Von Neurath liberato dal carcere di Spandau

Von Neurath liberato dal carcere di SpandauVon Neurath liberato dal carcere di Spandau L'ex-ministro nazista, malato e quasi cieco, doveva scontare ancora 7 anni di pena - la figlia lo attendeva nel parlatorio della fortezza - Gli angari di Adenaner (Nostro servizio particolare) Bonn, 6 novembre. A mezzogiorno in punto nel [tetro carcere berlinese di Spandali dove sono rinchiusi Il criminali di guerra tedeschi condannati nel 1946 dal tribunale internazionale di Norimrberga, un sorvegliante britannico ha spalancato la porta della cella dell'ex-ministro degli Esteri e «protettore della Boemia e Moravia » Konstantin Von Neurath, e ha invita to il prigioniero a seguirlo. Il vecchio barone è rimasto sorpreso dall'inaspettata visita. Tuttavia, come prescrive il rigido regolamento del carcere, non ha fatto domande e ha seguito il sorvegliante. Von Neurath, lo si è saputo più tardi, ignorava che i governatori alleati del carcere, dietro istruzioni degli Alti Commissari di Francia, Stati Uniti e Gran Bretagna, avevano concordato la sua liberazione con il loro collega sovietico. Così pochi minuti dopo, quando è stato introdotto da un infermiere nel parlatorio della fortezza e ha visto la figlia signora Von Mackensen, è apparso per Un attimo confuso e incerto. La signora Von Mackensen, secondo la formula stabilita dai quattro governatori riunitisi stamattina alle 11 per concordare le modalità della liberazione, si è rivolta con una voce che tradiva la emozione, -a un sottufficiale britannico e a due poliziotti: « Posbo portar via mio padre?:». «Non ho niente da obiettare » ha risposto il sottufficiale. Il viso di Von Neurath, già pallido, è diventato cadaverico: l'inaspettata notizia lo ha lasciato incredulo e inebetito. In pochi istanti l'ex-ministro e la figlia hanno lasciato il carcere a bordo di una macchina grigia, seguita dal corteo delle auto dei giornalisti. La macchina ha raggiunto a grande velocità il Kursfuestendamm, che è una delle strade principali di Berlino, e si è fermata nei pressi dell'Hotel West. Con un abile strattagemma, Von Neurath e la figlia sono riusciti ad entrare nell'albergo attraverso la porta di servizio, all'insaputa dei giornalisti. e dei foto-reporters. Sull'Hotel West è scesa subito la cortina del silenzio. La centralinista dell'albergo ha risposto, a tutti quelli che chiedevano di parlare con l'ex-mlnistro degli Esteri, che Von Neurath era molto stanco e che pertanto desiderava essere lasciato tranquillo. La stessa risposta è andata anche al vescovo Dibelius, che è 11 capo della Chiesa protestante tedesca. Nel pomeriggio, finalmente, Von Neurath e la figlia sono apparsi nella hall dell'albergo per soddisfare la curiosità dei giornalisti. Il vecchio barone, ormai ottantunenne, quasi cieco e sofferente di angina pectoris, sorrideva debolmente e non ha pronunciato una sola parola. Nessuno avrebbe potuto riconoscere in lui l'uomo di un tempo, il « protettore » della Cecoslovacchia occupata dal nazisti. Ha parlato in vece sua la figlia, la quale ha fatto generiche dichiarazioni sulle condizioni di salute del padre e sulla prossima partenza da Berlino. Von Neurath fu condannato nel 1946 a quindici anni di reclusione quale criminale di guerra. Il condono dei sette anni di carcere che avrebbe dovuto scontare ancora, è stato proposto di recente dai russi e approvato dagli alleati in considerazione delle precarie condizioni di salute del prigioniero. Adenauer ha inviato nel pomeriggio a Von Neurath un telegramma di felicitazioni, che dice: «La notizia del vostro ritorno alla libertà dopo lunghi e duri anni mi ha causato sincero piacere. Esprimo a voi, a vostra moglie e ai vostri figli le mie più cordiali felicitazioni, unitamente al miei più sentiti auguri per la vostra guarigione ». y. Von Neurath con la figlia lascia li carcere di Spandati (Tel.)

Luoghi citati: Berlino, Bonn, Cecoslovacchia, Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti