Rubano gioielli per vari milioni con la complicità involontaria dell'Eliseo

Rubano gioielli per vari milioni con la complicità involontaria dell'Eliseo Rubano gioielli per vari milioni con la complicità involontaria dell'Eliseo I preziosi consegnati alia Presidenza della Repubblica e i ladri li ritirarono in portineria (Nostro servizio particolare) Parigi, 25 novembre. Un furto di gioielli, i cui autori sono stati arrestati, ma meritavano maggior fortuna pel: l'abilità con cui l'hanno commesso, riuscendo persino ad ottenere la complicità involontaria della Presidenza della Repubblica, viene esaminato oggi dalle autorità di polizia. In sè il furto non è straordinario, poiché si tratta di alcuni gioielli per un valore complessivo di sei o sette milioni di franchi; à Invece ingegnosissimo il meccanismo, che ha funzionato in modo perfetto, come in una farsa ben condotta. Sabato mattina un uomo di una trentina d'anni si presen tò al palazzo dell'Eliseo e, dicendosi suo amico, chiese di parlare al prefetto X (il nome non viene indicato), che ha. una importante carica alla Presidenza della Repubblica. Fecero compilare al visitatore la solita schedina e lo introdussero nella sala d'aspetto; ma in capo a cinque minuti l'individuo usci, dicendo al portiere che, tutto sommato, preferiva incontrare il prefetto X a casa sua. Verso le ore 14 un noto gioielliere della piazza Venderne riceveva una telefonata, ed il suo interlocutore gli diceva presso a poco così: c Sono il prefetto X. della Presidenza della Repubblica. Il personale desidera regalare alla signora Coty un gioiello per Natale. Vuol avere la cortesia di farmi preparare un pacchettino con un anello, una spilla, una collana, un braccialetto, un orologio d'oro da braccio e qualche altra cosa di buon gusto? Passerò io stesso a ritirarlo prima di sera per far vedere 1 gioielli al personale, affinchè possa scegliere quello che preferisce». Il commerciante, naturalmente, si fece un dovere di accogliere la richiesta. Verso le ore 16 egli ebbe poi un'altra telefonata. « Sono ancora io, 11 prefetto X. Le chiedo scusa, ma non ho 11 tempo di venire. Abbia la cortesia di mettere il mio nome sul pacchettino dei gioielli e di farlo portare al palazzo dell'Eliseo, in portineria, dove io lo ritirerò personalmente. Avvertirò io stesso il portiere ». Ed il gioielliere rispose: c Si, signor prefetto, al suol ordini» Mezz'ora dopo 11 pacchetto veniva depositato nella portineria della Presidenza della Repubblica, che, nel frattempo, aveva avuto dal centralino del palazzo la seguente telefonata: eli Prefetto X fa dire che devono portare un . pacchetto al suo nome e che lo manderà a prendere in serata >. Effettivamente verso le ore 18 un uomo si presentava e domandava: « Hanno portato un pacchetto per 11 prefetto X? Efcii mi ha mandato a prenderlo». Il portiere riconobbe l'individuo che si era presentato la mattina stessa e non fece osservazioni: « Sì, lo hanno portato, eccolo ». Qui, prima di proseguire nel racconto, è bene fare una osservazione. Se per vendere 1 gioielli 1 ladri avessero avuto la stessa abilità dimostrata nel procacciarseli, di certo sarebbero ancora in liberta. Ma la sera stessa andarono ad offrirli al proprietario di un caffè del Bouievards e si fecero notare. La polizia venne informata che due arabi tentavano di sbarazzarsi di un lotto di bei gioielli, evidentemente rubati; ma nessun furto era stato segnalato, e le indagini apparivano quindi dif- ficlli. Intanto 11 gioielliere della piazza Venderne aspettava con pazienza e fiducia che n prefetto X si facesse vivo. I* milizia, nero accrebbe la la polizia, pero, accrebbe iasorveglianza del bar, dove i due arabi erano stati segnalati ed uno di loro venne identificato: è tale Abder Kader Chekur, che guadagna da vivere vendendo clandestinamente fotografie immorali. Egli veniva arrestato, ma si proclamava innocente, facendo il nome del compatriota Mohammed Ben Aris, che affermava di avervisto effettivamente in un caf-fè mentre tentava di vendere dei gioielli. Il Ben Aris, agricoltore in Algeria e da poco giunto in Francia, veniva pure arrestato ed accusava a sua volta il Chekur di aver organizzato il colpo. Sembra che in effetti sia stato proprio il Chekur ad escogitare l'ingegnoso meccanismo che abbiamo rivelato. I compari sono ora in carcere, ma 1 gioielli sono scomparsi. 1, m

Persone citate: Abder Kader Chekur, Aris, Ben Aris, Coty

Luoghi citati: Algeria, Francia, Parigi