Nuove proposte del governo per gli aumenti agli statali

Nuove proposte del governo per gli aumenti agli statali Nuove proposte del governo per gli aumenti agli statali Entro il primo luglio 1955 il minimo d'aumento verrebbe portato a 5000 lire - La concessione graduata in tre tempi - L'on. Pastore ritiene probabile un compromesso (Nostro servizio particolare) Roma, 16 novembre. Sembra che si sia trovata una soluzione per il difficile problema degli statali: o, per 10 meno, che le posizioni del governo e dei sindacalisti si siano, da ieri sera, notevolmente avvicinate, prospettando cosi la possibilità di un ragionevole compromesso. Non si hanno, ancora, elementi sufficienti per definire la esatta portata di questo compromesso. Dopo altri studi e consultazioni, accompagnati da nuovi calcoli sulle prospettive future del bilancio, il governo è riuscito, però, a presentare ai sindacalisti delle proposte notevolmente migliori di quelle iniziali, ed è questo che ha portato un raggio dì ottimismo nella difficile questione. Il governo — secondo tali preposte — eleverebbe subito la cifra globale degli aumenti da 84 a 9"» miliardi migliorando sin d'ora te condizioni previste inizialmente per i gradi minimi 0 si impegnerebbe a portare entro 11 primo luglio del '55 tale minimo a 5.000 lire, secondo la richiesta del sindacalisti. La differenza tra il nuovo minimo e le < tabelle> iniziali, però, verrebbe corrisposta per un anno a titolo di assegno personale (evitando cosi i cosiddetti oneri riflessi): solo dal 1" luglio del '56 essa verrebbe assorbita integralmente nello stipendio. In pratica le categorie Interessate si vedrebbero riconosciuto immediatamente il diritto al minimo richiesto, la cui corresponsione verrebbe, tuttavia, graduata in tre tempi. I rappresentanti della CISL e della Ulti, nei ripetuti contatti che hanno avuto in giornata con i Ministri tecnici e tra loro stessi, avrebbero mostrato di apprezzare lo sforzo del governo, ma si sono riservati ancora un giudizio definitivo nella speranza, del resto comprensibile, di riuscire a strappare ancora qualche concessione per 1 loro rappresentati L'on. Pastore ha dichiarato che la aua parte intende esaminare attentamente tutti gli elementi delle proposte che le sono state presentate, ma che ritiene certo il raggiungimento di « conclusioni positive ». < La nostra fermezza — ha aggiunto 11 leader della CISL — non va interpretata come una manifestazione di ostilità al governo. Avevamo subordinato l'accettazione della " legge-delega " all'accoglimento delle nostre richieste minime. Non ci si può chiedere di modificare sul traguardo la nostra posizione >. La speranza di trovare un accordo tra 11 governo e la sua maggioranza ha, naturalmente, tolto importanza alla riunione tra i vari gruppi parlamentari convocata dal Presidente della Camera per ordinare 1 numerosi emendamenti alla «leggedelega > già presentati. I rappresentanti dell'opposizione vi si erano recati con il proposito di legare la maggioranza ad atteggiamenti di intransigenza nel confronti del governo. Ma sia i rappresentanti dell'esecutivo che i capi gruppo della maggioranza si sono trovati concordi nell'evitare di assumere impegni precisi sulla materia dei contrasto: gli uni si sono rimessi alla riunione del Consiglio dei Ministri di domani, gli altri alle riunioni del loro rispettivi gruppi. E' stata, anche questa, una dimostrazione che la compattezza dello schieramento di maggioranza si sta ricostruendo. E' chiaro che se si troverà un compromesso tra i sindacalisti della CISL e della UIL ed il governo, 1 gruppi della coalizione potranno votare un ordine del giorno comune e le opposizioni si troveranno Isolate. La Commissione di Difesa della Camera ha iniziato òggi l'esame degli accordi per l'istituzione dell'Unione Europea Occidentale. La riunione è stata intieramente occupata dalla lettura della relazione dell'on. Folchl che ha espresso parere favorevole agli accordi sostenendo, tra l'altro, che essi, lungi dell'ostacolare il « supremo dialogo > tra Oriente ed Occidente, possono favorirlo. L'on. Folchl appartiene al partito di maggioranza ed 11 suo intervento contribuisce a fugare le voci-secondo le quali molti democristiani sarebbero tutt'altro che favorevoli ad una pronta ratifica degli accordi. Una chiara smentita a tali voci, del resto, è venuta anche dal ministro della Difesa, Taviani, che in un articolo di commento alle decisioni del M.R.P. (Mouvement républicain populaire) si dichiara In netto disaccordo con l'atteggiamento del democristiani francesi. «Se non si realizzasse l'UEO — scrive il Ministro — non soltanto il processo integrativo europeo, ma tutto il sistema occidentale entrerebbe in crisi >. e. f. 1ccsbrsiappirrd

Persone citate: Pastore, Taviani

Luoghi citati: Roma