti del giorno, sollazzarsi sboccatamente, era usanza che la bassa, letteratura rifletteva. E non saprei escludere, nel compiacimento di quella grossolanità, una qualche satira dei costumi, essendo le cose presentate nella più cruda realtà. Indizio di distacco è certamente l'inattesa Inserzione d'un soggètto fine e finemente trattato. Per la parte musicale è facile intendere che, composta o per l'esecuzione nei grassi festini o per 1 momenti di attenzione e di nobile diletto, essa, era, ed è, arte, allorchè nasceva lirica e canto, di sentimenti, ed era, ed è, invece altra cosa, quando bì restringeva a pretesto di sonoro divertimento, quando s'accontentava di accompagnare parole stupide .0 sconce, quasi lasciando a esse 11 compito di incuriosire e far ridere; che non è compito dell'artista. Basta un pagliaccio. La distinzione è evidente in questo e in parecchi componimenti fra il Cinque e Seicento. Taluni maestri di contrappunto tentarono allora di mostrare che si potevano intonare In modo polifonico dialoghi di più persone, e resistere, cosi, al crescente gusto e alla Invadente pratica del cantar" solistico. E certo si poteva, come era del resto già avvenuto assai prima; ma non cosi si impediva alle necessità rappresentative di scegliere il solo modo proprio e logico: una parte a ciascun personaggio, e il coro al coro. Il Banchieri era e restò un polifoniata. I suoi dialoghi riescono, quanto è possibile, talvolta dissolvendo appunto la polifonia, a farsi intendere in quanto discorsi, anche diversi, di più persone. Ma non è questa la cagione per la quale II festino è degno di ricordo. « La cagione è nei due distinti caratteri, al quali accennai: il patetico 'e il faceto, ambedue trattati magistralmente. La coralità, per lo più semplice, accordale, dei molti pezzi non sentimentali, è briosa, agile, svelta, senza stasi, pittoresca nelle cantilene, nel giuoco dei registri vocali, nei ritmi imitativi. La danza e la canzone di maniera liutistlea forniscono i motivi e 11 giro armonistico. E son tocchi spesso delicati, raffinati, gentili, o ameni, spassosi, divertenti. La coralità Invece dei pochi pezzi sentimentali Borge da .emozioni affettive, e si libra talvolta in sottile liricità, rasenta la poesia, per pronunciare un grande nome, di Monteverdi madrigalista. Bellissimo perciò è Dolcissimo usignuolo, e anche ammirevole Ardo, «1. Chi potè badare, pur nella prima udizione, iersera, alla varietà e alla proprietà degli accenti ne ebbe certo diletto e contentezza. Ciò che più facilmente derivò da aperte e chiare pagine di Marini, di Giandomenico del Giovane da Nola, di Marenzlo, di Monteverdi Il < Complesso italiano Luca Marenzlo >, sei voci, che, diretto dal maestro Franco Maria Saraceni, raccoglie da qualche anno consensi In Italia e fuori, ha diritto a ringrazia menti ed auguri per l'iniziativa culturale e per lo zelo nella preparazione, i cui risultati sono notevoli nell'esecuzione e nell'interpretazione. Apprezzato e applaudito nell'opera del Banchieri (di cui B. Somma ha dato un'utile Btampa, ed. De Santia), il « Complesso » fu festeggiato in tutte le altre parti del concerto, a. d. e. mbtdlpglItsuttpisFnvCONSERVATORIO — Il concerto del «Nuovo Quartetto di Milano » già annunziato per questa sera, è rinviato al 16 marzo. Il prossimo concerto dell'Unione Musicale Studentesca avrà luogo martedì prossimo 26 con l'orchestra da camera « Piccola Accademia Musicale » diretta da Newell Jenkins.

Persone citate: Adriano Ban, Banchieri, Borge, De Santia, Franco Maria Saraceni, Luca Marenzio, Monteverdi, Newell Jenkins

Luoghi citati: Italia, Milano