Dichiarazioni di Eisenhower sull'impiego dell'arma atomica

Dichiarazioni di Eisenhower sull'impiego dell'arma atomica Dichiarazioni di Eisenhower sull'impiego dell'arma atomica Le riserve americane di super-bombe dovrebbero scoraggiare qualsiasi aggressore, ma consentirebbero una ritorsione massiccia - Molotov protesta per il patto Ira Washington e Ciang Kai-scek (Dal nostro corrispondente) Washington, 15 dicembre. Zia conferenza stampa di Eisenhower è stata oggi eccezionalmente varia ed ha toccati i pili, diversi problemi, dal bombardamento atomico ai dischi volanti. Ma la questione atomica, naturalmente, è- quella di maggior interesse internazionale. Il Presidente ha riconosciuto che il Consiglio Atlantico discuterà a Parigi in questi giorni sull'impiego delle armi ad energia nucleare, soprattutto per decidere quale autorità ne debba comandare l'impiego. Per questioni di correttezza, Eisenhower si è rifiutato di rivelare quale tesi seguirà la delegazione a7nericana; però ha lasciato capire: 1) che l'impiego delle atomiche è parte essenziale nella strategia statunitense; t) che il governo americano è disposto a discutere con gli alleati l'impiego « in taluni settori» (per esempio, l'Europa), mentre in altri si riserva l'esclusiva decisione; S) che i programmi americani in questo campo hanno il duplice scopo di preparare una ritorsione massiccia in caso di aggressione nemica, e scoraggiare l'aggressore eventuale dal tentare l'avventura bellica. Agli Stati Uniti — ha ammesso il Presidente — interessa in modo particolare che non cadano in mano avversaria le zone-chiave strategicamente e industrialmente, come l'Europa occidentale e il Giappone. .Eisenhower è stato interrogato poi su molti argomenti, dal rapporto che Bohlen ha fatto sulla situazione in Russia e sui rapporti sovieticoamericani all'eventuale riduzione degli effettivi militari. Su tutti i punti egli si è dimostrato estremamente cauto; quanto poi ai dischi volanti, non ha voluto nè smentirne né confemarne l'esistenza, ed ha rivelato soltanto che — secondo gli esperti di Washington — essi non provengono affatto da altri pianeti. La Cina comunista è ancora una volta d'attualità oggi, in seguito alla durissima nota di commento che Radio Mosca ha trasmesso in merito al patto cino-americano. La dichiarazione, a firma di Molotov, afferma che il patto fra Stati Uniti e Ciang Kai-scek è « aggressivo » e « maschera III1IIIIIIIII1I1I1MIIIIIIIII1IIII1III1IIIIIIIIMIIIIIIIMI l'intenzione americana di strap_ pare alla Cina l'isola di Formosa e le isole Pescadores> per stabilirvi il loro permanente dominio. La dichiarazione di Molotov continua: « Il governo dell'URSS appoggia pienamente le richieste del governo della Repubblica Popolare Cinese per il ritiro delle truppe americane da Formosa, dalle isole Pescadores e dallo stretto di Formosa e per la cessazione degli atti aggressivi compiuti contro la Repubblica Popolare Cinese. Inoltre il governo sovietico dichiara che la responsabilità per le conseguenze di questo trattato aggressivo ricadrà interamente sugli Stati Uniti d'America*. Non sembra, però, che questa nota abbia altro valore che di mossa propagandistica; in sede diplomatica, il governo russo ha rinunciato ad ottenere dall'ONU la condanna degli Stati Uniti per gli atti « di aggressione e di pirateria » compiuti nello Stretto di Formosa. Anche la questione dei prigionieri di guerra americani condannati in Cina sembra poter avere uno svolgimento meno drammatico del previsto. Ieri il portavoce del Dipartimento di Stato aveva respinto l'idea, echeggiata da alcuni scrittori di questioni internazionali, che si potesse giungere ad un compromesso con Pechino in base allo scambio dei tredici aviatori americani imprigionati e condannati come spie, e i trentacinque studenti cinesi tuttora viventi negli Stati Uniti, desiderosi di tornare in patria, ma fermati fino a questo momento dalle autorità americane in base alla considerazione che essi avevano nelle università e negli Impianti industriali di questo paese appreso cognizioni scientifiche tali da potenziare mi¬ litarmente la Cina. Oggi invece, questo stesso portavoce ha accennato alla possibilità che, se la Cina avanzasse la proposta di un simile baratto umano, il Governo americano la potrebbe prendere in favorevole consi¬ derazione. 8- t.

Persone citate: Ciang Kai-scek, Eisenhower, Ira Washington, Molotov