Un colloquio Scelba-Villabruna trovare le basi di un compromesso

Un colloquio Scelba-Villabruna trovare le basi di un compromesso Eli BIFFICELE PROBLEMA REE PATTE AGRARI Un colloquio Scelba-Villabruna trovare le basi di un compromesso Posizione rigida dei socialdemocratici - Ai primi di gennaio il Presidente del Consiglio convocherà i quattro partiti di centro per un ultimo tentativo d'accordo-Oggi il gruppo parlamentare d.c. esamina i "casi,, Melloni e Bartesaghi Roma, 16 dicembre < Ci vuole un po' di buona volontà — ha dichiarato sta mane il Presidente del Consi- glio dopo un lungo colloquio con \\ ministro Villabruna — ma bisogna trovare una solu- zione reciprocamente soddisfacente anche per i « Patti agrari >. La buona volontà, del resto, è stata una delle insegne di questo governo, sin dalla sua formazione ». Con Villabruna l'on. Sceiba aveva cominciato ad esamina re alcune questioni di più d» retta pertinenza del ministro dell'Industria: il ventilato rl tocco alle tariffe elettriche, la nomina del nuovo presidente dell'Ente Zolfi e l'opportunità della sostituzione del presldente dell'Istituto Nazionale Assicurazioni, verso il quale si sono appuntate le critiche di alcuni parlamentari. Ma, esaurito lo esame di questi argomenti par tlcolari, il discorso si è facilmente allargato ad altre questioni, di carattere più generale, che stanno gettando gravi ombre sulla stabilità della coalizione governativa: prima tra tutte quella dei « Patti agrari ». Il Governo — aveva detto ieri lo stesso Presidente del Consiglio — potrebbe anche as- sumere un atteggiamento difforme da quello dei partiti cui si appoggia; forse non si è lon- tan' dal ve"> immaginando che ''odierno colloquio fra Sceiba e Villabruna ha rappresentato una specie di primo sondaggio diretto ad appurare le posslbl- lltà concrete di un simile tentativo. L'impronta che l'onorevole Malagodi ha dato al partito liberale, si sa, è sensibilmente differente da quella che gli aveva impresso il suo predecessore Villabruna: più rigida, preoccupata della difesa dei punti di vista privatistici la prima, più ben disposta verso le esigenze di una politica centrista la seconda. Villabruna potrebbe fungere, quindi, qua- si come mediatore tra le tesi della segreteria del suo partito e quelle dei socialdemocratici, dei repubblicani e dei sindacalisti democristiani: ed è molto probabile che lo scambio di idee co] Presidente del Consiglio si sia sviluppato proprio in questa prospettiva. Tutto sta a vedere, naturalmente, se Malagodi e gli altri esponenti della maggioranza liberale si mostreranno sensibili ai consigli di moderazione che gli potranno venire da Villa- Mei sarebbe diritto ana proprietà "delia ter bruna e dagli altri liberali al governo. Così come è da vedere se, dall'altra parte, si è disposti a fare qualche ulteriore sacrificio per raggiungere un compromesso. L'atteggiamento dei socialdemocratici pare, per il momento, escluderlo: stasera la loro agenzia torna a ripetere che < giusta causa > e contratti a tempo indetermi nato sono due punti fermi nella politica agraria del partito: rappresentano, anzi, già una posizione di ripiego, poiché Yoptimus per i socialdemocradi riconoscere il ra soltanto a chi la lavora. Ma ^ è ~^ temP° Ptl ,medlta,re e. discutere poi, che la riunione interpartitica in CU1 Sceiba farà 1 ultimo tentau.vo Per trovare un'intesa ver- 'à convocata quasi sicuramen- 'e soltanto ai primi dell'anno nuovo. Nella riunione si tenterà prima di trovare un accordo sul merito e, se questo si di mostrasse impossibile, lo si rioercherà sulla procedura, con u proposta di abbinamento ae. a£rrarl alla riformn ?