Inquietudine comunista di Enzo Forcella

Inquietudine comunista Inquietudine comunista Roma, 18 gennaio. Francamente, non ci ai attendeva che le previsioni tratte dai lavori della «Conferenza nazionale» del P.C.I. avrebbero avuto una così sollecita conferma. La posizione del vice-segretario Secchia era apparsa in pericolo, compromessa nell'azione della corrente « operaistica » che si era delineata nel partito; la rifor-; ma statutaria proposta da Togliatti era stata considerata come un espediente procedurale per favorire l'esautoramento di colui che, per quanto cautamente, aveva osato opporsi alla sua politica. Ma la sprezzante ironia con cui lo stesso Togliatti aveva reagito alle supposizioni degli osservatori ed il prestigio che circondava il capo delP« apparato * facevano pensare che si sarebbe preso tempo, in attesa dell'occasione più favorevole per « regolare i conti » senza clamore. Al contrario, i conti sono stati regolati subito, con quella brusca decisione cui i comunisti non esitano a ricorrere quando vedono in pericolo la compattezza del loro gruppo dirigente e, di conseguenza, la disciplina degli iscritti. Il comunicato ufficiale che dà notizia del « siluramento » ha là laconicità dell'ordinaria amministrazione: non v'è una parola di riconoscimento per l'opera che il «numero due» del P.C.I. ha dato in tanti anni di lavoro alla ' causa della sua parte. Oltre ai nomi dei membri della nuova segreteria si limita ad informare che « il compagno Pietro Secchia è stato designato a coprire il posto di segretario regionale del partito per la Lombardia ». Il primo rilievo da fare riguarda proprio, ci sembra, la procedura usata per allontanare dal suo incarico l'ex-vic^segretario. Essa * tutt'altro che ortodossa; La modifica alla norma statutaria che riservava al Comitato centrale la nomina del segretario e del vice-segretario era stata approvata dalla « Conferenza » sotto forma di semplice proposta che una apposita commissione avrebbe poi dovuto elaborare in modo che su di essa si potesse pronunciare il Dartìto, o con un referendum interno o al prossimo Congresso. Invece il Comitato centrale nella riunione dell'altro ieri decideva di rendere immediatamente esecutiva la proposta e la nuova direzione, nella sua odierna riunione, ha immediatamente utilizzato l'autorizzazione. L'opinione del partito è stata così disinvoltamente scavalcata; ma i comunisti, si sa, non si lasciano troppo imbarazzare da questi scrupoli di correttezza democratica. Queste restano, ad ogni modo, considerazioni di carattere formale e di importanza, quindi, marginale. Non sfuggirà invece il significato nolitico della decisione, anche se è difficile, per il momento, prevederne gli sviluppi e le conseguenze. Dire che essa conferma clamorosamente la vittoria del vecchio gruppo "togliattiano" contro l'opposizione di coloro che hanno cominciato a rilevarne le insufficienze e criticato l'« immobilismo » acquista, al punto in cui sono arrivate le cose, un sapore di ovvietà. Si tratta, piuttosto, di vedere se l'opposizione potrà essere imbrigliata con questo primo provvedimento, o se è destinata ad ampliarsi sino a rendere necessaria una vera e propria « epurazione » interna. ÀI vice segretario rimosso è stata offerta un'occasione di riabilitazione, essendogli stata affidata la responsabilità di una regione importante come la Lombardia. Può essere un accorgimento per rendere meno vistoso l'esautoramento, ma può significare anche che la minoranza, per quanto sconfitta, ha ancora da giocare carte abbastanza importanti: tali, comunque, da non consentire l'applicazione . dei più drastici provvedimenti con cui i partiti comunisti, al di qua e al di là del « sipario di ferro », hanno spesso liquidato analoghe vicende. Il fatto che l'ex-segretario di Secchia, Seniga, considerato il teorico della corrente, non spcccsrqmirptctc«i sia stato ancora espulso dal partito e la presenza di Cicalini (un altro dei presunti capi dell'opposizione) nella commissione per la riforma statutaria, autorizzano e rendono plausibile anche questa supposizione. Vedremo nei prossimi giorni. Per il momento non resta che ripetere quanto già da varie parti si è spesso sottolineato nelle ultime settimane: il comunismo italiano sta attraversando un momento che, se non è proprio di « crisi », è certo di profonda inquietudine. Enzo Forcella L'onorevole Pietro Secchia

Persone citate: Pietro Secchia, Secchia, Seniga, Togliatti

Luoghi citati: Lombardia, Roma