Disaccordo nella commissione per il nuovo statuto dell'I.R.l.

Disaccordo nella commissione per il nuovo statuto dell'I.R.l. Disaccordo nella commissione per il nuovo statuto dell'I.R.l. Le conclusioni del presidente prof. Giacchi suscitano reazioni e perplessità in alcuni commissari - Dae "contro-conclusioni,, critiche - Cosa farà il Governo? riservato. Roma, 16 novembre. (e.a.) La commissione che ha il compito di.predisporre un nuovo statuto dell'I.R.I., presieduta dal prof. Orio Giacchi, è ancora ben lontana dall'aver trovato un accordo sulla relazione da presentare al Consiglio del Ministri.' Contrariamente quindi ad alcune notizie recentemente riportate dalla stampa, secondo le quali i lavori della commissione sarebbero prossimi alla fine, la realtà è che esiste in questo momento il più completo dissenso tra il presidente ed alcuni membri della commissione sull'oggetto stesso dell'indagine da svolgere nonché sulle conclusioni di merito. Nello scorso settembre il professor Giacchi trasmise ai suoi colleghi una vastissima memoria che, nel suoi intendimenti, avrebbe dovuto costituire la base per la relazione definitiva della commissione Tale memoria era opera personale del presidente, e pare che nel redigerla egli non avesse tenuto conto delle altre sedici relazioni che, dal novembre 1953 al marzo 1954, erano state eseguite da vari commissari su aspetti particolari del problema studiato. La memoria del prof. Giacchi non si limitava, come appare anche dai sommari in seguito riportati dalla stampa, a proporre un nuovo statuto dell'I.R.I., ma affrontava l'intero problema dogli interventi dello Stato nell'economia e, per quanto riguarda l'I.R.L, proponeva delle sostanziali modifiche all'attuale struttura organizzativa dell'Istituto. Gli altri membri della commissione si sono trovati così di fronte ad un fatto compiuto, poiché il prof. Giacchi aveva diffuso la sua memoria anche tra persone estranee alla commissione e fin la stampa aveva pubblicato ampi resoconti del documento, che avrebbe dovuto avere carattere strettamente La reazione di alcuni commissari pare sia stata particolarmente energica. In particolare si ha notizia di una contromemoria redatta dal dottor Carlo Urcluoji, direttore della produzione industriale presso Il Ministero dell'Industria, in data 30 ottobre, e di un altro documento sostanzialmente critico nei confronti del professor Giacchi, redatto il 5 novembre dal dottor Paolo Baffi, capo dell'Ufficio studi della Banca d'Italia. A parte il dissenso di carattere per così dire procedurale circa il modo con il quale il presidente della Commissione si è comportato rispetto ai colleghi, i più importanti punti di disaccordo sarebbero 1 seguenti: 1) Il Giacchi sostiene che l'I.R.I. dovrebbe avere finalità pubbliche, mentre le aziende da esso dipendenti dovrebbero essere gestite con criteri privatistici. I commissari dissenzienti affermano, invece, che questa duplicità di fini tra I.R.I. e aziende creerebbe praticamente un caos ed un'assoluta impossibilità di funzionamento del sistema. 2) Il Giacchi propone che venga creato un ministro delle partecipazioni, che venga istituito un comitato di ministri Incaricato di determinare le direttive da impartire all'I.R.I., ed una commissione parlamentare di vigilanza con ampi poteri di controllo sull'operato del gruppo I.R.I. Queste proposte sono vivacemente avversate da altri commissari, i quali sostengono l'opportunità di non modificare la situazione attuale, attribuendo tutt'al più al Ministro del Bilancio una specifica competenza di controlio ed una particolare responsabilità sulla politica dell'I.R.I. Il dissidio tra le opposte tesi, che si estende a molti altri punti dì dettaglio, appare di non facile composizione, sicché si ritiene che i lavori della commissione dovranno an¬ cora lungamente protrarsi oppure che essi abbiano termine mettendo il governo davanti a due diverse e contrastanti relazioni. In queste condizioni anche io < sganciamento » delle aziende I.R.I. dalla Conflndustrla, che il governo ha deciso di rinviare al momento del generale riordinamento della materia, appare dilazionato a tempo indeterminato, a meno che non si decida di attuarlo senz'altro subito, vista la complessità e la lentezza dei la- vorl della commissione. ■■iiiiiiiituiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiiiiiiiMiiiiii

Persone citate: Carlo Urcluoji, Giacchi, Orio Giacchi, Paolo Baffi

Luoghi citati: Roma