Concerto Gui

Concerto Gui Concerto Gui Una fra te tante Sinfonie poco note di Joseph Haydn fu recata tenera da Vittorio Gui, quella di cui alcuni pezzi, composti per una commedia, furono poi organicamente rielaborati. La rappresentazione nello Stadttheater di Vienna, 1776, della .commedia, o Lustspiel, in cinque atti, Dér Zestreutc, derivata dal Distrait di Regnard, fu infatti preceduta da una sinfonia e intermezzata da altre composizioni di Haydn, allora maestro di cappella del principe Esterhazy. Gli stessi pezzi vennero ripetuti nel Leopoldtstàdter Theater, 1800, ma l'autore quasi li ripudiò, come risulta dàlia lettera, 1803, con la quale ne richiedeva l'esemplare per inviarlo all'imperatrice Maria Teresa, desiderosa di leggerlo; egli lo considerava ormai den alten Schmarn, anticaglia, cosa di poco valore. Queste notizlole valgono biograficamente a collocare la Sinfonia, ora catalogata col n. 60, fra le non più giovanili, ma fra le scherzose. L'origine non è da cercare in uno di quei € programmi > molto cari ai settecentisti e, secondo la testimonianza del Carpani, allo stesso Haydn, ma nelle vicende sceniche d'una commedia. E ciò spièga la presenza di variazioni sulla melodia della Roxelane, una romanza francese, e le bizzarrie nella stesura, quali le stonature, gli svarioni, da attribuire a c distrazioni >. Si ricordi Ei?i musikalischer Spass, 1787, di Mozart, e qualche altra amenità di quel tempo. Da parte i brevi momenti eccentrici, la Sinfonia raccoglie una piacevole serie di vari aspetti haydniani, semplici e complessi, dal severo allo scherzoso, dall'aristocratico al popolaresco, dal melodico al contrappuntistico; e tanta varietà è così spontanea, e anche nella lievità cosi intensa, che mal un dissidio appare fra l'invenzione e la realizzazione. Lo svago d'un maestro alla vigilia delle sue opere maggiori. La Seconda sinfonia di Martuccì ricondusse poi il pensiero a un lavoro eminentemente culturale ed a un musicista nobilissimo, la cui estimazione in quanto compositore ed interprete, direttore e pianista e f lt quanto compositore ed interprete, direttore e pianista ,soprattutto di particolari son e|tuosi, sete, profumi, monili perenne fra le persone colte e] stoffe, bagni, cene, tutto il badiritte. Appunto Vittorio Gui nei meglio erotico delle cortigiane scrisse le giuste lodi nel vo-jcne tirano in trappola cavalie- l Bttt d'tt Quet i h ftt glume Battute d'aspetto. Questa Sinfonia ha cinquantanni, e, come creatura vivente, è rigogliosa, anzi fiorente, e salda. A risentirla, com'è avvenuto, dopo molti anni, cadono o si attenuano parecchie riserve ripetute, intorno alle influenze del sinfonismo tedesco ottocentesco, specialmente quella di Brahms, e al culto della forma classico-romantica; e più giusta s'accresce la stima dell'artista che ebbe un suo mondo sentimentale e probamente non tentò forzarlo; e intiera si rivela l'autonomia dalle contemporanee correnti francese e tedesca, Debussy Strauss, e insieme l'esser stato attuale nel suo tempo. Meno chiari paiono i motivi patetici dell'ultimo tempo, dove un che di ambiguo tortuoso satanico amaro sembra voglia emergere. Ma quelli che animano 1 tempi precedenti son palesi nella cordialità talvolta tragica e nella sostenuta eleganza. Ottime concertazioni, quella del maestro Gui, accaldate o briose, com'era a volta" a volta opportuno, scandite e comunicative, nell'interpretazione devote all'uno e all'altro autore. Molti applausi a lui, al violinista Armando Gramegna e all'orchestra R.A.I. ■iiiiiiiiiiiiiiiiii Miiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiiii

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