Svaligiata alla vigilia delle nozze la casetta di due poveri fidanzati
Svaligiata alla vigilia delle nozze la casetta di due poveri fidanzati Rinviato li matrimonio ehe era fissato per oggi Svaligiata alla vigilia delle nozze la casetta di due poveri fidanzati Spietati ladri hanno portato via tutto, anche il letto - Sfumato il frutto di tante economie e di molti sacrifici - La disperazione della ragazza allo, scoperta del furto (Dal nostro corrispondente) Milano, 31 dicembre. Due fidanzati, giunti al momento delle nozze dopo avere atteso e lavorato per anni, al fine di comperarsi i mobili e l'arredamento per ti loro nido, sono stati crudelmente derubati di ogni avere proprio alla vigilia del matrimonio, e costretti a rimandare per chissà quanto tèmpo ancora la conclusione del Ica sogno. Le due vittime del fu io crudele sono un sergente maggiore delVesercito, Vittorio Datt'Osta, di H anni, e la giovane Gianna Tedesco, di ££ anni e mezzo. Le nozze doveva celebrarsi domani, giorno di Capodanno, ma la festa per la sposina si è tramutata in pianto. / due giovami si conoscevano e si amavano da molto tempo. Ma non era stato facile il loro fidanzamento; avevano dovuto superare ostilità di ogni genere. E poi c'era la questione economica. In anni come questi sposarsi è un grave problema, per due giovani che abbiano come unica risorsa il loro lavoro. Ma Vittorio e Gianna erano pieni di coraggio. Cominciarono a risparmiare lira su lira, a fare piani e progetti. La sera passavano mezz'ore davanti alle vetrine, discutendo e sognando. A ogni ricorrenza si regalava, no a vicenda oggetti utili per la casa futura. Così cominciarono ad accumulare nei loro alloggi la biancheria, i quadret- ti, i mobili della futura casa. Dopo lunghissime ricerche, avevan trovato anche la casetta: tre piccole stanze al n. 6 dt via Barocco, a Boggio; quanto bastava per vivere insieme, in pace e armonia. La piovane fidanzata vi portò a poco a poco le sue cose, appese i quadri alle pareti con l'aiuto della mamma. Intanto il sergente maggiore svolgeva la lunga procedura burocratica per ottenere l'autorizzazione di sposare la fanciulla, da tanto tempo amata. E così si giunse finalmente alla vigilia delle nozze. Tutto era pronto per la cerimonia, anche Pabito nuziale della giovane sposa. Cominciarono ad arrivare i regali dei parenti e degli amici. Stamattina la fanciulla, felice, fece un pacco dei regali, e accompagnata dalla mamma, si recò a portarli nella casetta che l'attendeva. Sul pianerottolo, trasse dalla borsetta la chiave nuovissima, lucente, che si era fatta fare da poco; ogni volta che l'usava era per lei un'emozione segreta. Fcje per aprire e s'accorse che. la porla era socchiusa, allora gettò uno sguardo sgomento nell'alloggio, e le parve che il cuore le si fermasse. TI salottino era nudo. Non c'era più un solo mobile. Bi precipitò in camera da letto. Anche qui era sparita ogni cosa: mobili, biancheria, suppellettili. Perfino il letto nuziale era stato- portato via; alle pareti mancavano i quadretti che vi erano stati appesi con tanta cura. l'Unico oggetto che non fosse stato toccato era un crocifisso che la fanciulla aveva appeso in capo al letto: ora esso campeggiava isolato sulla parete nuda. La fanciulla si gettò nelle braccia della madre, scoppiando in un pianto dirotto. Superato il primo istante di smarrimento, cercarono di rendersi conto dell'accaduto. La porta non presentava alcun segno di essere stata forzata. I ladri avevano evidentemente usato una chiave falsa. Tutta la vicenda aveva l'aspetto di una beffa spietata.,La giovane non ebbe più la forza di continuare nel triste bilancio. Corse alla polizia e in lacrime raccontò al funzionario di servizio del furto patito, e raccontando di quanti sacrifici fossero frutto quegli oggetti, quei mobili, che i ladri le avevano portato via. Con una crudeltà quasi maligna i ladri alla vigilia del coronamento del suo amore, le avevano distrutto ti nido. Alouni agenti si recavano subito nell'alloggio degli sposi, cercavano invano qualche traccia dei ladri, interrogavano i vicini di casa. Nessuno si era accorto di nulla. I ladri avevano agito\ con estrema calma, trasportando ad uno ad uno i mobili giù dalle scale e caricandoli su un camion.'La località è fuori mano, pochissimo frequentata. ,Per giunta, un dènso nebbione copriva i loro movimenti e smorzava ogni rumore. I delinquenti avevano avuto tutta la notte a disposizione per saccheggiare la casetta degli sposi. Non potendo dall'oggi al domani rifarsi un'altra casa, perchè avevano già consumato ogni loro risparmio, n sergente maggiore Vittorio Datt'Osta e danna Tedesco hanno dovuto decidersi a rinviare le loro nozze. Il fidanzato si è recato in chiesa, e ha informato tristemente U parroco che non li attendesse più: Triste Capodanno per i due giovani, proprio quando erano sulla soglia della felicità, da tanto tempo sognata e preparata con il lavoro e i sacrifici. | c
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