Dal soffitto della cantina salgono al deposito di una ditta farmaceutica

Dal soffitto della cantina salgono al deposito di una ditta farmaceutica In via Passalacqua 3: la banda del buco ha trafugato cocaina e oppio Dal soffitto della cantina salgono al deposito di una ditta farmaceutica Gli svaligiatori hanno agito a colpo sicuro: erano a conoscenza di una stretta botola chiusa da un'asse - Uno studente universitario arrestato per furto alla " Farmitalia „ La Squadra Mobile sta indagando per far luce sul clamoroso furto avvenuto Ieri notte alla « Unione Farmaceutica torinese » in via Passalacqua 3. La sede della ditta si trova nel cortile dello stabile, in un'ala del fabbricato costruita abbastanza di recente, e occupa alcuni ambienti al pianterreno e all'ammezzato e dispone di Una vasta cantina ove Uniscono le casse vuote e i cartoni e le assi adoperati per gli imballaggi. Secondo l'accurata ridostruzione effettuata dalla polizia, 1 ladri — tre o quattro, si suppone — sono penetrati nella casa certamente dopo le 1,30 o le 2, quando cioè tutti gli inquilini erano rientrati e stavano dormen. do tranquillamente. I ladri erano muniti di chiavi false o molto più probabilmente il portone non era chiuso, ma soltanto accostato: entrati nel cortile scendevano la scala che conduce ai sotter¬ unlalovestumchd1 sccedrepcaQ90e indslompil ranei dell'* Unione ». E anche qui avevano la fortuna di trovare l'uscio aperto. Una volta nella cantina essi si dirigevano con sicurezza e perfetta conoscenza del luogo verso un buco che si apre nel soffitto in corrispondenza con la prima stanza dell'» Unione ». Questo buco, della lunghezza di circa mezzo metro e della larghezza di non oltre 30-36 centimetri, dev'essere 11 residuo d'una ftaestruola della cantina appartenente al vecchio fabbricato, quando ancora la nuova ala non era stata aggiunta. Tale apertura veniva celata alla buona da un'asse robusta che,' incastrata opportunamente, faceva un tutto con il pavimento. Per 1 lestofanti era assai agevole smuovere e alzare l'asse servendosi di un palo: poi, montando uno sulle spalle dell'altro, s'Infilavano nel buco .e uscivano nel locali dell'* Unione ». (Si pensa, veramente, che a passare dalla strettissima apertura, sia stato uno solo dei ladri, 11 solito tizio mingherlino o 11 solito acrobata che si riscontra in tutti i « colpi » del genere). Comunque il ladro trascurava 1 medicinali di poco conto che in scatole, flaconi e bottigliette, facevano bella mostra in decine e decine di scaffali, e puntava direttamente alla «stanza degli stupefacenti, sita all'ammezzato, accanto agli uffici della direzione. Qui il lestofante s'impadroniva di 900 grammi di cocaina, morfina e oppio, nonché di barattoli e iniezioni di mefedina e altri prodotti con forte percentuale di stupefacenti, il tutto per un valore che oscilla fra il milione e mezzo e 1 due milioni (da notare però che sul mercato clandestino il valore della refurtiva sale im- mediatamente e vertiginosamente: cinque e anche sei milioni). Inoltre 11 ladro rubava 200 termometri e 300 cinture elastiche: In più medicine di scarso prezzo. Al momento di ritirarsi, evidentemente, il carico risultava troppo gravoso; o forse venivano intesi passi o voci. Sta di fatto che i ladri abbandonavano parte della refurtiva attorno al buco, ma si disfavano però esclusivamente dei prodotti non a base di stupefacenti. Dopo di che per la stessa via che avevano seguito per entrare, gli svaligiatori fuggivano. Ieri mattina alle 8 11 primo a penetrare nei locali era 11 direttore dott. Ferdiando Monge. Subito egli vedeva l'apertura nel pavimento e scatole e barattoli a terra. Saliva all'ammezzato e con una sola occhiata valutava 11 gravissimo danno. Una telefonata faceva accorrere sul posto funzionari ed agenti della Mobile e del commissariato Monccnisio, nonché carabinieri. Giungeva pure 11 presidente dall'» Unione » comm. Cesare Braccio. Un'ora dopo interveniva 11 reparto scientifico della questura centrale e due sottufficiali riuscivano a rilevare numerose impronte digitali. Nel tempo stesso si iniziavano le Indagini. La custode dello stabile, Clara Bregantin, dichiarava di non aver sentito nulla: e cosi gli inquilini. Qualcuno asseriva d'aver notato fra le 1,30 e le 2, proprio ad una decina di metri dal portone della casa, fermi sul marciapiede, tre individui che parlottavano: avevano i cappelli con le tese calate sugli occhi e uno r a l i e 1 a e » di essi teneva m mano una grossa borsa da viaggio, una specie dì valigia. Pare però molto improbabile che i ladri, in attesa del € colpo », abbiano sostato a lungo proprio nei pressi dello slabile da .assaltare, con il rischio di essere notati e poi, in un secondo tempo, riconosciuti. C'è da fare la solita osservazione: 11 furto deve essere stato preparato da tempo con grande cura e fra coloro che l'hanno compiuto doveva esserci Indubbiamente qualcuno a conoscenza del luogo e soprattutto dell'esistenza del buco coperto dall'asse. — Anche la ' Furmitalla » di Settimo ha subiti furti di specialità farmaceutiche di notevole valore; ma' gli autori dei «colpi» nulla hanno a che fare con la « banda del buco », e sono già stati scoperti ed arrestati. Le inda' ginl — condotte dal maresciallo Piacenza, comandante la stazione del carabinieri di Settimo, e dal brigadiere Mllaneslo, con la col laboraz.lone del capo del sorve gllantl dello stabilimento, Aldp Valacca, ex-maresciallo dell'Arma — al erano concentrate sul per- sonale dell'azienda, polche la mer. ce spariva dal magazzino senza che porte o' finestre presentassero tracce di scasso. Dopo una serie di appostamenti, l'altra sera venne sorpreso un Impiegato — Ottorino Ravasio di 24 anni, studente universitario e residente a Torino — che stava cercando di uscire alla chetichella con un pacco contenente oltre due chilogrammi di c'farmlcetlna » e di altre specialità, per un valore di circa mezzo milione. Arrestato, 11 Ravasio rivelò n nome di un complice: Francesco Zola di 44 anni, operato dello «tesso stabilimento, domiciliato a Cresccntine '• che aveva in consegna 11 magazzino del prodotti. Per sospetta correità nel furti • stato denunciato a piede libero un pe rito chimico dell'azienda, mentre | 11 Ravasio • lo Zola sono stati rinchiusi alle «Nuove». ■ IuiiiiimuiiiiiiiiiiiiiiiiiiUiiiiiHiiiiiiiiiiiiiiiMiiii Il dottor Ferdinando Monge I ladri sono giunti attraverso queste stretta apertura

Persone citate: Cesare Braccio, Clara Bregantin, Ferdiando Monge, Ferdinando Monge I, Francesco Zola, Ottorino Ravasio, Ravasio

Luoghi citati: Piacenza, Torino