Si è scatenata a Belgrado un'aspra lotta per il potere di Stefano Terra

Si è scatenata a Belgrado un'aspra lotta per il potere Si è scatenata a Belgrado un'aspra lotta per il potere Kardelj, esponente della burocrazia e della polizia, ha approfittato dell'assenza di Tito per JBjrarare Gilas e Dedijer • Si attendono nuovi sviluppi al ritorno del maresciallo dall'India i(Dal nostro corrispondente) Atene, 29 dicembre. ' Partilo per l'India e la Birtaania il maresciallo Tito, supremo reggitore e mediatore l regime jugoslavo, insieme K Ratikovlc, capo della poll_1 politica, si è riaperta la trattura nell'apparato comunista di Belgrado, appena camuffata nel gennaio scorso con la (destituzione di Mllovan Gilas Balle cariche di vice-presidente : J4el Consiglio esecutivo, di capo del Fronte popolare, di repponsabile della stampa e propaganda, e in sostanza il numero tre del governo, dopo Tito e Rankovic. r' Lo sloveno Kardelj, oggi sostituto del Maresciallo, e già proveniente dalle scuole per i (quadri comunisti di Mosca, persegue in questi giorni un jgrosso attacco contro la corrente del partito capitanata da jGrilas e comprendente i giovati intellettuali rivelatisi nella Jguerra partigiana, fra cui VlaUdimir Dedijer, biografo di Ti- •Rito, e Oscar Davico, primo scrittore della Rivoluzione. I Kardelj ha colto il pretesto «Ielle dichiarazioni di Gilas, che Richiedeva l'applicazione integrale dei risultati del sesto «congresso del partito, e quindi la formazione di una corrente politica socialdemocratica a Sanco dei comunisti, ferma restando l'unità in politica este- -•jra, per attaccare a fondo il Cosiddetto < democratismo > dei ieuoi avversari. Il deputato Dedijer è stato deferito al tribu- : male dopo la privazione dell'imInunità parlamentare, e il suo arresto è atteso da un momento all'altro (oggi, però, il < ribelle > è stato visto libero per • le strade di Belgrado). E' previsto anche l'arresto di iGilas, già prescelto da Tito nel.Tanteguerra come capo delle cellule clandestine, compagno fedelissimo del Maresciallo durante la guerra partigiana, e considerato « delfino > del dit- jiiitatore. Chiamato a Mosca nel jf48, egli rifiutò la proposta di 'Stalin di capitanare un complotto per il rovesciamento di ! Tito; dopo la rottura col Co'minform, egli cercò di dare validità ideale all'isolamento della Jugoslavia, divenendo il teorico ufficiale del regime e prendendo frequenti contatti con la sinistra europea antisovietica, particolarmente laburisti, come .Bevan, Norman Davies, ecc.. Gilas riuscì nel '53 a varare la , legge per la restituzione delle terre ai piccoli proprietari, così da bloccare lo sciopero bianco dei contadini jugoslavi, ed iniziò sulla Borba una. campagna contro lo strapotere della ■burocrazia e della polizia politica. Questo forze, basandosi sugli argomenti distensivi di Malenkov, partirono al contrattacco nel gennaio scorso, affer¬ b i ; 111 s ! 11111 m 1111 j ! 11 s i ; 11111111111111 j j 11 r 11 j i i 11 p 11111 mando che la corrente Gilas minava l'impalcatura del regime. Tito, sotto la pressione del Comitato centrale, allontanò Gilas nel gennaio stesso, ma impedì che fosse arrestato, lasciandolo pure iscritto al partito. Seguirono rapidi sviluppi nel riavvicinamento BelgradoMosca e l'adesione jugoslava al principio del neutralismo. GÌ; osservatori balcanici reputano che la portata della repressione contro la corrente socialdemocratica di Gilas possa fornire una concreta Indicazione sulla posizione attuale della Jugoslavia fra i due blocchi. Si credo altresì che l'azione contro Gilas e Dedijer, se portata agli estremi, possa significare la volontà della corrente tradizionale comunista, capitanata da Kardelj e orientata verso Mosca, di mettere Tito davanti al fatto compiuto. Bisognerà in ogni caso aspettare il termine del lungo viaggio di ritorno di Tito dall'India prima di fare il punto della situazione. Per ora gli ex-amici di Gilas e di Dedijer corrono ai ripari e rinnegano i loro rapporti con i c deviazionisti >. Oggi, in una lettera alla Borba, il gen. Dapcevic, capo di Stato Maggiore, scrive: «In passato mi ero fatto delle illusioni circa le elementari qualità morali di questi due uomini, ma il loro recente operato proditorio nei riguardi del mio Paese, e calunnioso e disumano nei riguardi della mia persona, non potrebbe lumeggiare meglio la natura di questi uomini e la loro sporca opera. D'oggi in poi, 1 due non saranno per me altro che agenti stranieri, dei cui atti sento nausea. Non ho che disprezzo per essi, disprezzo che ogni cittadino onesto di questo Paese deve condividerei Stefano Terra