Il figlio dell'ex-re Umberto iscritto nelle liste di leva

Il figlio dell'ex-re Umberto iscritto nelle liste di leva Il figlio dell'ex-re Umberto iscritto nelle liste di leva Il principe non incorrerà nel reato di renitenza perchè la legge lo esonera (Nostro seruisio particolare) Roma, 14 ottobre. Il diciassettenne Vittorio Emanuele di Savoia, figlio dell'ex-re Umberto, è stato iscritto nelle liste di leva a Napoli della classe 1937. Il suo ccaso > ha sollevato una delicata questione giuridica in quanto, in base alla norma n. 13 delle disposizioni transitorie della Costituzione della Repubblica è vietato agli ex-re d'Italia, alle loro consorti ed ai loro discendenti maschi l'ingresso ed il soggiorno sul territorio nazionale. Com'è noto, la composizione delle liste di leva spetta per legge ai Comuni. E' facile arguire ciò ch'è accaduto al municipio di Napoli. L'impiegato addetto alla bisogna, trovandosi di fronte al nome di Vittorio Emanuele di Savoia, nato appunto a Napoli nel '37, ar zichè chiedere il parere dei superiori lo ha inserito automaticamente nelle liste che stava compilando. Bisogna anche tener presente che il Comune di Napoli la maggioranza è dei monarchici. Non v'è dubbio che, essendogli interdetto l'ingresso sul territorio nazionale, gli obblighi di leva del giovane Vitto¬ rio Emanuele vengono automaticamente a cadere. In pratica il giovane principe — che, sempre secondo la Costituzione, non può ricoprire sul nostro territorio cariche pubbliche neppure elettive ed è privato del voto — non gode dei diritti civili. Ma, sempre a stretto rigor di legge, nulla prescrivendo la Costituzione a riguardo del servizio militare, e non avendo Vittorio Emanuele perduto la cittadinanza italiana, egli dovrebbe, nel gennaio 1957, cioè al compimento del suo ventesimo anno di età, presentarsi alle armi. In caso contrario incorrerebbe nel reato di renitenza. A questo punto entra in campo la questione dei passaporti delle persone dell'excasa regnante. All'atto di lasciare l'Italia con i suoi, l'exre Umberto aveva probabilmente un passaporto che, in quel delicato momento, nessuno richiese per controllo. In tutti questi anni nè l'ex-monarca nè alcuno della sua ramiglia ha mai richiesto il rinnovo del documento alle nostre autorità diplomatiche o consolari. E' evidente, quindi, che l'ex-sovrano viaggia attualmente con un passaporto straniero, rilasciatogli dalle , i a a a , a l . n n n o , o e autorità portoghesi. Vittorio Emanuele, quando avrà compiuto il diciottesimo anno, seguirà quindi con ogni proba bilità l'esempio paterno, diven. tando perciò cittadino portoghese. Tornando all'erronea inclusione nelle liste di leva, non si tratterà, per Vittorio Emanuele, di esenzione dal servizio militare. Nei casi previsti (studenti in teologia, figli unici di madre vedova non abbiente e inabile, primogeniti di padre in tarda età e simili) l'esenzione è sempre ottenuta, previa documentazione, su donimi da dell'interessato. Nel caso in questione la cancellazione avviene in base al disposto costituzionale e senza che Vinte ressato compia atto alcuno; il Comune di Napoli solleciterà un provvedimento speciale e la burocrazia si metterà in movimento. Ma la cosa è per ora sulle ginocchia degli dèi: mancano ben tre anni allo scadere dell'obbligo militare e almeno due alla trasmissione delle liste al distretto di Napoli da parte del Comune. La questione, prematuramente sollevata dall'impiegato municipale partenopeo, dà modo a chi di dovere di risolverla con tutta calma e tempestività, a. n.

Persone citate: Vitto

Luoghi citati: Comune Di Napoli, Italia, Napoli, Roma