I funerali di un ragazzo

I funerali di un ragazzo I funerali di un ragazzo Triste epilogo della tragedia del gas in via Beaumont Tutu Oli olliewi della « J» A » dell'* Istituto Sociale », con gli insegnanti e la bandiera abbrunata, si sono riuniti ieri alle 14,so davanti al portone di via Beaumont 42, per accompagnare al cimitero la salma del loro compagno di scuola Bruno Novi, avvelenato lunedì sera dal gas mentre in cucina ripassava le lezioni. Lungo via Beaumont e via Duchessa Jolanda, fino alla parrocchia di Gesù Nazareno, centinaia di persone facevano ala al corteo funebre commentando sottovoce la tragedia. Le spoglie di Bruno Novi sono state trasportate a spalla dall'abitazione alla chiesa da compagni del fratello della vittima, Vito, che seguiva il feretro sorreggendo il padre. Pietro Novi — che subito dopo la sciagura era stato colpito da una preoccupante crisi di disperazione, e che ieri mattina si era accasciato svenuto sulla bara del suo ragazzo, quando dall'ospedale Maria Vittoria glie lo avevano portato a casa per i funerali — aveva voluto essere presente al penoso rito. Ma camminava ad occhi chiusi, in istato di semi-incoscienza; ad ogni passo reclinava la testa sulla spalla del figlio maggiore o del congiunto die lo sosteneva dall'altro lato, ad ogni imsso sembrava sul punto di cadere. La madre del povero Bruno non aveva avuto la forza di assistere alle esequie: era rimasta nella tragica cucina, a fissare con occhi che non avevano più lacrime la sedia a sdraio su cui il figlio era passato dal sonno alla morte, il fornello che si era trasformato in un ordigno di morte, il libro ancora aperto sull'ultima pagina che Bruno aveva imparato a memoria. Dopo la cerimonia funebre — durante la quale non era stato neppure in grado di alzare il braccio nel segno della croce — Pietro Novi si riscosse, si avvicinò al feretro e volle sostituirsi 11111111111 : ; i ; m 1111111 n 11 n11 : m1111 tu 111111111 !t ti 111111 ad uno dei giovani portatori. Barcollando, vallldisslmo, si avviò verso la scalca premendo i capelli grigi contro il legno della bara. Una scena straziante, pochi attimi elle sembrarono interminabili. Al momento di adagiare la cassa sul furgone, i necrofori dovettero attendere parecchi minuti, prima ohe il padre del ragazzo si decidesse a staccarsi: accarezzava il feretro con mani tremanti, mormorava il nome « Bruno » con labbra esangui, pareva volesse impedire — con la sua angoscia — che u ragazzo partisse verso il camposanto. Quando il feretro scomparve nel furgone, Pietro Novi si trascinò faticosamente fino all'automobile e si abbandonò esanime tra le braccia del figlio Vito. Subito dopo le spoglie di Bruno si avviarono verso il cimitero, circondate dalle corone di fiori bianchi, crisantemi e rose. Bui nastri 'spiccavano le indicazioni dc</li offerenti: i familiari, gli allievi della « A » e della Liceo del « Sociale », i professori dell'Istituto, gli inquilini della casa dove avvenne la sciagura. E tutto appariva molto triste; più triste nella meravigliosa luce del pomeriggio pieno di sole.

Persone citate: Bruno Novi, Pietro Novi

Luoghi citati: Bruno