Trafitto dalle cornate di una mucca inferocita

Trafitto dalle cornate di una mucca inferocita Orribile morte di un contadino nel Canavese Trafitto dalle cornate di una mucca inferocita (Nostro servizio particolare) Ouorgnè. 10 novembre. Invano i medici dell'ospedale di Cuorgnè hanno prodigato le loro cure per tutta una notte al contadino Giovan Battista Faletto di 68 anni da Bu sano, ch'era stato gravemente ferito da una mucca. Stamane all'alba egli ha cessato di vivere. Aveva riportato la frattura delle due gambe, fratture costali, la lacerazione di un polmone. L'impressionante episodio è accaduto ieri alle 15 in una località boschiva posta a due chilometri circa da Busano in direzione di Front. Qui il Faletto — ch'era un vecchietto alacre, non ostante fosse malfermo sulle gambe in conseguenza d'una caduta — possedeva un piccolo appezzamento di terreno. Ieri pomeriggio, non sapendo che fare in casa, si armava di un falcetto e salutava la moglie dicendo che si sarebbe recato nel suo boschetto sulla strada di Front per fare legna. Alle 14 era già sul posto e si metteva a lavorare con il ritmo tranquillo e continuo che è proprio delle persone anziane. Dopo un'oretta udiva in distanza una voce. Era una donna, moglie del contadino Mario Audo Gianotti, dimorante in una sperduta frazione di Barbania, ch'era giunta sin là al pascolo con quattro bovine. Per raggiungere un certo prato avrebbe dovuto attraversare il terreno del Faletto e gliene chiedeva permesso. — Fate pure — rispondeva con bonomia costui. Le quattro bovine spinte dalla padrona si avviavano attra verso il boschetto, ma una di esse ad un tratto, senza alcun motivo, si scagliava contro il vecchio. Lo sventurato contadino, investito alle spalle da una cornata che lo trafiggeva al dorso, lanciava un grido, ma purtroppo la pastora non era pronta ad intervenire, perciò la mucca si scagliava nuovamente contro di lui, che era caduto a terra, caricandolo impetuosamente. Per due, tre, quattro volte il poveretto veniva letteralmente infilzato dalle corna e sollevato a un metro e più dal suolo. Questa scena terrificante venne scorta per caso da un contadino che si trovava su di un rialzo di terreno a qualche centinaio di metri di distanza e che accorse il più rapidamente possibile insieme ad un suo figlio. La mucca, il cui occhio era iniettato di sangue, che sbuffava dalle nari come un toro da corrida, e che raschiavaper terra con le zampe posteriori come se volesse prendere lo slancio per un'ulteriore carica, venne affrontata con notevole coraggio. Ai due contadini accorsi, validi ed armati di nodosi bastoni, fu pertanto possibile fermare in breve l'animale e legarlo ad un albero. Subito dopo veniva soccorso il Faletto. Egli era a terra supino e si comprimeva con le mani la camicia squarciata, in un punto dove si andava rapidamente allargando una chiazza di sangue. Le sue gambe erano spezzate. Tanto che — particolare orrendo — furono legate dai soccorritori con alcune strisele di cuoio strappate da una borsa. x. g.

Persone citate: Faletto, Giovan Battista, Mario Audo Gianotti

Luoghi citati: Barbania, Front