L'uxoricida di Sassi racconta impassibile le feci confessare il tradimento e la uccisi.

L'uxoricida di Sassi racconta impassibile le feci confessare il tradimento e la uccisi. L'uxoricida di Sassi racconta impassibile le feci confessare il tradimento e la uccisi. La prima udienza ieri in Corte d'Assise • Il muratore che sgozzò sur moglie in un prato sostiene la tesi del delitto passionale - Nessuni gli crede - In uno scatto d'ira inveisce contro il Pubblico Ministero Il muratore Pietro Grimaldi di [33 anni che la notte del 17 no- vembre 1963 ucrise, In un prato I alla periferia di Sassi, la giovane j mo^lie Pier Maria di 23 anni, èjstato tradotto ieri mattina di-1nanzj ai giudici della Corte d'As- siae (Pres. Carron Ceva, giudice!«a ìatere » Ansaldi, P. II. Prosio, jCane. Flore). Le imputazioni a suo carico comportano la pena Idell'ergastolo: d>;ve infatti rtspon- [dere di uxoricidio aggravato dal-jla premeditazione e dalia scelta della località adatta, perchè isolata, a diminuire grandemente le possibilità di difesa della vittima. Il Grimaldi è un tipo robusto, di statura più a.ta del a media; nel complesso ha un aspetto comune, solo lo sguardo lascia perplessi per la sua strana vacuità. Da poco è seduto fra due carabi nieri al banco degli imputati ] quando entra la Corte ed il pre Bidente dichiara aperta l'udienza. Esperite le formalità di rito U dott. Caron Ceva rievoca il feroce delitto fra il più assoluto silenzio del pubblico numerosissimo, in gran parte composto di gente venuta da Canelli, paese | della vittima, e da Coasano Eelbo dove l'assassino è nato e quasi sempre risiedette. E' una dolorosa storia di dissapori coniugali, di miseria, di sacrifici compiuti da Maria Baidovi- [no quella che il Presidente espo ne alla Corte. La giovane era an I data a nosze con il Grimaldi nel j 1930 nonostante qualcuno le avesjse fatto rilevare alcuni aspetti 1non buoni del carattere del mari to. Le prime delusioni le ebbe ap!pena un mese dopo il matrimo jnio: a marito si rivelò volgare e scioperato e frequenti al accesero Ile liti fra i coniugi che erano an [dati ad abitare in casa dei pajrenti di lui. Poi essi vennero a Torino, con la loro bambina Marisa nata da poco tempo, e trovarono ospitalità m casa di Emma Pertusatti, zia della Baldovino, portinaia dello stabile di via Stampatori 10. Ma 11 non potevano stare ed 1 soldi per affittare un alloggetto non li avevano; ragion per cui 11 Grimaldi se ne andò presso la eo- ] rei|a ta V[a Cigliano 36. Naturai mente !a divisione della famiglia accentuò j dissapori fra 1 coniugi già profondi per altri motivi: il carattere di lui, la povertà, la sua poca voglia di lavorare; preferiva giocar denaro allo sferisterio o al casinò di Saint Vincent | dove si recò alcune volte. La giovane cercò di guadagnare lavorando come cameriera. Andò anche a Roma, presso la famiglia Aimone Marsan, dove rimase un mese. Poi tornò perchè il marito andò a trovarla per dirle che aveva trovato lavoro e intendeva riunire la famiglia. Quando egli le diede la notizia, ne fu felice, perchè, nonostante i molti dispiaceri sofferti per colpa sua, gli voleva ancora bene, ne era innamorata. Ma a Torino Marta. Baldovino trovò una situazione Immutata e | dovette di nuovo andare come cameriera presso una famiglia. Si 'arrivò alla sera del 17 novembre. | Il Grimaldi telefonò alla mog'.ie, | nella casa dove lavorava, dicendole che intendeva parlarle Perchè aveva trovato lavoro e una portineria presso Sassi. Si incontrarono davanti al portone di via Stampatori 10, a piedi si recarono in corso Regina, 11 salirono su un tram e si recarono a Sassi. Al capolinea scesero, si Incamminarono per il sentiero che da! casello daziarlo conduce al poligono militare e si inoltrarono in un prato. Che cosa avvenne con esattezza non si saprà mai: ad un certo momento 11 Grimaldi afferrò la moglie per la gola e strinse; la giovane cadde ed egli le si awen- to sopra sgozzandola con due col-teliate. Il cadavere della sventuratisstma giovane fu scoperto 11 mattino dopo alle ore 9 da un contadino; alle 11.30 l'assassino si costituì al Commissariato di polizia di Vanchiglia. Perchè il Grimaldi compi 11 feroce crimine? Alla polizia ed al magistrato dichiarò di aver fatto confessare la moglie di essergli stata infedele: gli confermò la confessione a Sassi con atteggiamento e parole provocatorie che lo fecero uscire di senno: in pre¬ da a follia sanguinaria uccise. Po sfilò 1 anello alla vittima, corse alPo a gettarvi il coltello, andò acasa della sorella dove passò unanotte insonne torturato dai ri-morsi. Tale versione ripete alla Corte, Presidente — Dal vostro comiMiiiiiiiliiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiB portamento la sera del delitto si desume che avevate intenzione di uccidere vostra moglie. Era una bugia quella che diceste di aver trovato a Sassi una portineria per attirare in quel luogo deserto la poveretta e ucciderla. Imputato (è sordo e il presidente l'ha fatto venire davanti a sè nell'emiciclo) — Non * vero! Lo giuro sulla testa della mia bambina. Presidente — Perchè allora la conduceste colà? Imputato — Per discutere la questione. M'aveva detto d'avermi tradito. A Sassi aggiunse che forse avrebbe avuto un figlio non mio... Litigammo, l'afferrai, mi !sferro ™ pugno: allora non ci vidi più. Ma la perizia accertò che Maria Baldovino non era in stato interessante; e dalle indagini risultò che la sventurata era una brava giovane ed aveva sempre mantenuto un contegno irreprensibile. L'episodio a cui el riferiva 11 marito, come prova del tradimento, era una serata trascorsa 11 14 novembre In un cinema, in compagnia di Emma Pertusatti • di due fratelli siciliani: Francesco e Giù seppe Musolino, Incontrati In una sala da ballo dove era presente 1£incne „ Grimaldi, j QueI1 Francesco Musolino !tent0 dl baclare la Baldovino, ma :ella gllelo ^^x- « Non vogMo ' j Stampatori, j parroci tradire mio marito» disse, ed il giovane ieri lo ha confermato al la Corte. Di più non c'è stato e prove non ne sono state raccolte nè in istruttoria nè durante la escussione dei numerosi testimoni che hanno tutti, invece, parla to bene della morta, In particolare la signora Lucia Aimone Marsan di Roma che, pur avendo avuto la Baldovino alle sue di pendenze per un solo mese, le si affezionò moltissimo per 11 suo buon carattere e per la sua irre prensiblle condotta. E' stato let to un suo commovente scritto che la signora inviò al genitori della giovane appena ebbe notizia della sua tragica fine. Dall'audizione del numerosi al tri testimoni — 11 padre « la madre della vittima, le signore che l'ebbero a servizio, la zia dl via dl Cessano :e di Canelli, alcune persone che 1 parteciparono con la Baldovino al ballo e ad una cenetta in casa | della Pertusatti — non è emerso nulla che potesse gettare un'om bra sull'onestà dell'infelice giova ne; anche la sorella dell'imputato inon l'ha messa in discussione a Già 11 processo stava per con Icludersl quando l'imputato è ocat | tato in Piedi urlando adiratlssi a : mo : «Sono stufo delle menzogne che vengono raccontate; U primo 1 a cominciare è stato il P. M. che ; a ha portato carte false al prò cesso! », I carabinieri lo hanno subito afferrato e Immobilizzato. Il dottor Prosio, pallido per lo sdegno, ha chiesto che il processo fosse sospeso per eseguirne immediatamente un altro a carico del Grimaldi a cui ha Imputato 11 reato di oltraggio ad un magistrato durante un dibattito. La Corte, dopo breve riunione in camera dl Consiglio, ha deciso dl giudicare il Grimaldi anche per questo reato al termine della discussione. Stamane verranno lotte le peri zie; il Grimaldi (difeso dagli avvocati Andreis e prof. Olllvero) è ritenuto seminfermo di mente dal perito d'ufficio, sano, invece, dal prof. Ferrio, perito dl Parte Civile che è patrocinata dall'aw. Gllllo. Quindi prenderà la parola il rappresentante dell'accusa. L'imputato, tra 1 carabinieri, risponde all'interrogatorio L'uxoricida Pietro Grimaldi

Luoghi citati: Canelli, Cigliano, Roma, Torino