Don Gaude perdona il giovane che gli piantò il coltello in petto

Don Gaude perdona il giovane che gli piantò il coltello in petto Si è concluso il processo per la selvaggia rapina di Cumiana Don Gaude perdona il giovane che gli piantò il coltello in petto La Corte condanna il capo-banda a 10 anni e i due complici a 8 e a 7 anni - Scena di pianto alla lettura della sentenza - Lo strazio dei familiari giunti dalla Calabria Il processo ai tre rapinatori che la sera del 14 giugno scorso aggredirono e ferirono a coltellate don Domenico Gaude, parroco di Allivellatorl, frazione di Cumiana, è terminato ieri alle 12,30. La Corte d'Assise (Pres. CarronCeva, giudice « a latore » Ansaldi, P. M. Perrillo, cane. Flore) ha condannato: Gabriele Monte leone a 9 anni e 4 mesi di reclusione, a 4 mesi di arresto ed a 112 mila lire di multa; Onofrio De Fina a 7 anni e 5 mesi di reclusione, a 4 mesi di arresto ed a 75 mila lire di multa; Nicola Riga a 6 anni e 11 mesi di reclusione La lettura della sentenza è sta- ta accolta con viva emozione dagli imputati e dai loro parenti venuti dalla Calabria per assistere al processo. Menile il Monteleone si prendeva il volto fra le mani per nascondere le lagrime ed 1 suol due compagni avevano lo spalle scosse da singulti, dal fondo della sala si levavano grida angosciate: «Figlio mio: tiglio mio! potrò vederti ancora?». Contemporaneamente l'uomo che le aveva lanciate si precipitò verso il banco degli imputati e, prima che 1 carabinieri potessero fermarlo, abbracciò convulsamente 11 Monteleone: era suo padre. Poi al condannati furon messe le manette e 1 carabinieri li portarono fuori, verso il cellulare che doveva condurli al carcere. Lentamente Il pubblico cominciò a sfollare. F. se ne andò don Gaude, camminando un po' curvo a fianco della sua perpetua. Il vecchio prete appariva pensieroso, turbato. Egli era addolorato che coloro i quali lo avevano aggredito, picchiato, ferito e derubato dovessero scontare ora tanti anni di carcere. Ma doveva égli rimproverare se stesso? Ave- ra fatto o detto qualcosa che po tesse indurre I giudici ad una maggiore severità? Non si era costituito parte civile e, interrogato, aveva narrato l'episodio, cosi corno si era svolto rivivendo la paura e le intense emozioni. Ma poi sull'onda dei sentimenti suscitati dal ricordo avevano prevalso le parole del Vangelo ed egli aveva fatto ciò che non tutti hanno la forza di fare. Mentre si attendeva la sentenza a coloro che lo attorniavano don Gaude disse: «Sono giovani sventurati; per il male che mi hanno fatto ora 11 punisce la giustizia degli uomini. E' vero che uno di essi mi piantò un coltello nel petto, ma io l'ho già perdonato ed ho perdonato anche gli altri due ». — Il processo d'appello contro ti montanaro Battista Carello di 46 anni di Sala di Novaretto, in Val di Suso, accusato di avere ucciso a colpi di bastone 11 compaesano Lorenzo Cordonato di 58 anni, si è concluso con la conferma della condanna a 24 anni di reclusione inflitta dai giudici di primo grado. Il nuovo processo ebbe inizio la settimana scorsa e, dopo una sospensione, è stato ripreso ieri mattina. Il Carello uccise il Cordonato la sera dell'8 ottobre 1952 per vendetta: egli riteneva che la sua vittima gli avesse rubato alcune galline, tentato di incendiare la casa e fatto essiccare un ramo di ciliegio. Contro la sentenza della Corte d'Assise appellò il P. G. ; al nuovo dibattito l'avv. Romagnoli ha patrocinato la' parte civile e l'avv. De Marchi ha sostenuto la difesa. — Alla prima sezione della Corte d'Appello (Pres. Casoli, relatore Piperno, P. M. Berrutti, cane. Pignataro) è stato discusso ieri mattina 11 processo contro alcuni dei macellai i quali, nel settembre del '49, misero in commercio carne avariata che avvelenò una settantina di persone e causò la morte del bambino Italo Caramello di 10 anni. Contro la sentenza del Tribunale che condannò 4 persone appellò il P. M. e ieri la Corte, accogliendo le sue tesi, ha condannato Ghilardini (già assolto) a 1 anno di reclusione. Inoltre ha assolto per insufficienza di prove Elsa Ronco (già condannata a 8 mesi) ed ha confermato nel resto la precedente sentenza. La parte civile era patrocinata dall'avv. Mamini, la difesa era sostenuta dagli avvocati Del Vecchio, Salza, Auberti. CcnapsddSllllllllllllllllllllllllllllllllilllllllllllllllllllllllllllll

Luoghi citati: Calabria, Cumiana