Eisenhower e i democratici d'accordo sullo politico estera

Eisenhower e i democratici d'accordo sullo politico esteraEisenhower e i democratici d'accordo sullo politico estera Il capo della maggioranza al Senato offre l'appoggio del suo grappo al Presidente - Sarà chiesta la ridazione delle tariffe doganali (Dal nostro corrispondente) Washington, 6 novembre. L'iniziativa del Presidente, di convocare il 17 novembre alla Casa Bianca 1 nuovi leaders del Congresso per concordare una politica comune (soprattutto in campo internazionale e militare) fra repubblicani e democratici, è stata accolta con immediato favore dal Partito vittorioso nelle elezioni. A dodici ore di distanza dall'invito alla conferenza, il capo del nuovo gruppo democratico senatoriale ha affermato che 11 nuovo Congresso «collaborerà lealmente con Eisenhower, a condizione che i leaders democratici vengano consultati . preventivamente sui programmi legislativi del Governo!. Quindi 11 sen. Lyndon Johnson ha espresso l'approvazione del suo Partito agli ultimi atti di politica estera di «Jke> e di Dulles: gli accordi di Parigi, il Patto del Pacifico, gli impegni in Europa, l'annessione della Germania nel Patto atlantico, ecc. Il senatore ha aggiunto di sperare che il Presidente voglia tener conto però dei piani democratici nel formulare il programma di politica estera davanti la prossima sessione parlamentare. Egli con grande calore ha fatto l'apologia di una politica veramente bipartita, diversamente da quel che accadde negli ultimi due anni. A tal proposito egli ha detto: « Una vera politica bipartita deve essere qualcosa di più di un ragguaglio di fatti compiuti e di decisioni già prese. E', perciò, sperabile, che Eisenhower vogli* incominciare ad attuare sul serio fi principio biblico "ragioniamo insieme ". Dal momento che il Presidente ha l'incarico dei rapporti della nazione con V&-, stero, sta a lui decidere se tradurre in pratica questo principio o meno v. Johnson ha quindi affermato che i democratici chiederanno una politica commerciale più liberale; ma non sarà certo Eisenhower a rifiutarla. Egli si era battuto invano in questi due anni per liberalizzare gli scambi, per far ridurre Je tariffe doganali ed aiutare il movimento economico internazionale; sempre aveva incontrato l'ostilità del Parlamento repubblicano. Ora, con i democratici in maggioranza, le prospettive dovrebbero mutare, con grande vantaggio dell'Europa. In campo Interno, si attende con molto interesse l'esito della seduta straordinaria del Senato, che dovrebbe infligge¬ re una mozione di biasimo al senatore Mac Carthy, colpevole di avere, con la sua campagna « screditato > 1 colleghi. Lo stesso senatore prevede di essere colpito da tale censura. Egli sarebbe il primo senatore americano a subirla nell'ultimo quarto di secolo ed 11 quarto dell'intera storia parlamentare degli Stati Uniti, Gli Stati Uniti e l'Egitto hanno firmato oggi al Cairo un accordo, in base al quale il governo di Washington fornirà aiuti economici per 40 milioni di dollari. L'accordo è stato firmato dal ministro degli Esteri egiziano Fawzi e dall'ambasciatore americano Caffery. Questi ha dichiarato che esso apre una « fase completamente nuova nella collaborazione fra Egitto e Stati Unitix g. t.

Persone citate: Carthy, Dulles, Eisenhower, Lyndon Johnson