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Il padre portò in uno zaino il bimbo ucciso al torrente? Le accuse contro il presunto omicida di Pescia Il padre portò in uno zaino il bimbo ucciso al torrente? Montecatini. 7 dicembre. La fosca vicenda della morte del piccolo Claudio Gasperini, ritrovato cadavere fra due massi del torrente Pesciole, una settimana dopo la sua scomparsa da casa, si è virtualmente conclusa nel tardo pomeriggio di oggi: Angelo Gasperini, il padre del bambiè stato denunciato in stato . no, i d'arresto sotto l'accusa di orni | ci<iio premeditato. Sebbene l'uomo abbia sinora respinto di ! speratamente ogni addebito, \ mantenendosi sempre sulla ne ' gativa, le prove raccolte contro di lui dai carabinieri sono ormai così gravi da rendere praticamente vano ogni tentativo di difesa. Fin dal primo momento il suo contegno destò i sospetti degli incaricati delle indagini; ma le prove della sua colpa si sono potute raggiungere solo adesso, dopo un mese di paziente lavoro. Alle varie deposizioni contro lo sciagurato padre si sono ag- j giunte ieri quelle di tre donne che il giorno del ritrovamento del cadaverino videro Angelo Gasperini estrarre dall'incavo d'una quercia un grosso zaino ] e avviarsi con quello verso il i Pesciole. Un altro teste affer ma di avere udito, nel corso di una delle solite scenate, fra il Gasperini e sua moglie, la donna che urlava: « Ammazza me, ma non ammazzare il bimbo >. Particolare interessante: quarantanni fa, uno zio di Angelo Gasperini fu accusato di avere ucciso una bimba di sette anni nelle stesse identiche circostanze. Pare ci fosse di mezzo una questione di eredità. Egli negò sempre; e di fronte a questo suo atteggiamento il Tribunale lo mandò assolto per insufticienza di prove. Stamane prima di chiudere definitivamente il fascicolo riguardante il delitto, i carabinieri hannn interrogato ancora una vollfl il tragico padre. L'uo- mo, nonostante la tremenda accusa che pesa contro di lui e nonostante le numerose contestazioni che gli sono state mosse, non ha spiegato certe sue misteriose assenze durante certe ore del giorni susseguenti al delitto, e si è limitato, come al solito, a rispondere: <No, non so nulla e non so spiegare nulla >. Non ha, insomma, ripiegato di un millimetro dal suo sistema di difesa e ha continuato a negare tutto, anche gli episodi marginali e di secondaria importanza.