Scelba cerca un compromesso sul problema dei patti agrari

Scelba cerca un compromesso sul problema dei patti agrari UN ANIMATO COLLOQUIO CON L'ON. MATTEOTTI Scelba cerca un compromesso sul problema dei patti agrari / socialdemocratici non sono disposti a fare concessioni - La riunione dei partiti di centro convocata per domani - La D. C. ed il P. S. D. I. si dichiarano contrari alla pensione ai deputati Roma, 5 gennaio. Oggi è stata definitivamente fissata, per dopodomani venerdì, la riunione interpartitica nel corso della quale sarà affrontato e possibilmente risolto il difficile problema dei < patti agrari». E' il primo incontro tra 1 responsabili della coalizione (vi parteciperanno i segretari democristiano, socialdemocratico, liberale e repubblicano e, forae, 1 capigruppo parlamentari e gli esperti agricoli del rispettivi partiti oltre, naturalmente, il Presidente del Consiglio), 11 primo difficoltoso banco di prova per il governo. Sceiba ha proseguito per buona parte della giornata la paziente ricerca del compromesso iniziata nelle ultime settimane del '54 e messa a punto ieri col Ministro dell'Agricoltura. Stamane ha pregato il vicepresidente del Consiglio di rappresentarlo alla cerimonia inaugurale dell'anno giudiziario e si è dedicato all'opera di convincimento del segretario del PSDI, che è, come si sa, uno dei protagonisti più intransigenti del contrasto. Non pare, tuttavia, che il colloquio durato un'ora e con fasi, a quel che se ne dice, piuttosto accese, abbia portato frutti decisivi. Il Presidente del Consiglio ha ricordato le varie fasi della vicenda, si è detto convinto che i rappresentanti della CISL si mostreranno < concilianti > ed ha richiamato la attenzione di Matteotti sulle conseguenze politiche che potrebbe provocare un mancato accordo: se si dovesse arrivare alla discussione parlamentare senza una preventiva intesa della maggioranza ed il Parlamento approvasse una soluzione sgradita ad uno dei gruppi della coalizione, come sarebbe per i liberali se prevalesse la soluzione di centro-sinistra, con i voti delle sinistre, si detenni-, nerebbe inevitabilmente la crisi. Il segretario del PSDI, per quanto sconcertato dell'annuncio che i sindacati liberi si mostrerebbero più comprensivi (facendo cosi mancare all'intransigenza socialdemocratica l'appoggio di. una conWderevole parte della Democrazia Cristiana), si è richiamato alle deliberazioni degli organi direttivi del suo partito e non si è mostrato disposto a fare molte concessioni. I socialdemocratici sono, tutt'al più, disposti (sempre che la nota dell'Agenzia ufficiosa Roma da cui preleviamo queste notizie, rispecchi esattamente ciò che Matteotti ha detto a Sceiba) a definire meglio il concetto di < giusta causa > e le modalità concrete che debbono giustificare, se necessaria, la disdetta. Sono, invece, assolutamente intransigenti sul prolungamento a tempo indefinito del regime vincolistico: esso dura legalmente dal '38 e non v'è oggi alcuna ragione di stabilirgli un termine. < Un accordo tra le tesi In contrasto — conclude il porta¬ voce socialdemocratico — è ancora possibile, ma non sacrificando le ragioni dell'economia e del buon senso >. Polche una dei punti più delicati del colloquio tra Sceiba e Matteotti era stato, come si è visto, l'atteggiamento della CISL, abbiamo cercato di conoscere dal leader sindacalista gli esatti termini della situazione. L'on, Pastore si è mostrato piuttosto evasivo, preoccupato, è sembrato, di non voler per un verso smentire le speranze del Presidente del Consiglio e, per l'altro, di confermare che la sua organizzazione non ha fatto sinora alcun passo indietro rispetto alle posizioni fissate dal suo < memorandum > del 9 dicembre. Si è riservato, in altri termini, un certo margine di manovra: ciò che è comprensibile dato che si è ancora in fase di trattative e tenendo presenti le gravi responsabilità politiche che una mancata soluzione comporterebbe. De] resto anche la delegazione liberale al governo, si mostra più conciliante della segreteria del PLI e vi sono quindi sufficienti elementi per giustificare l'ottimismo con cui il Presidente del Consiglio considera la situazione. Il Presidente della Camera ha dato tempo alla commissione parlamentare sino al 31 gennaio per concludere l'esame preventivo del progetti presentati sui < patti agrari >: anche da questa parte vi è un margine di tempo sufficientemente largo.- La direzione democristiana ha esaminato anch'essa, quest'oggi, .la questione, senza peraltro prendere decisioni. O almeno il comunicato ufficiale non ne parla. Parla, invece, di due argomenti che in questi giorni hanno appassionato la opinione pubblica: la < pensione al deputati > e le « abilitazioni provvisorie > del laureati degli anni scorsi. Per il primo, la direzione auspica che le questioni di carattere economico riguardanti ì parlamentari siano d'ora in poi discusse m seduta pubblica e che siano comunque rivedute le decisioni prese in materia di previdenza per 1 senatori ed 1 deputati. CE' stato espresso l'avviso che. a cura dei gruppi parlamentari opportunamente collegati fra .oro, e con versamenti dei parlamentari — e pertanto senza aggravio per il bilancio dello Stato — si possa costituire un fondo per assegni, in caso di bisogno, a favore di ex-parlamentari o delle famiglie di parlamentari defunti). Per il secondo argomento, come spieghiamo più diffusamente a parte, esprime il voto che le abilitazioni provvisorie concesse negli anni passati siano rese definitive. Sono due < voti > che corrispondono all'attesa della maggior parte dell'opinione pubblica; si può notare che l'attuale direzione mostra una prontez¬ za nel rivedere posizioni chiaramente impopolari che nel passato, per la verità, non si era sempre verificata. Contro la < pensione al deputati » si è schierato anche l'esecutivo del PSDI, ed in maniera ancor più netta dei democristiani. I socialdemocratici non solo desiderano che le questioni economiche vengano discusse in seduta pubblica, ma dichiarano che si opporranno < a qualsiasi deliberazione si volesse prendere in seduta pubblica o segreta per concedere ai deputati una pensione >. Tra i colloqui odierni del Presidente del Consiglio, è da riferire quello che ha avuto con il Ministro del Bilancio, Vanoni, per discutere e la preparazione del prossimo bilancio finanziario e le grandi linee dell'illustrazione del piano decennale che lo stesso Vanoni farà sabato alla stampa. Sul « piano Vanoni » la CISL, ha inviato al governo una voluminosa memoria dove si illustra l'atteggiamento, di < favore con riserva >, che i portavoce dell'organizzazione sindacale avevano già nei giorni scorsi anticipato. • V\ e. f.

Persone citate: Matteotti, Matteotti Scelba, Pastore, Vanoni

Luoghi citati: Roma, Sceiba