Condannato un comunista che informava Radio Praga
Condannato un comunista che informava Radio Praga Condannato un comunista che informava Radio Praga La pena ridotta da 5 a 3 anni, interamente condonati Perugia, 7 dicembre. A tarda sera, dopo tre ore di permanenza in camera di Consiglio, la Corte d'Assise d'Appello ha modificata la sentenza di primo grado a carico del federale comunista Albertino Masetti, di 13 anni, da Borgo Panigale di Bologna, dirigente la Federazione comunista di Terni, condannandolo a tre anni di reclusione (pena interamente condonata) per la trasmissione di notizie sull'Italia da radio Praga mediante dischi incisi in Italia con la voce del Masetti. Egli era assente dal processo, per un attacco di appendicite. La precedente condanna era stata di 5 anni, ridotti a 2 per il condono. E' probabile che il Masetti voglia ricorrere ancora in Cassazione. Il Procuratore Generale nella sua requisitoria ha chiesto alla Corte che venga processato — dopo il Masetti — anche colui che portò il disco a Praga, se sarà possibile individuarlo e se egli è un italiano. Il Masetti ammise di avere inciso il disco e anche di sapere che esso sarebbe stato trasmesso da radio Praga dalla rubrica Oggi in Italia. Resta escluso nella maniera più categorica che tale trasmissione potesse avvenire in Italia ad opera di stazione clandestina; 11 Ministero delle Telecomunicazioni ha precisato che veniva effettuata all'estero. Commentando il disco di radio Praga, il Procuratore Generale ha detto che è falso che in Umbria vi sia una totale diBoccupazione ; è falso che 11 reddito familiare sia di quattrocento lire; e che la polizia effettui tutti 1 giorni degli arresti solo perchè gli operai cercano di raggiungere le loro finalità sindacali. Il proc. gen. Laplccirella, nella sua serrata requisitoria, ha smantellato punto per punto le argomentazioni della difesa dicendo che essa non ha fatto che sventolare brandelli, solo brandelli e null'altro. Per convincere vieppiù la Corte, il Procuratore Generale ha citato un paragrafo del trattato del Manzini in cui si afferma che non ha importanza se 11 fatto si sia verificato all'estero o in seno allo Stato. Il reato dunque sussiste perchè 11 Masetti face incidere 11 disco e lo mandò poi a Praga per la nota trasmissione. Il Masetti — ha detto l'oratore — ha trasformato questa bella e verde Umbria, nel suo discorso, addirittura in un Inferno. E' una falsità questa, che ha menomato il prestigio del Governo italiano all'estero poiché è stato diffamato in tal modo tutto lo Stato. L'art 269 del codice penale parla solo di menomazione del prestigio; ed indubbiamente non si può negare che questo prestigio non sia stato menomato quando il Mesetti afferma fra l'altro che l'Umbria era alla viglila di una rivoluzione. «Essendo l'imputato di ottimi precedenti — ha concluso 11 Procuratore Generale — Io vi prego, signori della Corte, di concedere le attenuanti, data anche la natura politica. Io vi parlo, signori giurati, senza prevenzioni e senza passioni, voi dovete dire nella vostra sentenza che tutte le idee politiche hanno la loro storia, ma ognuna deve rispettare l'avversario e in particolar modo la legge e lo Stato democratico. Io vi chiedo quindi di rifermare la sentenza della Corte d'Assise di Terni e condannare il Masetti a 3 anni e 2 mesi di reclusione ».
Persone citate: Albertino Masetti, Manzini, Masetti
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