Un portinaio ogni sei case

Un portinaio ogni sei case Scompare una figura tradizionale Un portinaio ogni sei case le mutate esigenze sociali hanno ridotto il numero dei custodi - Tabelle di contratto molto minaziose cercano di regolare le diverse situazioni della categoria II portinaio è una figura che sta scomparendo. Durante il periodo della guerra il loro numero era sceso a 8 mila, oggi sono meno di 6 mila. Poiché a Torino si contano 40 mila proprietari di stabili urbani, risulta ohe neppure un sesto delle case si serve del portinaio. Nel 1938 il 70 % della categoria era costituito da uomini; ora le donne sono più del 90 %. Sulla trasformazione hanno influito profondamente le mutate esigenze sociali, le abitudini degli \nquilini e le stesse norme di pubblica sicurezza. La recente abolizione del registro che i portinai erano obbligati a tenere, segnando di volta in volta le generalità delle persone che venivano ospitate nella casa anche solo per pochi giorni, ha avuto ad esempio ripercussioni impensate. Emanando il provvedimento, le autorità avranno certamente pensato di rendere un servizio, non solo agli inquilini, ai quali la figura del portinaio senza registro è ora più simpatica, ma agli stessi custodi. Iiivece — raccontava un dirigente sindacale dell'organizzazione — è accaduto il contrario. Privati del registro, molti hanno creduto di non essere più portieri e si sono rivolti allarmati al sindacato per sapere se, pur scopando le scale e adempiendo a tutti gli altri obblighi del contratto, non sarebbero stati per caso licenziati. Un allarme che non aveva ragione di essere. Il periodo brutto per la categoria è stato l'immediato dopoguerra, sino al 1948. Nel giro di tre anni sì ebbero migliaia di licenziamenti L'affitto bloccato consigliava i proprietari di casa a ridurre le spese, e non sempre gli inquilini, i quali a loro volta versavmio in non felici condizioni economiche, erano disposti a sobbarcarsi il carico. Oggi la situazione è stabilizzata. Le case che hanno ancora il portiere, in genere pensano di tenerlo. Quelle nuove quasi sempre ne fanno a meno. Il custode, che apre il portone alle 6,30 del mattino se d'estate ed alle 7 se d'inverno, in molti edifici moderni viene sostituito dal comando elettrico e dal quadro luminoso dei campanelli, posto all'eaterno. Per la pulizia — escluso il portinaio fisso — ci si affida in prevalenza a donne che percepiscono 306 lire mensili per ogni piano, con l'obbligo di scopare le scale due volte la settimana. In più vi è la contingenza che si aggira sulle S400 lire al mese per gli uomini, e sulle 1500 per le donne. I portieri, in cinque sesti delle case di Torino sono cioè stati sostituiti dalla più generica categoria degli « addetti alla pulizia >, i quali curano in media da 8 a lo case a testa. Se in più sono tenuti a chiudere e aprire il portone sera e mattino e provvedere all'accensione ed allo spegnimento della luce hanno diritto ad altre 995 lire mensili. Tutto è ormai regolato da contratti precisi. Sia gli addetti alla pulizia che i portinai veri e propnt hanno tabelle salariali minuziosissime ed in genere, attraverso l'organizzazione sindacale, le fanno applicare. E' previsto tutto: un massimo di appartamenti, oltre il quale ci S0710 maggiorazioni di salario; il numero delle scale da pulire; quante volt<s devono essere scopate; l'ora di apertura e chiusura del portone a seconda delle stagioni; il diritto all'alloggio, al riscalddmcnto ed alla luce gratuiti ed infine se il custode può o meno esercitare nello stabile anrhe un altro mestiere. Il salario delle donne portinaie, con autorizzazione ad altro mestiere, oscilla in media sulle 7800 lire mensili, senza < altro mestiere » sulle 11 mila lire, più la tredicesima mensilità e le < infrasettimanali >. E bisogna notare questa curiosttà: nelle case con affitto bloccato l'80 % di queste spese è a carico degli inquilini, ed il SO % a carico del proprietario. Dove è in vigore l'affitto libero, alla ssglnmudmtqcTcnttespptdsotcdCcGmc&i 11J111 j ) 111111 j 111 e 1111111111 i 1111111 [ 11 i 11 i 1111111 li 11 r 11 stesura del contratto di affitto si stabilisce anche chi deve pagare il portierato. Rispetto all'anteguerra le condizioni economiche della categoria sono migliorate. Nel 1938 la paga di una donna addetta alla custodia si aggirava sulle 180 lire mensili. Un passo dopo l'altro la categoria tende ad allinearsi con quelle dei lavoratori economicamente più avvantaggiati. Tanti contratti e così minuziose clausole hanno un poco appannato la vecchia figura del portinaio che aveva familiarità con tutti, padroni ed inquilini, ed era un po' il simbolo della casa, informato dì tutto, disimpegnava quotidianamente le piccole mansioni, a volta a volta muratore e vetraio e uomo di fatica; all'occorrenza si trasformava magari in cameriere o in fuochista per accendere i termosifoni. La tradizione ha ceduto il passo ad una esigenza di maggior giustizia sociale. CIIIllllllllllllllllllIlllllllilllll11IIlltlilIfllllllfllf

Luoghi citati: Torino