L'Italia appoggia il piano per il "pool" degli armamenti di Sandro Volta

L'Italia appoggia il piano per il "pool" degli armamenti Si «è «pejr#» wt Parigi Im oontoroxàma. dogli esperi1! L'Italia appoggia il piano per il "pool" degli armamenti II governo britannico lo accetta parzialmente, ma respinge le clausole supernazionali - Bonn sarebbe favorevole, ma l'industria renana teme ripercussioni dannose sul suo mercato o . e e r o o e e r -'di partenza molto più realistl- (Dàl nostro corrispondefite) Parigi, 17 gennaio. . Si è aperta stamani, sotto là presidenza del delegato del Lussemburgo, ! Nicolas Hommel, la conferenza che dovrà esaminare il progetto francese per una Comunità europee degli armamenti. VI sono rappresentati i sette paesi membri dell'Unione dell'Europa occidentale, e cioè: Italia, Francia, Gran Bretagna, Germania, Belgio, Olanda e Lussemburgo. Alla seduta di stamani hanno assistito anche osservatori degli Stati Uniti e del Canada. La delegazione italiana è diretta dall'ambasciatore Adolfo Alessandrini, quella francese da Alessandro Parodi, e la tedesca dal ministro della Economia, Ludwig Erhard. Segretario generale della conferenza è stato nominato un membro della delegazione britannica, e suo sostituto un francese. - Il plano francese è stato esposto In apertura di seduta dall'ambasciatore Parodi, il quale ha ricordato la risoluzione approvata a Parigi nell'ottobre scorso dalla conferenza a nove, in seguito alla quale il governo francese ha sottoposto agli altri governi interessati un progetto di comunità per la produzione, la ripartizione e la standardizzazione degli armamenti. Il : progetto, contenuto nel promemoria di Pierre MendèsFrance del 3 gennaio, prevede due periodi successivi per la realizzazione della Comunità: il primo, a carattere provvisorio, sino al 31 dicembre 'SS, durante il quale dovrebbero funzionare due Comitati interministeriali, uno per la produzione e l'altro per la standardizzazione degli armamenti. Nel secondo periodo, che sarà quello definitivo, la Comunità degli armamenti avrà poteri supernazionali. Parodi ha particolarmente Insistito su questo carattere supernazionale del nuovo organismo, attraverso 11 quale la Francia ripropone agli altri paesi una possibilità di Integrazione dell'Europa che, questa volta, avrà una base ca di quella su cui si fondava la C.E.D. Egli ha anche messo in evidenza che a questa prima realizzazione concreta altre ne potranno seguire per uno sviluppo graduale ed armonico dell'unità europea. I lavori della conferenza dureranno probabilmente alcune settimane. Ogni delegazione sosterrà il punto di vista dei rispettivi governi, che sono tutt'altro che concordi nel giudicare il piano francese. E' anzi piuttosto strano che a questa realizzazione pratica dell'integrazione europea si oppongano proprio quelli che ne erano stati finora fra 1 più decisi sostenitori, quando si discuteva della C.E.D. II più vicino al punto di vista francese è 11 governo italiano, specie dopo i chiarimenti e le assicurazioni che Mendès-France ha potuto dare a Sceiba ed a Martino durante le recenti conversazioni di Roma Anche il Belgio ed il Lussemburgo, ohe In un primo tempo sembravano incerti, hanno poi aderito completamente alla posizione di Parigi. Ostile è Invece l'Olanda, per - la quale l'unità europea dovrebbe limitarsi ad un mercato comune, capace di assorbire 1 suoi prodotti, agricoli, ma, quando si passa al campo industriale, teme che la sua modesta produzione venga soverchiata dai colossali impianti francesi e tedeschi. La Gran Bretagna ha mostrato un certo interesse per il progetto francese, ma, per ciò che riguarda la parto più importante, ossia 11 principio supernazionale, è facile prevedere che il governo di Londra non accetterà mal di sottoporvisl. Il suo atteggiamento costituirà perciò il maggior ostacolo all'attuazione nel « secondo periodo » del plano Mendès-France. Rimane una certa ambiguità nel punto di vista del governo tedesco, che, mentre continua a proclamarsi sempre più caldo sostenitore dell'europeismo, sembra voler ostacolare in pratica ogni forma di controllo e di Integrazione. La pressione esercitata dall'industria renana è alla base di questo atteggiamento. che paralizza le Intenzioni europeistiche del governo di Bonn. Gli industriali tedeschi sono Infatti contrari alla riconversione dei propri Impianti, che, se dovessero venire impiegati nella fabbricazione di armi, interromperebbero 11 loro slancio attuale, che li porta a conquistare uno dopo l'altro tutti 1 mercati esteri. Questo cont.asto di interessi farà probabilmente proseguire di alcune settimane 1 lavori della conferenza che si è aperta stamani. Si attribuisce persino ad alcune delegazioni l'intenzione di prolungare Indefinitamente le discussioni per evitare un netto rifiuto fin dall'Inizio. Per la Francia, invece, l'accoglienza degli altri paesi al piano della comunità è di interesse fondamentale, perchè da-' essa dipende in gran parte l'atteggiamento del Consiglio della Repubblica nella ratifica degli accordi di Parigi. Non è perciò impossibile, qualora l'attuale conferenza dovesse andare avanti con scarse probabilità di risultati concreti, che ad un certo punto Mendès-France proponga di sostituirla con una riunione del sette ministri degli Esteri. Sandro Volta

Persone citate: Adolfo Alessandrini, Alessandro Parodi, Ludwig Erhard, Parodi