Il Trossarello assente dall'aula perchè colpito da crisi nervosa

Il Trossarello assente dall'aula perchè colpito da crisi nervosa Il Trossarello assente dall'aula perchè colpito da crisi nervosa (Dal nostro inviato speciale) Mondovì, 13 gennaio. Stamattina l'aw. Giacosa, nell'iniziare la difesa d'ufficio del latitante Guido Le Grazie, h.a osservato che < noi ci troviamo di fronte ad uno scandalo considerato grosso soltanto perchè avvenuto in un piccolo ambiente. Se fosse avvenuto a Milano, non ci avrebbe badato quasi nessuno». Forse egli ha ragione, forse no: di certo il dibattimento ha assunto proporzioni ampie, sino a "giostre accademiche' di alta dottrina guridi ca e sino all'alta oratoria, incidendo nei termini massimi di tempo previsti come normali. La sentenza, che sembrava sicura per questa sera, si avrà appena sabato Torniamo all'avvocato Giacosa, difensore del Le Grazie, che attualmente, come sembra certo, si trova in Australia. Rovesciando una proverbiale certezza, secondo la quale gli assenti hanno torto, egli si rallegra quasi che l'imputato sia altrove, perchè così non parla. Parlando, avrebbe potuto compromettere la situazione con lo spiegare come dilapidò 1 54. milioni delle Officine Benesi e fino a qual punto fu complice, ossia « concorse » deliberatamente, nel danno dei 35 milioni patito dalla Cassa rurale di Bene Vagienna. Il suo silenzio lascia la parola esclusivamente ai fatti. Per essi il P. M ha parlato di una « prova logica », che farebbe considerare il Le Grazie attorecompartecipe di appropriazio¬ ne indebita. Ma sostiene il difensore che la «prova logica» non basta. Bisognerebbe dimostrare 1' esistenza d'una combutta della quale il Le Grazie fosse capo, e con tale autorità da dire od imporre: « Rubate per me ». Invece si limitò a chiedere: « Prestatemi... prestatemi... prestatemi... ». E' una tesi che riferiamo da cronisti, presentata però con molta eleganza e largo sfoggio .di testi e sentenze. Scopo è quello di togliere al Le Grazie un paio di aggravanti affinchè possa entrare « nei gran mare delle amnistie recenti ». Per Carlo Giovambattista Olivero parla l'avv. Faustino Dalmazzo. Egli comincia dall'imputazione di concorso nella bancarotta fraudolenta delle Officine Benesi. Promessa di siffatta bancarotta dice, è quella di « recare pregiudizio ai creditori », ma l'Olivero è anche accusato di prendere abusivamente danaro alla Cassa rurale per darlo alle Officine: «Dava, quindi, e non sottraeva ». Proseguendo di sottigliezza in sottigliezza, freddo, geometrico, codice alla mano, l'avv. Dalmazzo lima* finemente il reato del suo protetto affinchè, dice, egli paghi, non però più di quanto deve, per esempio soltanto un terzo della richiesta del P M. che fu di 7 anni e 6 mesi. A completamento della difesa dell'aw. Trossarello già sostenuta eri dall'aw. Del Grosso, segue l'avv. Dino Andrei». Come già il P. M., egli comincia citando il Renzo del Manzoni: «A questo mondo c'è giustizia, finalmente! », esclama Renzo. Il Manzoni commenta: « Tanto è vero che un uomo sopraffatto dal dolore non sa più quel che si dica». L'Andreis non vuole per il suo protetto una esclamazione derivata dal dolore, ma dalla gioia di una giustizia reale, effettiva. Egli tratta con caldi accenti (anche applauditi) 11 lato sentimentale della vicenda, dicendo che 11 suo collega e protetto non guadagnò nulla, bensì ci rimise quasi tutto il suo patrimonio. Si addentra anche nell'aspetto giurìdico, sottolineando specialmente la nessuna importanza che il Trossarello aveva come presidente nella gestione della Cassa rurale le cu! responsabilità dovevano gravare su Consiglio di amministrazione e Collegio sindacale, giudicati invece « inoperanti » dalle relative inchieste. Un giorno il Consiglio sindacale, riferendosi al direttore Olivero, dichiarò « di prendere atto con soddisfazione che il direttore intendeva sveltire il sistema contabile»: lo strano sveltimento che fu causa sostanziale di tutto il disastro. Tra un'udienza e l'altra è stata presentata al Tribunale una relazione di minacce in carcere da parte dell'Olivero al Trossarello, che-il Tribunale ha deciso di non prendere in esame. Prostrato da un principio di esaurimento nervoso, l'imputato aw. Trossarello non è comparso all'udienza del mattino. a. a. La sentenza per i falsi di Bene Vagienna rinviata a sabato

Luoghi citati: Australia, Bene Vagienna, Milano, Mondovì