Presentata la lista del blocco di centro

Presentata la lista del blocco di centro Per le elezioui regionali in Val d'Aosta Presentata la lista del blocco di centro Vi partGCipano democratici cristiani, liberali e socialdemocratici (Dal nostro inviato speciale) Aosta, 14 ottobre. La Valle d'Aosta è entrata in pieno clima elettorale, anche se la campagna si aprirà ufficialmente solo domani alle 16, ora in cui scadrà il termine per la presentazione delle liste dei candidati al nuovo Consiglio della Regione. Nelle strade e sulle piazze di Aosta, come nei numerosi comuni e frazioni che compongono la Valle, i capannelli e i comizi volanti preludono, da qualche giorno, alle riunioni di massa, ai discorsi degli oratori più noti. Nel capoluogo, sulla piazza Emilio Chanoux, sono stati innalzati enormi tabelloni che da domani sera si ricopriranno di manifesti. Ogni raggruppamento politico disporrà di spazio più che sufficiente per polemizzare con gli avversari, presentare programmi, vantare benemerenze. I muri delle case, grazie ad un accordo sottoscritto da tutti i partiti, saranno in tal modo risparmiati dal mare di carta che contraddistingue, in Italia, le campagne elettorali. Con trentotto ore di anticipo sul tempo massimo stabilito per la presentazione delle liste, il blocco di centro — che, com'è noto, comprende democristiani, liberali e socialdemocratici — ha depositato ieri a mezzogiorno in Tribunale, nelle mani del cancelliere cav. Bertana, l'elenco dei suoi venticinque candidati e il simbolo della lista: uno scudo crociato sormontato dal Monte Bianco e contornato dal motto, in italiano e francese, c Uniti per l'autonomia, per la pace e per la libertà >. La lista del c centro > è capeggiata dal democristiano avv. Vittorino Bondaz. Seguono, nell'ordine: Pietro Aillon, Fle.viano Arbaney, Alfonso Belletti, Amato Berthet, Luigi Berthod, Giuseppe Ferdinando Bionaz, Mauro Bordon, Alberto Diemoz, Rinaldo Duguet, Ce sare Amato Dujany, Giuseppe Ferrein, Giuseppe FormentoDoyot, Giuseppe Laurent, Michele ' Marchiando, Giovanni Maschio, Pio Desiderato Norai Elia Leonardo Page, Enrico Pareyson, Augusto Pasquali Oscar Perruchon, Augusto Petigat, Grato Quendoz, Sovrano Thoux e Luigi Vesan. I candidati delle altre due liete — socialcomunista e cUnion Valdòtaine» — non sono stati ancora resi noti. Sfumata la speranza di inserirsi al primo posto sulla scheda elettorale, è facile arguire che i due gruppi si contenderanno domani il vantaggio di figurare all'ultimo posto. In ogni elezione, come tutti ormai sanno, i partiti attribuiscono notevole importanza alla posizione del rispettivo simbolo sulla scheda: il primo posto è 11 più ambito, l'ultimo 10 è quasi altrettanto. Le posizioni intermedie, a quanto pare, sfuggono allo sguardo degli elettori sprovveduti e finiscono col danneggiare le liste a cui corrispondono. Tutti, ad Aosta e negli altri centri della Valle, sono concor- ' di nel prevedere una battaglia serrata, una lotta accanita: il gruppo socialcomunista e il blocco democratico dispongono di forze press'a poco uguali mentre l'< Union Valdòtaine > parte in netto svantaggio. Ma circolano voci — che riferiamo . a semplice titolo di cronaca, perchè non suffragate da alcuna fonte ufficiale od ufficiosa — di un accordo segreto tra i socialcomunisti e l'« Union >, accordo che tenderebbe, nel corso della campagna elettorale, a minare le posizioni dei partiti di centro, favoriti dal pronostico. I dirigenti locali della D.C., del P.L.I. e del P.S.D.I., dal canto loro, manifestano una notevole tranquillità sull'esito delle prossime elezioni, pur non nascondendosi le difficoltà che dovranno affrontare. Che la lotta sia aperta e impegnativa lo dimostrano, del resto, i nomi degli oratori che durante un mese si alterneranno sulle piazze di Aosta. A sostegno dei candidati del < centro > parlerà domenica il vicepresidente del Senato, sen. Bo; per propagandare la stessa lista sono aitesi gli on. Fanfani, Vammi e Sceiba, nonché Saragat, Villabruna, Malagodi e BadiniGonfalonieri. Il giorno 24 dovrebbe tenere un comizio l'on Nenni per i socialcomunisti, e 11 31 l'on. Togliatti. I leaders di tutti i partiti risaliranno i tre quarti della penisola per collaborare alla vittoria dei ri spettivi gruppi, o quanto meno per assicurare il maggior numero possibile di seggi ai loro seguaci, in seno al nuovo Consiglio della Regione. Il sistema adottato per queste elezioni non tiene tanto conto dei voti di lista quanto dei voti individuali: i 35 seggi in palio saranno perciò assegnati ai candidati che riporteranno il maggior numero di voti, e gli elettori avranno facoltà di cancellare dalla lista prescelta uno o più nomi e di sostituirli con altri, non importa se di iscritti in liste concorrenti. Nelle previsioni della vigilia si tiene anche calcolo del futuro presidente della Regione. In caso di vittoria del blocco di centro la scelta cadrebbe sul capolista, avv. Bondaz, che fu già presidente del Consiglio della Valle; i socialcomunisti, se vincitori, affiderebbero l'incarico all'ex-sindaco di Aosta, Fabiano Savioz. L' < Union Valdòtaine >, qualora dovesse trionfare contro ogni aspettativa, manterrebbe al suo posto il presidente attuale, avvocato Caveri. In seguito alle dimissioni di Savioz, il Comune di Aosta è da oggi privo di Sindaco. Ma il seggio di < primo cittadino > resterà vacante solo pochi giorni. Entro la prossima settima na sarà convocato il Consiglio municipale per procedere alla designazione del nuovo Sinda¬cFsèacLpmctdtncpdpiscDiIssvpsrìAtqpgtcogpascipmnrmfptpcdE<uDsp co. Il nome del successore di Fabiano Savioz non è un mistero per nessuno, ad Aosta: è quello dell'attuale assessore alle finanze, rag. Giulio Dolchi, comunista. g. I.

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