La produzione di auto aumentata d'un terzo

La produzione di auto aumentata d'un terzo La produzione di auto aumentata d'un terzo Relazione deli'Anfiaa sai primi 9 mesi del '54 - Ponte mensili di oltre 20 mila automezzi - Un quinto delle macchine costruite sono state esportate - Buone prospettive anche per il 1955 pclpccmbdgnlprgtsdsalcstlmcscnpmaUaLrLa produzione automobilistica italiana ha avuto, quest'anno, un forte incremento, superiore alle più ottimistiche previsti. Il primato del 11)53. già assai alto, è stato ulteriormente superato, ed in larga misura. Entro dicembre sarà raggiunta con ogni probabilità la cifra di 225 mila autoveicoli contro i 174.308 prodotti lo scorso anno; e le prospettive si delincano già buone anche per il 195S. 'Ecco le cifre comunicate ieri dall'A3HJP.I.A.A., l'associazione fra le industrie automobilistiche. Nel periodo gennaio-settembre la produzione complessiva è stata di 161.432 unità con un supero del 30.9 per cento rispetto alle 123.248 unità fabbricate nel medesimo periodo del 1953. Dati interessanti si rilevano dall'analisi delle cifre. Le autovetture uscite di fabbrica sono state 135.671 contro le 100.112 del corrispondente periodo del '53. Notevoli progressi si sono registrati anche nella produzione degli autocarri, in •particolare quelli leggeri: il numero complessivo è di 19.313 (15.229 nei primi 9 mesi del '53) di cui 10.599 leggeri, 426B medi, 446 pesanti; praticamente stabile è la fabbricazione degli autobus leggeri e medi mentre in lieve regresso è quella degli autobus pesanti. Il fenomeno della crescente richiesta del mercato automobilistico non è solo italiano, è europeo. Mentre la situazione in America è praticamente stabile, in Europa la produzione automobilistica è in dinamica espansione. Ad esempio in Inghilterra si prevede di arrivare, nel prossimo anno, ad un milione di unità; cifra di gran lunga supcriore alle possibilità dell'industria britannica: ragion per cui sono stati fatti imponenti versamenti di capitali per la costruzione di nuovi stabilimenti. Le ragioni del fenomeno/ Negli ambienti competenti se ne enumerano alcune: maggior capacità di acquisto del mercato, tendenza sempre più diffusa dell'uomo a servirsi di mezzi motorizzati (così come è in crescendo il bisogno di adoperare i moderni ritrovati della tecnica e del progresso che migliorano le condizioni di vita), maggiori prestazioni degli automezzi in rapporto alle varie esigenze dell'utente e relativa loro diminuzione di prezzo. La dimostrazione di quest'ultima affermazione è data dal confronto fra le cifre degli autocarri leggeri e quelle dei < derivati > da autovetture (ad esempio gli autofurgoni). Nei primi 9 mesi del '53 i « derivati > furono 6084; quest'anno sono passati a 4919; sono però aumentati gli autocarri leggeri: da 8740 sono passati a 10.599. Questo perchè le* prestazioni dell'autocarro leggero sono superiori a quelle del < derivato > con il vantaggio di avere un minor costo di esercizio perchè a nafta. Rosee prospettive, dunque, si I !■ 1111 ] M11 [ ! 11111 r 111111111 ; 11111111111111111 [ 111J11 ! r 11 r 1eac presentano per il futuro: la richiesta del mercato continua e la capacità di farvi fronte da parte dell'industria italiana è certa; lo conferma la cifra record dì 20 mila unità costruite mensilmente in luglio e settembre. Bisogna però che questo dinamismo produttivo, che largamente favorisce l'economia nazionale, sia assecondato con la soluzione dei problemi imposti dalla circolazione motoristica, che diventano più urgenti con la sua espansione. Si tratta, in primo luogo, di risolvere il problema delle strade: non Vè dubbio che al prossimo Salone Internazionale (SO aprile-I" maggio) sarà questo l'argomento più dibattuto. Alla favorevole situazione nel campo della produzione fa riscontro una situazione altrettanto favorevole in quello dcll'csportazione. Nei primi nove mesi di quest'anno (secondo le cifre fornite dall'A.N.F.J.A.A.) sono stati esportati 32.342 veicoli (un quinto della produzione) contro 2-Ì.24-Ì nel medesimo periodo del 'SS con un incremento del 33,', per cento aiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiniiiiiniiiinifiiiiiiii Vittorio Brignolo, 77 anni iiiiiiiiiiiiiiiiiiitiiiiiiitiitiiiiiiiiiiiiiiiiiiinitiiiiiig

Persone citate: Vittorio Brignolo

Luoghi citati: America, Europa, Inghilterra