„ìj£., fg .rma f°"dlar'a f. Quindi, di rinvio delIa <Juest,one. P'« scottante. Ma <1UI' 10 31 e Sla detto- 1 °" stacolo viene dalla presidenza -tessa della Camera. < Il pre sidente della Camera — confermava stasera un'agenzia vicina all'on. Gronchi — ha sempre sostenuto che la questione dei contratti agrari deve concludere il suo cammino legislativo nel più breve tempo e senza contaminazioni con altri disegni di legge. Sicché bisognerà che 1 Partiti governativi trovino tempestivamente un punto d'accordo; altrimenti la i;ea:ata quaestio andrà all'assemblea senza una maggioranza precostituita che sia sufficiente a mantenere unita l'attuale coalizione: e le conseguenze sarebbero ovvie». Il peggio è, d'altronde, che t patti agrari non sono l'unico punto di divisione tra la maggioranza; altri e tutti di primo piano si agitano nel sottofondo e ad uno ad uno vengono alla ribalta. Oggi, per esempio, i deputati socialdemocratici hanno richiamato l'attenzione su quello dell'Ente Nazionale Idrocarburi e della politica petrolifera, in termini non solo v' i, ma clamorosi. Un ordine del giorno approvato dal gruppo denuncia « la massiccia campagna di stampa ispirata da ambienti della destra economica interna e da quelli petroliferi internazionali contro la politica italiana degli idrocarburi»; ricorda che il ritardo di una precisa presa di posizione in merito da parte della maggioranza fa¬ iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiuiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii vorisce le insinuazioni delle estreme, secondo le quali < la manovra dei gruppi privati conterebbe su appoggi capaci di assiemarle il successo»; invita infine il Governo a difendere meglio l'E.N.I. e la linea di politica economica di cui esso, come istituto statale, è un importante caposaldo. Chi ha seguito un poco questa vicenda vede bene quale materia incandescente tocca l'ordine del giorno e quante polemiche può destare; tanto più che l'E.N.I. — come tornava a rilevare stasera La Malfa — è solo un aspetto di un più vasto problema, che investe la riorganizzazione dell'I.R.I. e delle altre partecipazioni statali, i rapporti delle industrie controllate dallo Stato con la Confindustria e, in una parola, tutta la politica industriale del Governo. Varie possono essere le soluzioni, ma è certo ch'esse non possono essere procrastinate all'infinito: perchè intanto la situazione continua ad invelenirsi. Domattina il comitato direttivo del gruppo democristiano esaminerà i < casi » Melloni e Bartesaghi. Si era tentato di far recedere l'ex-direttore del Popolo dal suo proposito di presentare il noto emendamento alla ratifica dell'U.E.O. (il che avrebbe regolarizzato iiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiii ninnili 111111 i 11 automaticamente anche la posizione dell'altro deputato che intende approvarlo): ma l'on. Melloni è rimasto sulla sua posizione e quasi certamente, quindi, nella riunione di domani egli sarà sospeso dal gruppo e deferito alla Commissione di disciplina del Partito per le altre sanzioni, che possono giungere fino alla espulsione. Per l'on. Bartesaghi verranno presi gli stessi provvedimenti, invece, solo nel caso che solidarizzi con Melloni. I giornali di sinistra avevano tentato stamane di creare anche un < caso » Marazza: il diceva che l'ex-ministro aveva scritto al Presidente del Consiglio per deplorare i recenti provvedimenti < anticomunisti » ed esortarlo alla moderazione; si è accertato che l'on. Marazza ha bensì scritto a Sceiba, ma solo per Invitarlo a disporre un'inchiesta amministrativa su talune cooperative milanesi accusate dal periodico: Pace e Libertà, di favorire interessi comunisti. Non vi sono, perciò, gli estremi per parlare di un « caso ». Ciò non toglie che l'intervento di Marazza costituisca un indiretto richiamo ai pericoli che può provocare la psicologia della < caccia al comunista», e. f. 111111 n 111111111111111 m 111 11111111111111111111111111 ■

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